exams
Vigilanza
Costante
"Ma lo sai che oggi
è praticamente il nostro anniversario?"
Derek Hale lasciò perdere la trascrizione di un
interrogatorio e alzò lo sguardo per posarlo sull'uomo di
fronte a lui, che sorrideva mentre mangiucchiava delle Gelatine Tutti
Gusti + 1 direttamente dalla busta. Stiles annuì
più volte con la testa e continuò: "Tre anni fa,
Potter ci ha messi in squadra assieme. Proprio oggi, capisci? Dovremmo
andare a bere qualcosa, Sourwolf"
Derek alzò un sopracciglio. "Dovrei festeggiare il giorno in
cui la mia vita è drasticamente peggiorata?"
Stiles spalancò la bocca, preso alla sprovvista, e gli
tirò una gelatina. "Bastardo. Cosa faresti senza di me?
Saresti morto in quel covo di vampiri, se non ci fossi stato io. Sono
il miglior Auror che di poteva capitare, Hale, non osare dubitarne!"
C'erano tante cose che si potevano dire su Derek Hale: Serpeverde,
licantropo di nascita, famiglia uccisa dalla sua ex ragazza
Mangiamorte, eccellente in Aritmanzia e Difesa contro le Arti Oscure. E
no, non si poteva dire che fosse stupido. Per quanto si divertisse a
prendere in giro Stiles, anche lui era d'accordo sul fatto che
bisognava festeggiare - almeno il suo partner se ne sarebbe stato zitto
e quieto per qualche ora. Ad essere sinceri, Derek aveva maledetto quel
giorno per molti mesi, perché quando gli avevano assegnato
Stiles pensava ancora a quel ragazzetto problematico e spastico che si
muoveva nella tavolata dei Corvonero, a creare scompiglio col suo
amichetto del cuore. Derek scoprì che da Auror non era molto
diverso, eccetto per una prorompente e faticata forma fisica, che
sfoggiava con orgoglio ogni volta che Malia gli faceva un complimento
(era vomitevole).
"Tra tutte le nuove leve, perché lui?" aveva ringhiato ad
Harry Potter.
Il Bambino-Ancora-Per-Poco-Sopravvissuto, Capo Auror, non si era
scomposto minimamente al suo tono accalorato. "Stiles è
estremamente intelligente, forse un po' strano, ma credo possiate
completarvi a vicenda. E' il quarto partner che cambi in un anno, Hale,
non farmi prendere misure drastiche" - non era proprio colpa sua, ma
Potter gli affiancava sempre dei cagasotto di prima categoria che
avevano problemi col suo lupo. Quantomeno, Stiles era terrorizzato a
morte da lui dai tempi di Hogwarts, pensò di potersela
cavare.
Ebbene, no. Il ragazzino era diventato più ironico,
più strano, più capace. Il
distintivo da Auror gli aveva dato una sicurezza che prima non c'era:
stranamente, Derek lo aveva apprezzato. Erano una squadra ben oliata -
Stiles non dormiva notti intere per risolvere un caso, lui gli passava
il caffè, faceva quello che poteva, poi andava a stanare i
cattivi. Un paio di volte, gli aveva anche salvato la vita. A conti
fatti, dopo tre anni, Stiles era l'unica persona di cui si fidava
veramente e di cui non poteva fare a meno (oh, se ci aveva provato, ma
quella sua dannata faccia appariva in ogni angolo dell'ufficio e si
ritrovava a riprenderlo con sè dopo nemmeno due giorni di
muso lungo). Potter ancora si vantava per averli abbinati
così perfettamente.
"E se stasera avessi da fare?" ghignò. "Ho appena arrestato
tre Mangiamorte, mi merito un po' di svago. Mi faresti solo venire il
mal di testa, tu"
"Andiamo, Derek, non fingere che nella tua vita ci sia qualcuno
più importante del sottoscritto" Stiles alzò gli
occhi al cielo. "Però hai ragione, anche io sono distrutto.
Che dici se porto pizza e Burrobirra al tuo loft?" fece spallucce.
Ogni tanto lo facevano, dopo un caso. Non sarebbe stato strano,
così acconsentì prima di rifletterci sul serio.
"Ok, ma non prendere pizze strane"
"Fidati, Hale. Mi sbaglio mai?"
... almeno due volte al giorno, ma Derek evitò di farglielo
notare.
Stiles gli piaceva un sacco nella sua divisa da Auror, ma era ancora
meglio quando si infilava quelle tute morbide e quelle t-shirts
improponibili che usava in palestra per allenarsi con gli altri, oppure
per andare da lui a festeggiare un successo lavorativo. Quella sera non
cambiò copione, aveva la tuta e la maglietta di un festival
indie-rock sconosciuto ai più, due pizze in una mano, del
gelato nell'altra e quattro bottiglie che gli volteggiavano intorno.
"Dimmi che hai un film decente da guardare, mi rifiuto di vedere una
partita di Quidditch" lo salutò così, spingendolo
per entrare nel loft - il padrone di casa aveva smesso di irritarsi per
quel comportamento e lo lasciò passare, afferrando le
Burrobirre appena in tempo.
"Non lo so usare quel dannato lettore DVD, quante volte devo dirtelo?"
"Abbastanza da farti decidere di imparare ad usarlo"
ridacchiò. Prese la bacchetta dalla tasca posteriore della
tuta e diede un colpetto leggero. Dalla finestra del loft
arrivò velocemente un cd, che Stiles prese al volo. L'altro
lo riconobbe subito: era il dvd del film La Talpa*, il primo che
avevano visto insieme, dopo che avevano catturato Jennifer. Sorrise, a
quella premura, perché sapeva che non era stato scelto a
caso.
Dopo venti minuti di film e rilassante silenzio, Stiles
ingoiò l'ultimo pezzo di pizza e si voltò verso
di lui.
"Ci avresti mai scommesso?" sussurrò.
"Cosa?"
"Su noi due. Insomma, tre anni fa, quando mi hanno sbattuto nel tuo
ufficio, ero letteralmente terrorizzato. Pensavo mi avresti fatto
cacciare dagli Auror in meno di due mesi e, in mia difesa, avevi
davvero un grugno spaventoso" indicò vagamente la sua
faccia. "Adesso siamo a casa tua a mangiare la pizza"
"Suppongo che tu non sia poi così male. Meglio di Greenberg,
comunque" Derek prese un sorso di Burrobirra, ma notò che
Stiles lo stava ancora fissando. "Che c'è?"
"Tu sei..." prese un respiro dal naso. "Significhi molto, per me.
Questi tre anni sono stati i più dannatamente eccitanti
della mia vita e non solo perché adoro essere un Auror.
Adoro essere un Auror con
te. Non pensavo che mi sarei fidato di qualcuno in modo
così viscerale, tantomeno di un Serpeverde che sorride una
volta l'anno e solo quando qualcuno soffre, tanto per cambiare.
Tuttavia... darei la mia vita per te, lo sai, giusto?"
"Beh, non azzardarti a farti uccidere per salvarmi" Derek
incrociò le braccia al petto e puntò lo sguardo
sulla tv, ignorando il rossore sulle sue guance. "Non saprei con chi
rimpiazzarti"
Stiles scoppiò a ridere, rilassandosi sul divano. "Immagino,
sono difficile da eguagliare"
Tornarono a guardare il film per qualche minuto, finché il
più piccolo non parlò di nuovo. "Se Potter non
avesse quella stupida regola di non frequentare colleghi... usciresti
con me? Intendo, per un appuntamento"
Derek si irrigidì e non osò voltarsi verso di
lui. "Suppongo di non averci mai pensato"
"Bugiardo"
I suoi occhi scattarono verso Stiles, che sorrideva tristemente.
"Usciresti con Stiles Stilinski?"
"Io... sì. Credo di sì" deglutì. "Ma
siamo partner, sarebbe strano"
"Oh, lo so" fece una smorfia. "Vigilanza Costante** prima di tutto, mh?
E se Potter, o chi per lui, ci beccasse, uno dei due sarebbe
trasferito. Addio alla fantastica squadra Hale-Stilinski. Probabilmente
ti darebbero Greenberg" aggrottò la fronte, perplesso.
"Stiamo bene così" sospirò Derek.
Stiles ringhiò e spense il televisore con un colpo di
bacchetta. "E ti basta? Sul serio?"
"Devo farmelo bastare" urlò in risposta. "Perchè
se ci saltiamo addosso e poi finisce tutto in una bolla di sapone, non
avrò solo perso qualcuno con cui scopare, ma avrò
perso il mio partner!
Dannazione, Stiles, mi fido solo di te, come pensi che potrei fare
questo lavoro con qualcun altro? Non voglio e non rischierò
di perderti per una cosa del genere"
Stiles seppellì il viso tra le mani, tentando di respirare
con regolarità. "Io ti amo"
"Beh, anche io ti amo. Benvenuto nel club" mugugnò Derek.
"Davvero?" puntò gli occhi nocciola su di lui.
"Già. Che fortuna eh?"
Restarono in silenzio per qualche secondo, entrambi intenti ad
elaborare le nuove informazioni. "Bene" fece Stiles, dopo un po'.
"Abbiamo fino a domani mattina per trovare una soluzione al nostro
problema"
"Che intendi?" lo vide gattonare pericolosamente verso di lui.
"Voglio essere il tuo partner, ma voglio anche essere il tuo ragazzo,
Hale, e non rinuncerò a nessuna delle due cose. Quindi, ora
affronteremo questa situazione come affronteremmo un caso di omicidio,
siamo imbattibili, in quello" gli afferrò il mento tra le
dita. "Sono anche disposto ad uccidere Harry Potter"
"... che è sopravvissuto a Voldemort"
"Ma Voldermort non era innamorato"
Due mesi dopo
"Quindi mi stai
dicendo che tu hai infranto circa venti regole del nostro protocollo
per salvare la vita a Stilinski?"
"Sì, signore"
"Perchè lo ami?"
"Sì, signore"
"E perchè siete una coppia?"
"Sì, signore"
"Ma non me l'avevate detto"
"No, signore. Non volevamo assegnati altri partner"
Harry Potter si grattò una guancia, mentre guardava dubbioso
Derek Hale. "Beh, non è che io abbia molta scelta, vero?
Nessuno vorrebbe fare coppia con voi, siete insopportabili"
"Suppongo di sì, signore"
"D'accordo, Hale. Facciamo che fingerò di non vedere" gli
puntò contro la bacchetta. "Ma voglio contegno in ufficio"
"Sì, signore. Posso tornare da Stiles?"
"Ugh, per Merlino, porta quel tuo disgustoso sorriso lontano da qui. E
prendetevi una settimana di ferie, siete stati bravi"
Note:
* La
Talpa - è un film sullo spionaggio che amo
moltissimo :)
** Gli Auror, che io sappia, non hanno un vero e proprio motto.
Calcolando che ho usato Harry Potter come capo del Dipartimento, ho
pensato che avrebbe fatto sue le parole che Malocchio Moody non faceva
che ripetere a chiunque, per mettere in guardia i suoi sottoposti.
Licenza poetica, insomma.
AAAAAAAAAAAAAAAH HO LETTO TROPPE DRARRY, TROPPE. Adoro questa
impostazione Auror!partners, ne vado matta, e visto che ho
già scritto delle shots ambientate ad Hogwarts, non mi sono
fatta molti problemi ad applicarla agli Sterek. Fatemi sapere!
A.
|