Chris & Chris

di alessia14
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Ospedale

Osservo Jackson. E' pensieroso, a mio parere.
La sua famiglia è rappresentata da mamma Catherine. A volte ho l'impressione che sia soffocato dal lato femminile.
"Come sta?" indica il paziente nella stanza due.
Questo paziente ha il viso ricoperto di ustioni.
"Ha poche speranze. Sai cosa significa avere paura del proprio corpo?" ad un certo punto arrivi ad odiare la medicina, il male è ovunque.
Jackson sospira, apre la porta della stanza.
Sono rimasta a guardare la scena, da fuori puoi notare qualsiasi emozione. Ogni singolo movimento del corpo è un segnale.
Sospiro, anch'io. Proviamo ad entrare, piano piano.
"Dottoressa.." le bende ricoprono il viso.
Intervento? Probabilmente.
Jackson prende la cartella del paziente, scrive qualcosa.
"Signore, tra poche ore sarà operato. E' una buona notizia" il compito del chirurgo è mettere in moto il corpo, ritoccare il sistema e fare il possibile.
Lacrime.
Inizia il mio secondo compito. Aiutare i pazienti ad affrontare la dura realtà.
"Sono la dottoressa Williams. Dopo l'operazione sarà come nuovo. Affronterà le cicatrici" avrei dovuto dire .
Amo il mio lavoro. A volte è bastardo, purtroppo.
"Il pre-operatorio è completo. La portiamo su, personalmente io e il dottor Avery" stringo la mano del paziente e sorrido, più che posso.


Sala operatoria

"Ha chiamato il signor Williams, dottoressa" l'infermiera risveglia l'atmosfera.
Ah, è vero. Avevo detto che sarei stata a cena da lui. Porca miseria!
"Mio fratello Robbie mi ucciderà, cavolo. Chiama di nuovo. Torno a casa mia, tra qualche ora. Devo assistere a questo intervento. E se chiede perché, risponderò con la stessa frase di sempre, non sono un chirurgo ma assisto i pazienti nelle emergenze" sospiro, risulta difficile rimanere lucidi.
Jackson ha delle mani favolose, riesce ad immaginare come potrà essere una nuova pelle.
"Ho sentito girare una voce" Jackson inizia ad utilizzare il tempo, la parte più difficile è alle spalle.
Non ho presentimenti. Nulla.
"Quale voce?" se sono costretta a curiosare, hai trovato la persona giusta.
Il tempo scorre, Jackson posa gli strumenti, ovviamente eccitato.
"Turni di notte, pochi riposi, pochi caffè. Hai una vita sessuale? Perlomeno amorosa?" tastare il terreno non è da Jackson, direi di no.
Incrocio le braccia al petto, nervosa "Troverò un uomo, quello giusto. Se non credi, non importa" guardo il tempo a disposizione, mancano ancora due ore.
Due ore.
Incrociare le dita per il paziente!





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