Sopravvivere

di cchimin
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Le voci che girano sul tuo conto non sempre sono così ingenue come lo potrebbero sembrare. Più della questione di cosa le abbia provocate, è importante l'influenza che esse avranno su tutto l'ambiente nel quale vivi: persone che magari si gireranno, altre che si fermeranno per sostenerti, altre ancora che ignoreranno del tutto l'accaduto. Tu, al centro di tutto questo, devi osservare. L'osservazione è uno dei fondamenti della sopravvivenza, ti garantisce modelli da rispettare, da seguire, ti fa capire quanto a fondo puoi azzardare con quelli che ti ritrovi accanto. Anche in quella situazione, forse più di ogni altra, devi tenere gli occhi bene aperti, capire chi è il predatore e chi la vittima di turno. Se non ti attieni a questa delicata procedura d'azione, potresti finire sotto le zanne senza nemmeno accorgertene. È successo a me.
Se mai dovessi dare un consiglio a qualsiasi essere vivente su qualsiasi pianeta, sarebbe quello di non fidarsi di nessuno, se non di sé stesso. Nessuno ti conosce come ti conosci tu, nessuno vive nella tua testa e se dovesse farlo, probabilmente non riuscirebbe a passarci poco più di qualche ora: nessuno è dotato della stessa esatta forza d'animo che possiedi tu. Voci sbagliate sul tuo conto potrebbero apparire nella tua vita in ogni momento, ma non sei obbligato a lottarci e perdere forze destinate a obiettivi più importanti. Devi solo cercare di sopravvivere, ad ogni costo.
Anche a quello di scappare al di là, bruciare i ponti, sforzarti di mantenerti in vita con le capacita che già possedi. Imparare a respirare senza lo stesso ossigeno che inalano tutti gli altri. Alla fine, lo dicono anche loro che sei diverso: almeno questo piccolo particolare corrisponde alle loro immaginazioni, ma non darai loro la soddisfazione di saperlo.
La vita è una guerra al finale della quale esci come veterano, come insegnante vissuto delle prossime generazioni. Il sapere che ne ottieni è per tutto e in tutto in tuo possesso e solo tu puoi scegliere cosa farne. Ho conosciuto uomini che lo hanno utilizzato come strumento utile alla salita al potere, alla ricchezza, alla tirannide. Ho sentito le loro voci potenti rimbombare in un'eco nelle vie paralizzate dal terrore di cittadine vuote, ho notato frazioni dei loro riflessi nelle iridi sempre più grandi e più cieche dei civili. Il mio sapere è questo ed altro, molto altro, e per dodici anni mi sono impegnato a spargerne le morali tra altri come me nel territorio dell'ex-Area 51, nel vecchio Nevada, non così lontano dalle macerie di quella che una volta era la capitale del gioco d'azzardo, Las Vegas. Perché se sei destinato a vivere in eterno, accumuli molte esperienze che diventano difficili da tenere dentro. Allora mi chiamavo Raphael, avevo venti anni da un millennio, due secoli e ottantacinque anni. Il mio auditorium era costituito da altri vampiri, proprio come me. Non vampiri ai quali starai pensando in questo momento, perché noi siamo le prime vittime di voci false messe in giro.


Pubblico la storia anche su wattpad sotto lo stesso nick.
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