Five for fighting.

di Lady Atena
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Anche gli eroi hanno diritto di sanguinare.

Clark avanzò ondeggiando, tenendosi il fianco. Il sangue scendeva lungo la casacca e gli macchiava la mano. Ansimò, il sudore gli scendeva lungo il viso. Raggiunse un muro e vi si adagiò, ansimando. Le gambe gli tremavano.
“Solito vicolo, ah?” chiese Tony.
Alzò una mano, era seduto in terra con una gamba stesa; il pantalone era strappato in più punti e ricoperto di macchie.
“Scappavi?” chiese.
Clark si voltò verso di lui, boccheggiò e vide la sua figura sfocata.
“E tu?” chiese.
Tony ridacchiò roco, strofinò il capo contro il muro sporco del vicolo sentendo le orecchie fischiare.
“Riprendo fiato prima di scappare” disse.
Clark scivolo in ginocchio, si piegò in avanti e tossì. Il sangue aveva creato una pozza sotto di lui.
“Domani vedrai che sul giornale diranno che per entrambi salvare il mondo è stata una semplice passeggiata” biascicò.
Tony si trascinò fino a lui, gli poggiò il capo sulla spalla e mugugnò.
“Per me è un gioco. Per te una passeggiata” corresse.
Clark ridacchiò con voce roca, gettando indietro la testa. Il ciuffo moro gocciolava sudore.
“In ogni caso, noi eroi non abbiamo diritto di sanguinare” biascicò.
Tony sputò un grumo di sangue, rise e sogghignò.
“Cazzate”.
Chiuse gli occhi, dondolò la gamba ferita.
“Io sanguino quanto cazzo mi pare, e glielo sbatterò in faccia finché non mi uccideranno”.
Clark si abbandonò contro il muro, le braccia gli pulsavano.
“Il solito ...” farfugliò, perdendo i sensi.





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