Io sono cattivo
Io sono una persona malata, sono una persona cattiva. Io sono uno che non ha niente di attraente. È per questo che sono chiuso qui, da anni, senza che nessuno venga a farmi visita, senza che nessuno si chieda come sto.
È per questo che le uniche facce che vedo sono quelle degli psichiatri e di tutte le altre persone malate, cattive che sono qui.
Loro pensano che io non capisca, che io non sappia, ma io so tutto, capisco ogni parola che esce dalle loro bocche. Non rispondo perché non mi interessa, non voglio che sappiano che capisco. Potrebbero chiamare la mia famiglia e farmi tornare indietro, non voglio. Si sta bene qui, in silenzio, con la gente che ti guarda come se non ti vedesse o come se fossi uno dei tanti pazienti. Non voglio tornare indietro.
E poi qui c’è Simon, no? È un motivo più che sufficiente per restare, mi fa dimenticare per un attimo dove mi trovo e perché, a volte mi fa anche sorridere.
Loro non sanno che io e lui passiamo così tanto tempo insieme, loro pensano che ci odiamo, ma la verità è un’altra. Loro non sanno nulla di me, sanno solo che sono malato, cattivo, che non ho niente di attraente.
#spazioautrice: questa storia è nata da un prompt che mi ha lasciato aris parcker efp, sul gruppo facebook we are out for prompt e, causa limiti di tempo imposti dall'event, non ho potuto scrivere più di tanto, anche perché la mia connessione è altalenante e avevo paura di non farcela. mi piacerebbe sviluppare questa flash, magari rendendola una one shot, o addirittura la mia prima long degna di questo nome. non saprei.
vi lascio e vado a scervellarmi altrove.
un bacio e un biscotto della fortuna,
alice in wonderbook
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