Forse non era solo odio

di JadeLily99
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Forse non era solo odio

Capitolo 1 
Un inizio diverso


Quando i coniugi Dursley si svegliarono, la mattina di quel martedì grigio e nuvoloso, nel cielo coperto non c'era nulla che facesse presagire le cose strane e misteriose che di lì a poco sarebbero accadute.
Il signor Dursley scelse canticchiando la cravatta più anonima del suo guardaroba e la signora Dursley continuò a chiacchierare ininterrottamente, mentre con grande sforzo costringeva sul seggiolone Dudley che urlava a squarciagola.
Alle otto e mezza il signor Dursley prese la sua valigetta ventiquattrore, sfiorò con le labbra la guancia della moglie e diede una pacca amorevole sulla testolina bionda del figlio che stava ancora facendo i capricci "Piccolo monello!" commentò ridendo il signor Dursley mentre usciva di casa. Salì in macchina  e percorse in retromarcia il vialetto del numero 4.
Intanto la signora Petunia Dursley cercò di calmare il piccolo "Diddino ciccino" quando qualcuno suonò il campanello di casa. 
Andò ad aprire la porta principale, chiedendosi chi mai poteva essere visto che non aspettava visite, e quando aprì la porta l'ordinario sorriso di gentilezza  le si gelò di colpo.
Sul ciglio della sua porta c'era niente di meno che Albus Silente, preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwartz.
Lui, l'uomo che aveva tanto ammirato quanto odiato era davanti a lei con una specie di panno sporco tra le braccia...con quale coraggio?! Lui le aveva portato via sua sorella, l'aveva portata in quel posto pieno di... balordi.
"Buongiorno cara Petunia, posso entrare vero?" e senza neanche chiederle il permesso la scansò gentilmente e si incamminò verso il soggiorno, precisamente verso il divano.
(Ma chi si pensa di essere questo..balordo! Oltre ad aver trasformato mia sorella in un mostro entra anche in casa mia senza permesso?! Eh no..adesso mi sente!)
E pensato questo,con le mani ai fianchi, marciò verso il soggiorno pronta a dirgliene due, ma quando fu davanti a lui notò una cosa che prima non aveva considerato nel modo giusto: 
il "panno sporco" in realtà era una piccola coperta di un tenue color azzurro in cui era profondamente addormentato un bambino.
Sotto un ciuffo di capelli corvini che gli ricadeva sulla fronte, Petunia scorse il segno di un taglio dalla forma bizzarra, simile ad una saetta.
"...Chi è?" Petunia sentiva un brutto presentimento all'altezza del suo cuore.
"Lui, Petunia, è Harry Potter...il figlio di tua sorella Lily e di James" 
Non voleva guardarlo, non voleva scorgere nella sua piccola faccia i lineamenti di Lily.
 L'abbandono di sua sorella era una ferita che, anche se a distanza di anni, faceva ancora male.
"...eh...va bene...ehm...cosa ci fa qui, perchè non è con loro?" disse Peunia con tono decisamente più acido di quello che avrebbe voluto usare.
Gli occhi di Silente ebbero un lampo di tristezza ma lui continuò a guardarla negli occhi e le raccontò per filo e per segno cosa era successo quella stessa notte ai coniugi Potter.
Le spiegò quanto harry fosse importante per la comunità magica e del perchè doveva per forza lei prendersene cura.
Petunia non si era mai sentita così sola.. così vuota.
Era vero che con sua sorella Lily non ci parlava da anni ma in qualche modo sentiva sempre la sua presenza insieme  a lei, invece ora le si era spezzato un pezzo di cuore e nessuno avrebbe potuto ricostruirglielo.
Senza accorgersene aveva cominciato a piangere silenziosamente, quando Silente la richiamò alla realtà "Petunia, lo so che è un momento difficile e con mio immenso rammarico quello che ti ho appena raccontato non è tutto" cosa poteva esserci ancora per aggravare la situazione? " tua sorella Lily, nel momento in cui fu uccisa, era incinta di qualche settimana. C'è ancora una possibilità di salvare il feto, se solo tu fossi disposta ad ospitarlo dentro di te... sarebbe come una inseminazione artificiale babbana, soltanto che in questo caso c'è bisogno di una semplice magia" 
Silente la stava guardando con i suoi penetranti occhi azzurri da sopra i suoi occhiali a mezzaluna.
Doveva farlo? Avrebbe dovuto salvare il secondo figlio di suo sorella? Suo marito sicuramente non avrebbe acconsentita ma Petunia sentiva che doveva farlo.
Lo avrebbe fatto, come per chiedere scusa a Lily di tutte le volte che l'aveva chiamata mostro, di tutto l'odio che le aveva fatto percepire.
Vernon Dursley non doveva per forza sapere che il figlio non era suo ... no?



 

Angolo autrice:
Ciao a tutti, questa storia mi è venuta in mente ieri sera e spero vi piaccia.
E' un po' particolare e non sarà per niente uguale alla trama originale.
Cercherò di portare avanti la storia ma solo se avrò delle buone idee e ispirazione  perchè se no succede come in una mia altra storia in cui..eh-ehm..gli ultimi capitoli sono davvero penosi :'D
va bhe..lasciate una bella recensione se vi piace la storia o se qualcosa non vi è chiaro 
Ciao ciao e al prissimo capitolo :)

   




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