Serendipity.

di sweetchildofyours
(/viewuser.php?uid=868050)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Mirror.

Look at me when I'm talking to you
You looking at me but I'm looking through you
I see the blood in your eyes
[Mirror -Lil Wayne feat. Bruno Mars]
 
Il suo nome è Charlotte. Charlotte è una semplice ragazza, se così si può definire una persona sempre circondata da gente, ma che si sente così sola. Ha un passato pieno di disgrazie, un futuro che lei vede solo buio, un presente pieno di incertezze.
Charlotte ama la musica, da sempre la ritiene la sua ancora, la sua salvezza.
Charlotte non è perfetta, non si è mai ritenuta tale. Ma lui, quando la vede girare per i corridoi della scuola, non trova altri aggettivi da attribuirle, se non questo. Lui è più grande di Charlotte. Lui si chiama Thomas.

Thomas è un bravo ragazzo, ottima media scolastica, i suoi genitori sono fieri di lui, in ogni istante. Lui che è sempre disponibile ad aiutare la madre nelle faccende di casa, lui che suona la batteria sin da bambino, ma non l'ha mai detto a nessuno.
Thomas viene definito perfetto da tutti quanti, ma lui allo specchio nota che i suoi occhi sono sempre vuoti, privi di emozioni.

Privi di felicità, come quelli di Charlotte.

Loro due sono così simili, così perfetti l'uno per l'altra, ma non si sono mai presentati, non si sono mai cercati, forse perchè entrambi desiderano rimanere sempre un po' lontano dai riflettori della scuola, preferendo di gran lunga leggere un libro o ascoltare la loro playlist preferita.
Charlotte suona il basso, ma non l'ha mai detto a nessuno, per paura di essere giudicata anche in questo.

Spesso lei se ne va nell'auditorium della scuola a suonare un po' e scrivere qualche pezzo che appena arriverà a casa attaccherà sulla bacheca dietro la testata del suo letto.
Anche Thomas va spesso in quell'auditorium, sale sul palco con le sue cuffie, si distende a pancia in su ed osserva il soffitto mettendo in riproduzione la sua playlist preferita, quella che ha il suo nome, quella dedicata a lei. Così ascolta quelle canzoni che spesso ha sognato di dedicarle dal vivo, magari suonando anche qualche parte con la batteria, magari stringendola tra le sue braccia e sussurrandole le sue strofe preferite all'orecchio.

Thomas non ha mai ammesso di essere innamorato di Charlotte, per il semplice fatto che non ha mai ritenuto necessario farlo. La riteneva bella, molto, ma era sempre stato intimorito da quel vuoto negli occhi di lei, aveva sempre temuto la somiglianza con i suoi stessi occhi.

Ma per il semplice volere del destino, quel tre febbraio così freddo in cui lei si era allontanata dal suo gruppo di amici per recarsi nell'auditorium, ha visto sopra il palco un ragazzo e senza fare rumore si era avvicinata.
Aveva subito riconosciuto la canzone che stava sentendo quel ragazzo ed era rimasta sorpresa nello scoprire che anche qualcun altro ascoltava quel genere di musica.
Perchè era stato il suo migliore amico a farle conoscere quella canzon, perchè quella canzone ormai non la poteva più sentire senza piangere.
Quella canzone era Mirror.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3204930