Quando digitai il mio nome, seguito dal cognome, non mi
sarei mai aspettato nulla del genere. Pensai fosse uno scherzo e
all’inizio la presi sul ridere. Su wikipedia,
qualcuno aveva scritto pagine e pagine dedicate alla mia vita. Incredibile
pensai, doveva
per forza essere uno scherzo. Ero un alunno delle superiori, mica
una super star o uno di quei V.I.P. a cui si dedica una biografia. La
pagina era infestata da paragrafi e didascalie precise e dettagliate.
C’era il mio primo giorno d’asilo (con un piccolo asterisco con delle spiegazione sul perché mi misi a piangere dando
calci alla maestra), le figuracce fatte durante la recita scolastica, gli atti
di bullismo subiti alle medie, il mio primo bacio; il tutto diviso in piccole
sezioni : la mia famiglia, gli amici, la vita privata, il lavoro…
Mi conficcai una sigaretta tra le labbra, presi
l’accendino e ne bruciai l’estremità. Il fuoco la
colorò di rosso facendo uscire piccoli sbuffi di fumo. Ero divertito
dallo scherzo ben congegnato, ma c’era qualcosa di macabro che mi
rendeva teso. Tutte quelle informazioni… così precise e
dettagliate. Sicuramente sarà stato mio fratello o quello scemo di Russ
sussurrai nel silenzio della mia cameretta. Tirai un’ultima boccata alla
sigaretta, prima che mi scivolasse dalle labbra. Abbassando lo scroll col mouse,
vidi un paragrafo annunciatore di sventura. Era intitolato 22/02/2009 IL FATALE INCIDENTE
ed era ornato da una foto in bianco e nero di un bambino vestito da clown. Il
piccolo sorrideva di gusto, ma una piccola lacrima, zampillata
dall’occhio sinistro, gli lacerava una guancia. Il paragrafo era formato
da sole due parole :
Ti ucciderà!
«Ti
ucciderà» Lessi mentalmente… Balzai in piedi rovesciando
la sedia in terra. La gola si seccò e un vento gelido iniziò a
percuotermi per intero. Qualcosa si stava muovendo intorno a me. Qualcosa di
mostruoso e violento. Se era uno scherzo, faceva veramente gelare il sangue
nelle vene.
Buttai di nuovo gli occhi sul monitor per leggere quelle due
maledette parole, ma non c’erano più… la pagina era
diventata bianca. Solo due cose, ora, erano presenti sullo schermo. La
parola scappa e la foto di quel raccapricciante
pagliaccio. Strabuzzai gli occhi notando che la foto fosse cambiata. Un piccolo
cappio gli aveva adornato il collo come un piccolo collier di diamanti
maledetti. Lo sguardo era spento e della lacrima non c’erano più
tracce. Afferrai la sigaretta tirandola come se fosse l’ultima pippata di
piacere cancerogeno della mia vita. Sentii il catrame sciogliersi dalla
sigaretta e riempirmi i polmoni. Quando cacciai il fumo, piccoli schizzi di
sangue iniziarono a macchiare la scrivania del mio computer. Alzai
un’ultima volta lo sguardo. Il pagliaccio mi stava facendo un occhiolino,
sfoggiando un sorriso beffardo ed una mannaia insanguinata. Il vento gelido
tornò ad avvolgermi. Questa volta lo sentii fitto sul collo, come se una
lama, la sua lama, stesse recidendo la mia anima lentamente.
Quando lo schermo esplose, esplose anche una piccola parte
di me. La paura aveva preso il sopravvento. Quello non era affatto uno scherzo.
Iniziai a gridare con tutto me stesso, superando la mia stessa voce. Balzai
fuori dalla camera sbattendo con forza la porta alle mie spalle. La scossa fece
cadere il calendario della pin-up di play boy. Su di esso una piccola pinzetta
indicava la data di quel giorno : 25/01/2009. La scritta diabolica di wikipedia aveva previsto la mia morte tra circa un
mese…
Allora
come vi è sembrato questo primo capitolo ?
Fatemi sapere, la storia è appena iniziata, ma per Dylan la situazione già si
sta facendo ardua. Ma non temete… presto non sarà solo…
Un
saluto. Dido.
P.S. Ho scritto Ti ucciderà!, non è un errore di
battitura!