Di soprannomi insopportabili.

di Lady Atena
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“Tutto ok, Sleeping Beauty?”.
Steve scosse il capo, batté le palpebre e sospirò.
“Tony, ti prego. Cambia soprannome”.
Tony si sedette al contrario sulla sedia, poggiando il mento e le braccia sullo schienale.
“Neanche Capiscle ti piaceva granché” ricordò.
Steve impilò dei fascicoli tra loro, strinse le labbra e si avvicinò un'altra pila.
“Almeno hai smesso di chiamarmi John Connor”.
Tony mosse le mani in aria, sorrise scuotendo il capo.
“Non è colpa mia se con quel discorsetto alla caduta dello SHIELD sembravi uscito da Terminator”.
Steve sospirò, afferrò la penna e iniziò a sottolineare.
“Non so neanche di cosa tu stia parlando” disse.
Tony roteò gli occhi, sbuffò scuotendo una mano.
“Questo perché tu sei venuto fuori direttamente da Jurassick Park insieme ai Velociraptor”.
Steve alzò il capo, schioccò la lingua.
“C'è un numero limite di modi irritanti e vagamente offensivi con cui puoi chiamarmi?” chiese.
Tony si alzò, si sporse oltre il tavolo e sogghignò.
“Sleeping beauty non è per niente offensivo”.
Steve alzò il capo, lo guardò e sorrise.
“A me sembra lo sia”.
Tony gli schioccò un bacio a fior di labbra.
“Pensa positivo”, sussurrò, “potevo chiamarti Snowhite”.




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