Prologo
Dove
C’è Solo Da Preoccuparsi
Molte
volte ho sperato di vederti ancora.
La
tua luce mi abbagliava gli occhi talmente tanto da doverli chiudere.
Quando
ero vicino a te, i miei occhi erano sempre chiusi.
E
non ho mai visto quanto in realtà tu avessi bisogno di me.
Perdonami.
"La
mia risposta è no"
Le
parole furono così veloci e spietate che l’uomo per poco
pensò che non avesse detto niente.
Purtroppo
lo sguardo che il biondo gli lanciò era una risposta più
che eloquente e toglieva ogni possibile dubbio.
"Naruto!
Non fare il bambino! È un’occasione che non puoi
perdere!" Insistette ancora.
Doveva
riuscirci. Per principio professionale odiava veder sprecato del
talento così grande.
Il
ragazzo con cui stava parlando, si alzò dalla sedia
sgangherata dove si era seduto. Aveva degli splendidi capelli biondi,
anche se qualche ciocca era colorata di un rosso fuoco. Gli occhi
azzurri – stranamente arrossati - lo scrutarono, infastiditi
mentre si metteva l’ennesima sigaretta in bocca accendendola.
L’uomo poté notare i numerosi anelli alle dita e, quando
queste si avvicinarono alla bocca, il percing che partiva al labbro
inferiore che si collegava tramite una catenella ad un orecchino
all’orecchio destro.
L’uomo
riuscì a contare solo su questo orecchio cinque diversi
percing, quello sinistro non riusciva a vederlo in quanto Naruto era
voltato sul fianco destro rispetto a lui.
Fu
il fumo della sigaretta che gli finì in faccia a risvegliarlo.
"Kakashi,
stammi bene a sentire. Non ci sono stato 6 anni fa a questo giochetto
e non ci sono stato negli anni a venire, cosa ti fa pensare che ci
stia ora?"
L’uomo
ghignò alla domanda.
"Il
fatto che sei al verde e che ho finalmente trovato delle persone che
potrebbero interessarti"
Per
un attimo il biondo lo guardò con un po’ di curiosità,
ma il suo sguardo mutò subito in uno scettico. Spostò
gli occhi da un’altra parte e fece un tiro prima di rispondere.
"Ci
sono mille chitarristi in queste bettole, chiedi a loro. Chissà..."
Lo guardò, ironico "Magari ne trovi uno che non sia
drogato e alcolizzato come il sottoscritto"
Si
mise la sigaretta in bocca e si abbassò per prendere la
cinghia della sua chitarra e mettersela in spalla.
L’uomo
si fermò ad osservare il suo modo di vestire. Portava una
maglietta bianca con scritte e teschi con sopra un giacchetto di
pelle nero con numerosi strappi. I pantaloni erano anch’essi
neri, ma di jeans con numerose catene attaccate.
Storse
la bocca. Non gli era mai piaciuto quel suo modo di vestire.
"Io
sono fuori da quel giro da tempo. Vedi di rassegnarti. La vita da
star non fa per me"
Fece
qualche passo verso l’uscita.
"Naruto,
tu sei fatto per quella vita! Sei il migliore! Non dovresti nemmeno
sognarti di stare in questa topaia a suonare canzoni per drogati che
non sanno nemmeno da che parte sta la vera musica!"
Quando
Naruto si voltò di scatto, la prima cosa che Kakashi vide
furono i suoi occhi furiosi.
"Ma
tu cosa ne sai?! Eh?! Il migliore un cazzo! Non me ne frega niente di
suonare per l’ennesimo moccioso che vuole sfondare per fare un
po’ di soldi e scoparsi qualche tipa!" Buttò a
terra la cicca della sigaretta e la pestò con stizza, per
calmarsi "Sei riuscito perfino a farmi incazzare... Fanculo
Kakashi"
Detto
questo si voltò di nuovo e sparì dietro la porta di
ferro scolorita e arrugginita.
L’uomo,
rimasto solo nella penombra del retro di quel locale sudicio e
malfamato, sospirò.
"Quel
ragazzino non finirà mai di preoccuparmi..."
Si
sbatté alle spalle la porta. Il rumore si propagò per
tutto il condominio, ma non gliene importò niente, tanto
nessuno l’avrebbe notato.
Si
tolse le scarpe e il giacchetto prima di buttarsi di peso sul divano
logoro e sporco. Sospirò pesantemente prima di chiudere gli
occhi e coprirseli con un braccio. Sentì subito la fronte
sudata, ma non aveva le forze di alzarsi e andare a farsi un bagno.
Abbandonò l’altro braccio penzoloni, le dita sfioravano
il pavimento polveroso.
Nella
stanza non c’era altro che il divano dove era sdraiato e una
piccola tv scassata poggiata su un mobiletto traballante, polveroso e
cosparso di lattine di birra.
Mai
come in quel momento si era sentito tanto abbandonato a se stesso,
anzi si sentiva così ogni volta che quel rompipalle di Kakashi
veniva a scassargli i coglioni con la storia di qualche promettente
cantante che aveva bisogno di un band e, quindi, di un chitarrista.
Prometteva di farlo diventare famoso, di dargli soldi e protezione
che adesso non aveva.
Digrignò
i denti.
Soldi,
soldi e solo soldi. L’unica cosa che comandava il mondo,
l’unico padrone degli uomini. Si sentiva schiacciato ed
oppresso, come se l’aria venisse a mancare.
Scattò
in piedi e andò a passo svelto all’entrata, dove aveva
lanciato malamente il giacchetto di pelle. Lo raccolse e frugò
in tasca.
Toccò
qualcosa che scricchiolava e lo tirò fuori. Era un piccolo
pacchetto di carta stagnola. Dentro, sapeva che c’era la porta
e la chiave per dimenticare tutto, almeno per un po’.
La
guardò, indeciso. Voleva davvero caderci ancora? Rendersi
schiavo di nuovo?
Ripensò
alle parole di Kakashi e a quanto si preoccupava per lui.
Strinse
in un pugno la carta e poi la gettò lontano. Questa sbatté
sul muro per poi rotolare sotto il mobile della televisione.
"Fanculo
Kakashi"
Infondo,
le azioni che una persona compie non possono essere mai del tutto
espiate, vero?
Avrei
dovuto saperlo, ed invece ti ho dato per scontato fino all'ultimo.
Perdonami.
NdLirin:
Lirin torna al suo antico amore! La musica! Eeehh... Quanti
ricordi... Mi viene quasi voglia di piangere ç__ç Ho
meditato molto sulle varie parti da dare ai personaggi e credo di
aver fatto un buon lavoro... Il mio personaggio preferito è
Kakashi! XD Anche se Naruto è così kakkoi!! *_*
Ma
lasciamo stare i miei gusti personali v.v Comprendo che dal prologo
non si capisca praticamente nulla, ma aspettate e vedrete!
La
mia ‘Heroine’ vi stregherà! *_*
Per
adesso il reating è ‘arancione’, ma chissà...
Magari sarà la volta buona per me per arrivare al ‘rosso’
*_* Chi lo sa!
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