Blue Sun
Una nuova alba, un nuovo giorno identico a quello precedente. O quasi.
Ormai
Lucinda ci aveva fatto l'abitudine, quella era la sua vita da
più di
vent'anni. A volte rimpiangeva quel tempo, quando era solo una ragazza
e viaggiava per Sinnoh insieme ad Ash in compagnia dei suoi
Pokèmon. Da
allora erano passati due decenni, le cose erano cambiate. Certo, a
volte si sentivano ancora. Al telefono, in videochiamata, una volta lui
era venuto perfino a trovarla con la sua famiglia. Ma poi si erano
separati. Nuovamente.
Dopo un lungo
girovagare lui era finalmente tornato alla sua amata Kanto mentre lei
era rimasta a Sinnoh. Lui si era ricongiunto a Misty, era diventato
Capopalestra e ha messo su famiglia. Lei... sì, era riuscita
a coronare
il suo sogno di diventare Coordinatrice Pokèmon. Si era
trasferita ad
Arenipoli, dove gestiva un grande spazio dove gli allenatori
più
inesperti si allenavano con la loro squadra sotto la sua guida. In
quegli anni la sua attività era cresciuta velocemente, molti
allenatori
partivano da Sinnoh per viaggiare in altre regioni, arrivando anche
alle regioni d'oltremare, perfette sconosciute per una come lei.
Chissà
se Ash l'aveva visitate. Avevano aperto le frontiere alle altre regioni
solo recentemente dopo dolorosi travagli interni. Altre organizzazioni
criminali a sconvolgere l'ordine. Altri leggendari risvegliati
bruscamente e ridotti alla sottomissione. Alla malvagità
umana sembrava
non finire mai.
Lucinda guardò l'alba dalla finestra di camera sua. Suo
marito ancora dormiva, così come i suoi ragazzi.
Pensando
ai suoi due figli Lucinda sorrise. Erano due gemelli, un maschio e una
femmina, entrambi dodicenni. Zoey e James. Che strana combinazione,
avevano scelto i nomi di due vecchi rivali di Lucinda. Zoey aveva un
carattere impetuoso e ribelle, non sopportava essere obbligata a fare
qualcosa. Era piena di energie e non si stancava facilmente, testarda
com'era. Lucinda ricordava ancora come avesse acchiappato il suo primo
Pokèmon al, un vivace Machop catturato nel percorso 210.
James era il
suo esatto opposto: calmo e taciturno, seguiva sempre la sorella per
farla ragionare e non metterla nei guai.
Zoey a volte lo prendeva in
giro perchè non aveva un Pokèmon forte come il
suo. James aveva
catturato un semplice Magikarp che si dimenava da mattina a sera. Il
ragazzo non rispondeva alle provocazioni della sorella, un giorno
quello stesso Magikarp si sarebbe trasformato in uno dei
Pokèmon più
potenti che esistano.
Lucinda sospirò, il Sole si stava alzando nel
cielo. Si alzò e andò di sotto a preparare la
colazione. Mancavano
ancora molte ore al risveglio della sua famiglia. Ma in quel momento
non aveva nulla di meglio da fare. Magari dopo sveglierà
Empoleon e gli
altri per gli esercizi della mattina.
Sera, il Sole stava scivolando verso l'orizzonte. Un'altra giornata
stava finendo.
Ash
era asspoggiado con aria noncurante a una staccionata di un settore di
allenamento.Vicino a lui Misty giocava con i loro tre figli. Pikachu,
vicino a lui, guardava il sole tramotare, ammaliato da quello
spettacolo. Lucinda si era trasferita vicino ad Arenipoli per gestire
meglio la sua attività di Coordinatrice. Ash aveva osservato
gli
allenatori più grandi aiutare quelli più
inesperti, vi erano anche
alcuni professionisti che fungevano da istruttori veri e propri.
Dopotutto Lucinda non poteva gestire tutto quello spazio e tutti quei
allenatori da soli. Era una specie di scuola basata sull'esperienza sul
campo, non era proprio economica ma forniva un'istruzione elevata.
Molti allenatori che erano usciti da lì avevano fatto grandi
cose in
altre regioni. Cose che neanche lui aveva mai pensato di compiere.
Aveva intravisto anche i due ragazzi di Lucinda allenarsi assieme
apparentemente senza nessuno che li seguisse. Il ragazzo aveva un
Magikarp e la ragazza un Machop. Due Pokèmon molto diversi
tra loro.
Come i due allenatori, dopotutto.
Lucinda. Dopo Misty, era la
ragazza che ricordava con piacere. Viaggiare con lei a Sinnoh era stata
un'esperienza unica, oltre che l'ultimo viaggio con Brock. Dopo i che
si era avventurato a Unima, a Kalos e in tante altre regioni. Aveva
promesso a Misty e ai suoi figli di esplorarle un'altra volta con loro,
e Sinnoh era nuova per loro. Ma non per lui.
Una voce familiare
chiamò i due ragazzi che stavano giocando. Zoey e James. Ash
sorrise.
Erano passati vent'anni, ma ancora sapeva riconoscere quella voce. Fece
cenno alla sua famiglia di seguirlo e si avviò verso quella
che era la
grande casa della famiglia della sua amica, che quella sera avrebbe
avuto una bella sorpresa.
Note
dell'autrice.
E'
da un pò che non scrivo in questo spazio, e devo ammettere
che è una sensazione piacevole riprenderlo.
A
differenza di altre fanfic a un solo capitolo questa è
indubbiamente la
più corta. Non amo molto le flashfic e le drabble, ma per
una volta ho
deciso di fare qualcosa di più corto. L'idea di una
possibile vita
futura dei personaggi mi ha sempre intrigata (come dopotutto intriga a
molti altri scrittori) anche se sinceramente Ash non lo amo come
personaggio. Ma ho deciso, per una volta, di discostarmi dai Team di
ORAS per passare momentaneamente ad altri personaggi. E quindi ecco qua.
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