Di missioni, tecnologia e quotidianità

di Bombay
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Lealtà

Fandom: Skyfall

Genere: romantico

Tipo: flash-fic

Parole: 441

Raccolta: Di missioni, tecnologia e quotidianità

Personaggi: James Bond, Q

Coppia: slash

Rating: PG, verde, K

Pairing: 00/Q

Avvertimenti: movieverse

PoV: terza persona

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Ian Fleming. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su FaceBook dal 31 luglio al 2 agosto 2015.

Prompt: Skyfall - 00Q - Lealtà.

Gentilmente proposto da Alex Lucci.

Lealtà

di Bombay

 

Il silenzio imperava nell’ufficio del capo dell’MI6. Il quartermaster teneva il capo chino in avanti, aveva risposto a tutte le domande che M gli aveva posto, ma chiaramente il suo capo non era soddisfatto delle risposte che gli aveva dato.

“Forse non ti rendi conto della gravità della situazione, Q” esordì severo e il giovane sollevò lo sguardo sul viso contratto dell’uomo.

“Mi dispiace contraddirla signore, ma so esattamente quello che sta accadendo.”

M si alzò sbattendo le mani sul ripiano della scrivania facendo sussultare l’informatico “Allora saprai anche dove è 007?”

“No, non mi ha informato delle sue prossime mosse, mi dispiace, ma io non posso aiutarla.”

Il suo superiore circumnavigò la scrivania e gli si pose davanti “Mi credi uno stupido, Q? Credi davvero che non sappia cosa accade tra voi due?”

Il quartermaster si umettò le labbra a disagio “No signore, ma ciò che accade fuori da questo edificio rientra nella sfera personale di ognuno di noi.”

M sospirò esasperato scuotendo il capo “Sei sospeso fino a nuovo ordine.”

Q sgranò gli occhi alzandosi in piedi aprendo la bocca per protestare ma l’uomo lo precedette: “Mettiti in contatto con Bond o fammi sapere dove diavolo si è cacciato, ho mettiti alla ricerca di un nuovo lavoro.” Detto questo lo congedò.

Q tornò a casa non sapeva esattamente dove si trovasse James in quel momento, sapeva solo che dopo la missione Skyfall aveva delle questioni personali da risolvere e che non voleva l’agenzia tra i piedi, gli aveva chiesto di farlo sparire e lui lo aveva fatto.

Quello che aveva detto M, era vero, lui e James avevano iniziato a frequentarsi fuori dagli orari di lavoro, ma il loro rapporto era strano e complicato soprattutto perché James non si fidava di nessuno, nemmeno di lui.

I giorni passavano creando le settimane e allo scadere della terza Tanner chiamò Q dicendogli di rientrare al lavoro.

Quando entrò nel suo ufficio alla sezione Q, non si stupì affatto di trovare Bond seduto davanti alla sua scrivania.

Chiuse la porta e vi si appoggiò contro, Bond si alzò sistemandosi la giacca “Grazie” gli disse solo.

“Per cosa?”

“Per essere stato leale e non aver rivelato la mia posizione a M.”

“Sono stato sospeso per questo.”

“Lo so. Ho parlato con M, gli ho detto che non sapevi nulla che ho agito in solitaria ed in parte è vero.”

Q annuì andando a sedersi davanti al computer “Puoi lasciarmi per favore, ho una montagna di lavoro arretrato.”

Bond annuì ma prima di lasciare l’ufficio del quartermaster disse: “Ci sono poche, anzi pochissime persone di cui mi fido, ma tu sei una di quelle.”

 





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