Affama il pensiero di menti turbate
la conoscenza idilliaca di un sogno,
Da tante proibita una tale euforia
di parole e di idee nascoste nel sonno.
Osservo inerte il mutare del cielo
che del gelido vento non se ne cura,
con tanti occhi, fulgidi e tenui
di carnali creature di sempre ha premura.
Figure di luce discendono dal trono
di cristallo che imbracciano rotoli,
di conoscenza ancestrale e amena fattura
gli scritti di lontani popoli.
Il battito del cosmo nutre le carni
di chi protende da solo il volto al cielo,
il suo fauto ed eterno respiro solleva
dagli occhi dell'uomo un antico velo.
Anela il cuore del cosmo alla carne
dell'uomo che dona se stesso al cielo,
Irrora le vene del mortale prescelto
la sua mente viaggia distanze lontane. |