❤ Cigarettes and Tangerines ❤

di BeJames
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PUNK HAZARD

essere te.

Nami sospirò, abbassando lo sguardo verso le mani appoggiate sulle cosce. Erano mani grandi. Mani da uomo.
«Nami-swaaan!~».
...Mani da Sanji-kun. Perché tra tutte i componenti della ciurma era dovuto succedere proprio a lei?! Perché, dopo essere stata nel corpo di Franky, aveva dovuto toccare proprio a quello di Sanji?! E soprattutto... Perché Sanji era dovuto capitare nel suo?! Lo osservò mentre si lasciava andare alle sue solite espressioni da ebete, abbracciandosi le spalle e gongolando come un deficiente.
«Sanji-kun?», gli disse irritata, poggiandogli una mano sulla spalla. «Potresti smettere di essere così... te?!». Era veramente strano essere più alto, più muscoloso e più imponente di lui. Lei era davvero così bassa rispetto a Sanji?!
«Perdonami, Nami-swan! Ma sto vivendo un sogno, cerca di essere un po’ comprensiva!». Sempre con quel tono mieloso e quell’espressione da ebete. Ma perché?!
«Io invece sto vivendo un incubo», decretò sconsolata lei, mettendosi a sedere e coprendosi il viso con le mani.
«Coraggio, Nami-san», le disse lui dolcemente, mettendosi seduto accanto a lei e appoggiandosi al suo petto con aria sorridente. «Dobbiamo solo ritrovare Law e tutto tornerà come prima... Spero il più tardi possibile!».
«T-tu...!», biascicò Nami, alzando già un pugno in aria.
La vista di Sanji accoccolato al suo petto, però, le fece mancare qualche battito. Cos’era quella strana sensazione? Perché il cuore le batteva così forte? Perché sentiva che le guance del corpo di Sanji-kun stavano arrossendo? E soprattutto: perché aveva così voglia di accarezzare i suoi capelli rossi? Possibile che questo era l’effetto che la sua vicinanza procurava al corpo del cuoco?
«Cosa succede, Nami-san?», le disse Sanji, alzando lo sguardo verso di lei perplesso.
«N-niente... E’ che...».
«Che?».
«E’ veramente irritante essere te, brutto stupido, sentimentale, innamorato d’un cuoco!».
Che strano... Perché si sentiva così felice?





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