Star trek assemble: ep.24:L' universo senza di te......

di batuffoloki
(/viewuser.php?uid=860255)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



James Tiberius Kirk  aveva adocchiato  la bella brunetta appena era entrato  nel  bar. E  aveva provato con l'approccio  più  classico : offrendole un drink e  presentandosi.  Poi le  chiese il  nome, per poter fare poi qualche trita battuta su  come  fosse consono a cotanta bellezza. Ma non aveva funzionato. La ragazza aveva tenuto la bocca cucita e il  suo enorme amico  l'aveva gonfiato  di  botte. Il  suo  fascino  doveva essere veramente in ribasso. Come se non bastasse, il  capitano  Pike era nel  bar e  aveva visto  tutta la penosa scena. Ora lo  fissava con aria di  disapprovazione. " Volevo  chiederti di iscriverti  all'accademia della flotta astrale ma vedo  che sei un teppista incapace di  controllarti, quindi  non ti  scomodare." Kirk  si  strinse nella spalle, ma che voleva quello  da lui? Pulendosi il  sangue che gli colava dal  naso, con la manica della maglia strisciò fuori dal  bar, chiedendosi  cosa avrebbe fatto in futuro. Quando  si  era ormai incamminato lungo la strada buia   una voce lo  chiamò. Era di  nuovo Pike. Che altro  aveva da dirgli? Altri insulti a cui  non avrebbe reagito, perchè  non era nella sua natura azzuffarsi con un vecchietto. Invece Pike gli  fece un gran sorriso. Gli chiese di  dimenticare le sue parole di un paio di  minuti fa. Gli  disse che capiva il  suo  atteggiamento  ribelle. Che non a tutti i  ragazzi  capitava di  confrontarsi con uomo ingombrante come suo padre, che aveva sarificato la vita per la patria. Lo  capiva eccome , e lo  incoraggiava a presentarsi all'iscrizione dei  corsi l'indomani. Kirk ringraziò, salutò e si  allontanò confuso da quell'improvviso cambiamento  di opinione. Adesso non sapeva più  che fare. Non  aveva molte prospettive innanzi  a se, forse si  sarebbe arruolato  sul  serio. Dopotutto  non doveva essere così  male. Vedere posti  nuovi, vivere sempre sul  filo  del  rasoio e conoscere belle ragazze, sicuramente meno  schizzinose della brunetta del bar. Le ragazze che si  arruolavano per qualche strano  motivo, erano  sempre bellissime. Le bruttone veniva subito  bocciate o  dissuase, pensò tra se ridacchiando. Ci  sarebbe stato  da divertirsi. Perchè no ? Domani  si  sarebbe presentato. L'avrebbero preso per forza. In memoria di  suo padre. Certo  avrebbe dovuto  anche studiare un pochettino, il minimo  sindacale. E quello non era il  suo  forte. Ma avrebbe cercato  di  compensare distinguendosi  durante l'azione. In quello  era il  massimo. Se cercava di  tenere a freno la sua irruenza e non ficcarsi  nei pasticci, poteva anche crearsi una carriera e un futuro. Ci  sarebbe voluto  qualcuno  accanto a lui, qualcuno  che lo  amasse sinceramente, ma che fosse più saggio  e controllato. Chissà, magari là fuori, tra le stelle c'era proprio una persona così che lo aspettava. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3217360