Più di un disegno

di FreeMara
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Ho disegnato sul mio polso il simbolo dei miei fandoms con una penna nera. Quella stessa penna che non si è trasformata in una spada, come speravo. Ho questo simbolo da un paio di giorni. Si è un po' sbiadito, nonostante le mie attenzioni a non sfregarlo quando mi lavavo le mani. Mia madre continua a guardarlo e a chiedermi cosa sia, e io le rispondo col mio solito "Non è niente". Una settimana, ormai, ed è ancora lì, sulla mia pelle. Credo che sia abbastanza, e decido di lavarmelo via, con l'intenzione di ridisegnarlo in seguito. Sfrego col sapone ma, seppur sbiadito, rimane lì. Non si toglie. Vado da mia madre per chiederle perché non si lava via. Le mostro il mio polso, ma lei mi dice che non c'è niente. Ma io lo vedo benissimo. Torno a lavarmi il polso, ma il segno è ancora lì. Mi guardo allo specchio, e vedo con stupore che sulla mia pelle non c'è niente. Eppure io so che c'è. Succede un po' come nei miti sui vampiri: loro esistono, ma non compaiono nello specchio. Ma quel segno non è un vampiro, e nemmeno quel "Niente" che dicevo a mia madre. E' la mia vita, e anche se nessuno lo nota, io so che c'è. Nel cuore, nell'anima... C'è. Come un disegno fatto con quella penna che non si è trasformata in una spada.




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