Asfalto, bitume e follia di madamina (/viewuser.php?uid=47928)
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Asfalto
Asfalto, bitume e follia
Era una bella mattina di inizio settembre, ed Hermione passeggiava
tranquillamente per il parco della scuola, godendosi la giornata di
sole. L'aria era calda e sembrava di essere ancora in piena estate,
così aveva deciso di vestirsi leggera. Indossava infatti un paio
di mini short in jeans, una camicia aperta allacciata con un nodo sotto
al seno, sotto cui indossava una canottiera corta che le lasciava
completamente scoperta la pancia, ed infine un paio di stivali da
cowboy di pelle marrone chiara. I capelli erano lasciati sciolti e
trattenuti sopra la testa da un paio di occhiali da sole indossati come
un cerchietto. Ricordava molto nell'aspetto d'insieme Daisy Duke della
serie televisiva babbana "Hazzard".
Passeggiando beatamente, ad un certo punto scorse in fondo al parco,
lungo il sentiero che conduceva alla foresta proibita, una nuvola di
aria calda che, levandosi da terra, distorceva tutto il paesaggio
retrostante. Purtroppo la causa di tale fenomeno era lontana e situata
in un avvallamento del parco, cosicchè non le era possibile
vedere da cosa fosse causato. Decise pertanto di vedere di persona
cosa stesse succedendo.
Via via che si avvicinava, sentiva nell'aria un odore acre ma
familiare, per lei che era di origine babbana, ma che non aveva alcun
motivo di esistere lì nel parco di Hogwarts.
Sentiva nell'aria il pesante e penetrante odore del catrame appena
steso, ma non c'era motivo per cui lì al castello dovesse essere
realizzata una strada asfaltata, visto che le automobili non potevano
giungere alla scuola, invisibile per i babbani... Tuttavia mentre di
avvicinava, l'odore si faceva sempre più forte ed iniziava a
scorgere i macchinari che si usano solitamente per asfaltare le strade.
Una era la macchina che mescola e getta il conglomerato bituminoso e
l'altra era un rullo gommato che serve per livellare e compattare il
composto.
La giornata era veramente assolata, e l'asfalto si stende quando
è molto caldo, quindi Hermione non
si stupì di vedere che gli operai al lavoro erano tutti a torso
nudo.
Avvicinandosi vide che il ragazzo che con una pala raccoglieva dei
frammenti di pietre nere e li gettava nella macchina, aveva i capelli
di un rosso intenso, ma le dava le spalle e lei non poteva riconoscerlo
in viso. Solo quando gli fu vicina, lui sembrò notare la sua
presenza e si girò facendole un sorriso. "Ciao Herm, come mai da
queste parti?"
"Ron?!? Che ci fai TU qui! Perchè stai lavorando per realizzare una strada asfaltata qui ad Hogwarts?!?"
"Guarda che mica ci sono solo io!". Ed infatti alzando lo sguardo, notò
che in cima alla macchina Harry stava in piedi e versava il bitume per
preparare la miscela che a breve sarebbe stata stesa.
I suoi amici erano sporchi ed anneriti, sia dal fumo che si alzava
dalla macchina che preparava l'asfalto, sia dalla polvere delle pietre
nere.
"Harry, ma che diavolo state facendo qui?!?"
"Ma come Herm, non lo vedi? Stiamo stendendo l'asfalto per la nuova
strada che atttraverserà il parco di Hogwarts!" le rispose Harry
come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Hanno ragione loro" le disse una voce alle sue spalle, e ciò
che vide la stupì ancora di più dello spettacolo che
aveva avuto davanti agli occhi fino ad un secondo prima.
Silente era seduto su una sedia a sdraio con un paio di occhiali da
sole a forma di mezzaluna ed indossava una lunga veste a fiori in stile
hawaiano. Tra le mano teneva quello che sembra essere il progetto di un
tracciato stradale, con tanto di profilo longitudinale e sezioni
trasversali. In testa aveva un caschetto rosso, di quelli che si vedono
spesso nei cantieri.
"Professor Silente - disse lei cercando di usare un tono calmo - che sta succedendo qui?"
"Stiamo finendo di realizzare la strada per Hogwarts, naturalmente!
Anzi si vada a preparare, perchè tra poco inizia il suo turno"
"E che cosa dovrei fare io?" chiese Hermione sempre più stupita.
"Beh in qualità di caposcuola le era stato chiesto di fare
l'assistente del Direttore dei Lavori, che sarei io. Mi deve sostituire
al termine del mio turno. Non ricorda?"
"Io... veramente... - ma poi vedendo l'occhiata sospettosa di Silente,
si riprese subito dalla sua esitazione - Ah si, certo, la direzione
lavori... Ora ricordo tutto" si affrettò a rispondere sperando
di non destare sospetti.
"Molto bene allora signorina Granger! Il mio turno è finito.
Ecco a lei il progetto ed il caschetto. Mi raccomando, faccia un buon
lavoro!" e le porse il rotolo di pergamena ed il casco rosso, che lei
si affrettò a prendere. Dopododichè Silente le diede le
spalle e si avviò verso il castello.
Rimasta sola, decise di prendere almeno visione di tutta le situazione,
e così oltrepassò la macchina dell'asfalto, notando due
operai intenti a stendere il conglomerato, piegati in avanti, di cui
erano visibili solo le schiene ampie e muscolose.
Sperando di poter avere maggiori informazioni richiamò la loro attenzione. "Hey, voi due!"
Appena gli operai si girarono, si pentì subito di essersi rivolta a loro: erano Blaise Zabini e Draco Malfoy.
Erano a torso nudo, entrambi abbronzati dal lungo lavoro sotto al sole, ed indossavano un paio di jeans chiari a vita bassa,
alla cui cintura era appesa la borsa per gli attrezzi. Ai piedi
portavano scarponi slacciati nei cui bordi erano infilati i jeans. Il
loro torace ampio e muscoloso era una delizia per gli occhi, e le
goccioline di sudore che dal collo percorrevano la pelle soda scorrendo sopra i solchi degli addominali fino a
scomparire nella cintura, di certo non giovavano alla salute mentale di
Hermione. Al tutto si aggiungevano i lunghi capelli, neri come la pece
quelli di Blaise e biondo chiarissimo quelli di Draco, che si posavano
dolcemente sulle spalle larghe, evidenziadole ancora di più. I
due tenevano tra le labbra una sigaretta, ed Hermione in quel momento
desiderò ardentemente di trasformarsi in una sigaretta per poter
accarezzare almeno una volta quelle labbra. Un lieve accenno di barba
incolta ricopriva la mascella, dando ai due ragazzi un
aspetto un po' trasandato ma estremamente sexy. Le mani poi erano
coperte da grandi guanti da lavoro, un po' logori in alcuni punti, che
evidenziavano, con i loro bordi larghi, le braccia muscolose dei due
ragazzi.
Draco e Blaise si godettero ancora per qualche minuto l'ammirazione
della Granger, appoggiati ai manici dei loro attrezzi, poi decisero di
mettere fine al divertente spettacolo.
"Hey Mezzosague, se hai finito di mangiarci con lo sguardo, che ne
diresti di dare un'occhiata al progetto?" le disse divertito Draco.
"Cos... Io... Ah, si certo" ed arrossendo come un pomodoro tuffò
il naso nella pergamena ingiallita e piena di disegni che le aveva
lasciato Silente.
Intanto una nuova voce alle sue spalle la distolse dal fiume dei
suoi pensieri che in quel momento non ne volevano sapere di abbandonare
il fondoschiena dei due Serpeverde, messo indecentemente in mostra dai
jeans che i due portavano, e che scendevano a livelli insopportabili
per le sue coronarie ogni volta che i due ragazzi si piegavano per
svolgere il loro lavoro.
"Allora, signorina Granger - le disse una voce melliflua - ha intenzione di spostarsi o vuole che la stenda sull'asfalto?"
Si girò per vedere un rullo compressore che compattando
l'asfalto veniva esattamente nella sua direzione. Sollevando lo sguardo
vide che alla guida c'era il professor Piton, nella sua solita veste
nera, resa ancora più sgradevole dalla notevole quantità
di polvere e sporcizia che vi si era depositata.
"Certo professore, mi sposto subito..." gli rispose con un filo di
voce. Poi però decise di prendersi una piccola vendetta per
tutte le battutine cattive che le aveva rivolto nel corso degli anni. E
così avvicinandosi alla superficie appena terminata, fingendo di
studiarla con cura, richiamò l'attenzione d Piton.
"Ehm professore... Mi scusi, ma non mi sembra che l'asfalto sia stato
ben costipato. Credo che dovrà ripassarlo tutto almeno due
volte..." gli disse con aria fintamente desolata.
"Cosa?!? Signorina Granger, lei deve essere impazzita! Si vede benissimo che il lavoro è ben fatto"
"No, professore si sbaglia. E poi in assenza del preside Silente io qui
sono il Direttore dei Lavori e sono io che decido cosa va bene e cosa
no. E questo asfalto non è liscio come dovrebbe. Quindi ora
prende il suo bel rullo e dà un altro paio di passate a tutto il
manto già steso".
Detto questo passò oltre e vide l'ultima cosa che avrebbe
desiderato vedere. Davanti a lei stava Minerva McGranitt in jeans
chiari attillati a vita bassa e canottiera corta, che reggeva una
stadia. Anche lei indossava il caschetto, e proprio in quel momento se
lo levò scuotendo la testa e liberando i suoi lunghi capelli al
vento.
Intanto il professor Vitious che doveva traguardare dal
teodolite,
arrampicato su una precaria pila di cassette di legno che ogni attimo
minacciava di crollare, lanciava ogni genere di imprecazione a lui
conosciuta, perchè non riusciva a mettere in bolla lo strumento.
"Filius! Ma ti sembra il modo di esprimerti? Potrebbe sentirti qualche studente!" gli disse la McGranitt con cipiglio severo.
"Minerva, sfido te a non perdere la pazienza dovendo usare questa
specie di residuato bellico! Ma dico io, Silente non ci poteva dare uno
strumento GPS? No, lui e la sua voglia di restare attaccati alla
tradizione! Questo... affare - ed indicò lo strumento con faccia
schifata - si usava ai tempi di mio nonno, e già era antiquato!"
e continuò con la sequela di imprecazioni, quasi fosse un mantra
che lo aiutava a trovare la concentrazione (o la pazienza) necessaria
per spuntarla su quel teodolite risalente alla prima guerra dei
goblins.
Dopo tutto quello che fino a quel momento i suoi occhi avevano dovuto
sopportare, questo era stato veramente troppo, ed il suo cervello si
era rifiutato di accettare ciò che stava succedendo, respingendo
qualunque altra immagine gli occhi avrebbero trasmesso. Per fortuna
quindi non scorse in lontananza Gazza, anch'egli a torso nudo, i capelli trattenuti da una bandana, che
guidando un trattore, dissodava il terreno e lo preparava per la
realizzazione della strada...
La ragazza si rese solo conto della vista che si oscurava ed ebbe la bruttissima sensazione di precipitare nel vuoto.
Hermione si svegliò completamente sudata e si alzò a
sedere di scatto sul letto, ansimando, ancora scioccata dal sogno
che stava facendo.
Poi sbattendo più volte gli occhi, si rese conto di trovarsi
nella sua camera da caposcuola, seduta sul suo letto a baldacchino, e
che la realtà era ben diversa da quello che aveva vissuto fino a
pochi minuti prima. Con calma si alzò in piedi e andò in
bagno a farsi una bella doccia, che la rilassasse e la preparasse ad
affrontare una nuova giornata di scuola.
Una volta indossata la divisa e pettinati i capelli, prese la tracolla
e si avviò giù per le scale verso la Sala Grande, per
fare colazione.
Arrivata sulla porta, con uno sguardo abbracciò l'intera sala e notò come tutto fosse come al solito.
Al tavolo dei Grifondoro, Harry e Ginny si scambiavano tenerezze e si
sbaciucchiavano, sotto lo sguardo schifato di Ron che intanto tra una
parola di rimprovero alla sorella ed uno sguardo esplicito alla sua
Lavanda si ingozzava di cibo, quasi senza respirare.
Anche tra i Serpeverde tutto sembrava esattamente nella norma. Draco
Malfoy, con in braccio Pansy Parkinson versione piovra, chiacchierava
con il suo amico Blaise Zabini, circondato dai suoi gorilla, Tiger e
Goyle.
Così rinfrancata, si diresse verso i suoi amici e si sedette
sulla panca. Si versò un bicchiere di succo di zucca ed
addentò un toast alla marmellata.
In quel momento al tavolo degli insegnanti, il preside Silente si
alzò in piedi e richiamò l'attenzione degli studenti
battendo delicatamente un cucchiaino sul suo bicchiere.
"Allora ragazzi, ho un annuncio da farvi. Per venire incontro alle
esigenze delle famiglie babbane di alcuni di voi, che non possono
smaterializzarsi qui od utilizzare gli altri mezzi di trasporto magico
per venire a trovare i loro figli, abbiamo pensato di far costruire
un'autostrada che permetterà loro di giungere tranquillamente
qui in automobile.
Verrà realizzato anche un vialetto che attraverserà il
parco di Hogwarts e che condurrà ad un grande parcheggio
sotterraneo sul retro del castello.
I lavori sono stati già affidati ad una grande impresa babbana
che però ha già lavorato nel mondo magico. Tuttavia gli
studenti che lo desiderano, potranno prendere parte ai lavori,
imparando cose utilissime sul mondo dei babbani. Questi studenti
saranno quindi esonerati dalle lezioni di babbanologia per il resto del
semestre e faranno guadagnare alla loro casa cinquanta punti a testa.
Ed ora continuate pure con la colazione".
Il preside si sedette e riprese a sorseggiare tranquillamente il suo
Earl Grey posando il suo sguardo divertito su tutti gli studenti che
erano in sala e che erano rimasti allibiti per il suo annuncio.
Tutti
tranne una, che non era allibita, era letteralmente scioccata e
sull'orlo di uno svenimento: Hermione Granger.
Al tavolo dei Serpeverde un moro ed un biondo a caso discutevano di quella proposta.
"Il vecchio deve essersi bevuto il cervello se pensa che qualcuno di noi si metterà a lavorare!"
"A me non sembra male come proposta. In fondo non ci faranno spezzare
la schiena, si tratterà di fare le cose più leggere e di
osservare attentamente il lavoro degli operai. Potrebbe anche essere
interessante. Per non parlare dei cinquanta punti e dell'esonero da
babbanologia per il resto del semestre".
"Ma tu sei pazzo! Non ci penso proprio a fare una cosa del genere! Un Malfoy non si abbasserebbe MAI a fare un lavoro manuale!"
"Secondo me più che altro un Malfoy non sarebbe capace di fare
un lavoro manuale. Un Malfoy sa solo comandare, ma niente di
più" disse Blaise con aria furbetta.
"Un Malfoy è perfettamente in grado di fare qualunque cosa
voglia!" rispose Draco con aria estremamente seria: per lui l'onore
della famiglia era importantissimo e nessuno si poteva permettere di
dire cosa un Malfoy poteva o non poteva fare.
"Allora dimostramelo! Sempre che tu non abbia paura di non riuscire..."
"Non dire scemenze! Ti faccio vedere io che un Malfoy sa fare alla perfezione qualunque cosa!"
Una settimana dopo...
Hermione passeggiava tranquilla per il parco, assorta nella lettura di
un libro, tanto che non si accorse di essere arrivata nei pressi del
cantiere per la costruzione della strada e del parcheggio.
Quando alzò gli occhi dalle pagine ingiallite del tomo che
teneva tra le braccia, si rese conto che una squadra di operai davanti
a lei stava preparando il terreno per la realizzazione della strada.
Davanti a lei stava passando la macchina che gettava l'asfalto, e
subito dietro due operai lo stendevano con cura, spargendolo e
livellandolo. Le davano le spalle, e anche se erano a torso nudo non li
poteva vedere in viso, ma dalla corporatura si vedeva che erano molto
giovani, probabilmente degli studenti di Hogwarts, e questo fece salire
in lei un senso di agitazione apparentemente inspiegabile...
Uno dei due smise di stendere l'asfalto per tergersi il sudore che gli
imperlava il viso, e nel fare questo si girò nella direzione di
Hermione, che riconobbe immediatamente Blaise.
Sentendo il suo stupore, anche il ragazzo accanto si girò ed Hermione riconobbe anche Draco Malfoy.
Al che la ragazza reprimendo il forte impulso di svenire, fece cadere
il libro a terra, girò i tacchi e gridando in preda ad una crisi
isterica, tornò correndo verso il castello.
Ai due ragazzi basiti davanti al comportamento della compagna, non
rimase altro che accendersi una sigaretta e seguire con lo sguardo la
folle corsa di Hermione verso il castello.
"Certo che la Granger non è normale" disse Draco in una semplice constatazione senza cattiveria.
"Mi sa che hai proprio ragione amico".
Dopodichè scuotendo la testa ripresero entrambi a lavorare.
Note autore:
Eccomi di nuovo qua, con questa one-shot, direi
alquanto demenziale, che mi è venuta in mente mentre studiavo
per l'esame di Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti.
Ringrazio sakura_87 per i preziosi consigli ed alcuni spunti che mi ha dato quando l'ha letta.
Spero di avervi strappato almeno un sorriso, visto che quello era lo
scopo, non certo di scrivere qualcosa di eccelso, diciamo una specie di
sfogo personale, contro questo esame che mi sta togliendo anche il
respiro. Sono solo curiosa di vedere quanti di voi, dopo aver letto
questa shot, mi toglieranno dai loro autori preferiti...
Un saluto speciale anche a whateverhappened e al mio Gryffindor Prince.
Ed ora alcune note esplicative di carattere tecnico (per chi possono interessare):
* il conglomerato bituminoso che si stende sulle strade è una
miscela di bitume ed inerti, che possono essere semplice ghiaia o
basalto, a seconda dell'asfalto che si vuole realizzare. In questo
caso, volendo rendere più pesante il lavoro a Ron ed Harry ho
pensato ad un asfalto drenante, che richiede l'uso di pietre basaltiche
e quindi nere;
* mediamente l'asfalto si stende ad una temperatura di 170°, al di
sotto della quale diventa praticamente impossibile da lavorare. Ecco il
perchè del fenomeno che agli occhi di Hermione distorce il
paesaggio sullo sfondo;
* dopo che l'asfalto è stato steso,
deve essere costipato con l'uso di un rullo compressore, che ha anche
il compito di levigare perfettamente la superficie;
* il teodolite è uno strumento che si usa in topografia per fare
misurazioni, e per funzionare deve essere messo perfettamente in piano,
o come si dice nel gergo tecnico, deve essere messo in bolla, in quanto
lo strumento è dotato di livelle, che hanno appunto una bolla
d'aria al loro interno. Insieme al teodolite si usa la stadia,
cioè un'asta graduata che serve come riferimento, in genere
tenuta da un povero disgraziato che a forza di tenerla ferma si fa due
bicipiti da culturista.
A presto, madamina
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