"E' solo una palla di sabbia cotta dal sole, non c'è traccia di vita qui." commento Maltz, il klingon, mentre i suoi stivali affondavano nella sabbia.
Mezzo deserto gli si era già infilato dentro le calzature e stava impazzendo per il fastidio che la cosa gli procurava.
"Il mio informatore ha detto che la federazione sta sperimentando l'arma proprio qui." ribattè il suo capitano, Kruge, agitandosi per il sudore che gli colava copioso sotto la pesante armatura.
"Speriamo che l'informatore sia attendibile, perchè l'unico segno che qui ci sia mai stato qualcuno, è quella baracca laggiù." replicò Maltz osservando la costruzione fatiscente poco lontano da loro.
"E' la baracca del minatore. Questo planetoide una volta era una miniera di zeenite. Ma è abbandonata da tempo." spiegò Kruge incamminandosi verso la baracca.
"Che ha detto l'informatore dell'arma?" chiese Maltz incuriosito.
"Si chiama Genesis ed è capace di distruggere interi pianeti."
"Spaventoso." commentò Maltz.
"Gli umani la useranno contro di noi se non riusciamo ad appropriarcene " ribadì Kruge.
In quel momento gli parve di vedere qualcuno nei pressi della baracca. Aveva il sole negli occhi, ma gli sembrava un umano. Era buffo pareva una specie di folletto. L'umano li guardò poi emise una risatina chioccia "Ih ih ih !!!!!!!!!!". I due Klingon si fissarono l’un l’altro, perplessi poi quando rivolsero di nuovo lo sguardo alla baracca, l'umano era sparito .
" Per kahless!" esclamò Kruge e raggiunta la baracca cominciò a correre tutto attorno, ma niente da fare, l'umano era come svanito magicamente nel nulla. Con un grugnito di scorno, i due entrarono nella baracca, ma non sembrava decisamente il laboratorio di una scienziato. C'era odore di chiuso, una brandina con una coperta polverosa, un fornello con sopra un pentolino scheggiato e sopra a una mensola i ninnoli più brutti che Kruge avesse mai visto. Erano cinque palle di vetro con dentro la neve. Kruge avrebbe voluto allinearle su una duna e usarle come bersagli per il tirassegno. Questo forse avrebbe smorzato la rabbia che gli montava dentro. Non tollerava di essere buggerato da degli stupidi umani. Maltz tirò fuori il suo tricorder, poi digrignò i denti irritato.
"Non funziona!"
"Stupido, sono i residui di zeenite nel sottosuolo che impediscono l'attività dei sensori." gli spiegò kruge.
"Allora come lo ritroviamo l'umano? Se lo catturiamo potremo torturarlo e farci dire quello che vogliamo sapere."
Kruge spalancò la bocca in un sorriso sgangherato."Ho un piano migliore. L'umano avrà già chiamato i soccorsi. Noi aspetteremo occultati e quando loro arriveranno andranno dritti a controllare se l'arma è ancora al suo posto. E noi li coglieremo di sorpresa."
I due Klingon si lasciarono sfuggire una risata feroce poi kruge ordinò alla loro nave di recuperarli e svanirono nella luce. |