Ed ora sei felice.

di Jules_Black
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Ed ora sei felice.

Abbiamo sbagliato le nostre valutazioni quando abbiamo iniziato a credere che tu fossi una persona che si salvava da sola.
Che tu fossi una che uccideva - o che al massimo se ne fotteva.
Piuttosto che chiedere aiuto, o ti salvavi con le tue mani o morivi. E ti sei sempre salvata, in un modo o nell'altro; sempre a scapito di qualcun'altro e mai di te stessa.
Non hai mai avuto bisogno di appigli, di sostegni, di ovatta disposta metodicamente per attutire i colpi. Tu vincevi sempre.
E, scioccamente, abbiamo creduto che anche stavolta ti saresti salvata, che ti saresti fermata sul bordo dell'abisso, troppo spaventata per continuare a guardare in basso.
Anche in questo caso abbiamo sbagliato le valutazioni: l'abisso ti affascinava.
E non solo ti ci sei buttata, ma ne hai quasi visto il fondo.
Sai quante volte ti ho immaginata distesa, immobile, con una flebo a gocciolarti accanto?
Non sei stata capace di salvarti.
Perché le tragedie non sono riservate solo agli eroi, ma qualche volta anche ai cattivi o alle bambine viziate e testarde come te.
Piuttosto che chiedere aiuto, ti saresti uccisa.
E ti assicuro che ci stavi riuscendo benissimo.
Non abbiamo fatto in tempo a prendere la tua mano e a trascinarti fuori, con o senza il tuo consenso.
Qualcuno l'ha fatto al posto nostro. Ed ora sei felice.




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