.:LA
FINE DI TUTTO:.
-Allora... è stato un viaggio lungo e strano, no?- disse
Chloe, stiracchiando le gambe ed affiancando Nathan, il quale si teneva
le mani, pensieroso.
Già: definirla “strana” era anche poco:
avevano trovato Shambhala e l'Albero della Vita, salvato il mondo
sconfiggendo Lazarevich... Per non parlare di quello che avevano
trascorso ancor prima della loro scoperta.
Un'avventura mozzafiato, ma anche pericolosa e fatale; era un miracolo
che fossero ancora tutti vivi.
In particolare Nate, il quale era stato sparato e, nonostante la
stanchezza e il dolore della ferita, aveva affrontato il pericolo,
riuscendo a salvarsi dall'esplosione di parte dei vagoni del treno con
molta fortuna.
Lì tutti avevano rischiato, almeno una volta, di finire
ammazzati; che sia a causa del crollo di qualche edificio, che sia a
causa di una pallottola nemica, questo adesso non importava: erano
tutti vivi e vegeti.
-Eh già.- rispose Nate, confermando i pensieri dell'amica
Chloe. -Dovresti fare l'eroina più spesso, ti si addice.-
continuò, osservando la donna che, intanto, ricambiava lo
sguardo, con una certa nota divertita all'interno delle sue iridi.
Sorrise, mentre assumeva un'espressione pensierosa, per poi rispondere.
-Nha...- disse, mentre Nate ridacchiava leggermente. -... Dimmi una
cosa, Nate... La ami?- chiese improvvisamente, osservando attentamente
le pupille del ladro, che cercava di ricambiare quello sguardo color
ghiaccio così sicuro e quasi penetrante.
Doveva ammettere a se stessa che ultimamente era diventata una donna
molto pensierosa. Da quando aveva capito che Nate non la amava per
davvero.
Cercava, in tutti i modi, di convincersi che non fosse reale, che in
realtà lui amasse lei alla follia.
Ma, purtroppo, non era così.
Era una cosa che la faceva star male nel profondo; Nathan era stato
l'unico uomo per il quale aveva provato qualcosa di reale e di profondo.
Per tutto il loro viaggio, aveva cercato di non pensarci, e di
dimenticare le sue supposizioni.
Ma, ora che tutto era finito, non sapeva come mettere un freno al suo
flusso di pensieri, che attraversavano la sua mente come lo scorrere
dell'acqua impetuosa di un fiume.
Con il trascorrere dei giorni aveva saputo accettare il suo amore non
corrisposto.
Non avrebbe odiato Nate per i suoi sentimenti, non avrebbe avuto senso,
considerando anche il forte legame di amicizia che si era andato a
creare fra loro.
Anzi: avrebbe cercato di aiutarlo per il momento, e fin dove poteva
permetterselo.
Era un tipo molto carismatico ed estroverso, ma quando si trattava di
confessare il proprio amore, non era mai stato granché.
Nemmeno a lei aveva mai detto di amarla, prima del secondo incontro con
Elena.
Perché, ne era sicura: Nate amava Elena.
Il ragazzo in questione cercava in ogni modo di evitare qualsiasi
incrocio di occhi.
Beh... Cosa poteva dirle? Di no?
No, non poteva... Non avrebbe potuto, e voluto. Perché
avrebbe dovuto mentire a lei? Equivaleva a mentire anche a se stesso, a
mettere in dubbio i sentimenti che provava per la giornalista.
E lui era sicuro di ciò che provava per lei, quindi no: non
le avrebbe mentito.
Ma, nonostante la sua determinazione, non riusciva: avrebbe ferito i
sentimenti di Chloe.
Beh, prima o poi lo avrebbe comunque scoperto...
-... Chloe mi dispiace, io...- cercò di parlare e,
contemporaneamente, di guardarla negli occhi, anche se la tentazione di
osservare qualcos'altro che non fosse lei era grande.
-No, non ti preoccupare.- lo interruppe, scuotendo leggermente il capo
e facendo oscillare dolcemente la piccola ciocca di capelli color pece
che le ondeggiava davanti l'occhio destro. Sorrise appena, come per
rassicurarlo. -... Davvero, ma... Fatti un favore, cowboy.-
continuò Chloe, osservandolo in modo serio. -... Diglielo.-
completò la frase, accennando, con un movimento del capo,
alla ragazza dai capelli biondi, che intanto li raggiungeva, sostenuta
da Sully.
Ne era passato di tempo, anche se poco, e la giovane donna si era
subito rimessa in sesto.
Lei, come Nate, aveva seriamente rischiato di morire. Lui sparato, lei
colpita dall'esplosione di una granata. Si era trattato davvero di un
miracolo nel suo caso.
Altra cosa che l'aveva aiutata a capire che Nate era innamorato di
Elena: si era preoccupato da morire per lei e aveva fatto il possibile
per aiutarla e cercare di farla rimanere cosciente per tutto il viaggio
che separava Shambhala dal villaggio in cui si trovavano adesso.
La fortuna ha deciso di risparmiarla, salvando anche Nate da una triste
fine sentimentale.
Sully ed Elena si avvicinavano, e Nate pareva avere le idee confuse.
"Se non lo farà adesso, non lo farà mai
più." pensò velocemente Chloe.
Arretrò di qualche passo, quando il ladro le
parlò, cercando di fermarla.
-Chloe...- fece per dirle, ma la donna lo interruppe con decisione.
-No: tocca a me andarmene.- rispose, mollandogli due leggeri buffetti
sulla guancia, con affetto.
Nate la osservò allontanarsi in modo malizioso, per poi
essere affiancato dalla giovane giornalista e dal suo vecchio amico.
-Beh: c'è qualcuno che dovrebbe essere a letto!-
commentò il ladro, accennando alla figura della donna, la
quale restava in equilibrio in piedi a stento.
-Già: paziente difficile, testarda come un mulo...- rispose
Sully, provocando Elena; Nate, intanto, ridacchiava.
-Non sono testarda: sono irrequieta.- ribatté la bionda,
sorridendo.
-Mhm... Quindi? Niente zaffiro gigante?- cambiò discorso
l'uomo di mezza età. Era uno di quei soliti tipi che
pensavano al denaro e ad arricchirsi.
-Te lo ripeto: no.- rispose Nate.
Doveva ammettere, però, che non gli sarebbe affatto
dispiaciuto trovare uno zaffiro gigante!
-Ne sei sicura?- insisté Sully, suscitando piccole risate
nei due giovani, che ancora non potevano credere alla così
tanta voglia di soldi dell'uomo.
-Si!- rispose Elena
-E' solo una metafora, Sully.- aggiunse Nate.
-Le metafore non pagano i debiti!- commentò ironicamente
Sully.
Il tipo in cerca di ricchezze e coi debiti fino al collo, Nate ancora
si chiedeva come avesse fatto a sopravvivere così a lungo a
questo modo.
-Nha, succederà qualcos'altro. Basta avere fede.- rispose il
ladro, porgendo il braccio alla donna, la quale accettò e lo
afferrò, poggiandosi dolcemente a lui.
-Ehm... Dov'è andata Chloe?- chiese Sully, deciso in tutti
modi di allontanarsi dai due.
Nathan fece un cenno con il braccio, indicando la direzione presa dalla
donna dai capelli neri e gli occhi color ghiaccio.
L'uomo li salutò con un cenno della mano, allontanandosi e
continuando a fumare il suo sigaro.
La donna in questione, intanto, osservava i due in un punto ben
nascosto del villaggio.
Sperava davvero tanto che Nate le si dichiarasse; al contempo, non
voleva perdersi assolutamente la scena.
Se non poteva essere felice lei con l'uomo della sua vita, allora ce
l'avrebbe messa tutta per garantire la felicità di altri.
Si trattava di una cosa che non aveva mai rivelato a nessuno... e mai
lo avrebbe fatto: era una cosa che avrebbe contrastato troppo il suo
modo di fare indifferente, freddo e determinato.
Doveva ammettere che la felicità altrui, a volte, la faceva
sentire meglio.
Un rumore di passi su pietrisco distolse la sua attenzione dalla
coppia.
Si voltò, soltanto per ritrovarsi dietro la figura del
vecchio Victor.
-Cosa ci fai qui, Chloe?- chiese, insiprando il fumo del suo sigaro.
La donna sorrise, maliziosa, e, con un cenno del capo,
indicò i due a valle, l'uno vicino all'altra.
Sully sorrise maldestro, avvicinandosi alla donna, interessato nello
spiare le azioni dei due.
Chloe gli fece un po' di spazio.
Vedeva Nate ed Elena camminare lungo la staccionata di legno che
s'affacciava sulle montagne e sull'alba.
La donna gli si stringeva accanto, mentre Nathan la osservava con una
certa felicità.
Chloe e Sully non riuscirono a capire cosa si stessero dicendo
perché troppo lontani da essi.
Ma riuscirono benissimo a vedere Nate abbracciare di scatto Elena e
baciarla.
Chloe sorrise alla vista dei due.
Gli occhi minacciarono di inumidirsi, ma subito ricacciò in
dentro le lacrime.
Non aveva mai pianto, e quello non era proprio il momento giusto.
Non avrebbe sprecato lacrime di fronte alla felicità che,
contemporaneamente, provava nel profondo del suo cuore.
Angolo
autrice:
Buon pomeriggio, fan di
Uncharted.
questa è la
prima volta che mi presento in questa sezione di videogiochi.
E' quasi una settimana,
ormai, che conosco questa stupenda creazione della Naughty Dog, e mi ci
sono subito affezionata <3
Questa è una
breve one-shot, basata su ciò che prova Chloe alla fine di
Uncharted 2: il Covo dei Ladri, nel dover lasciare Nate, dopo aver
compreso che lui, in realtà, è innamorato di
Elena.
Spero apprezzerete il
mio lavoro :)
Un abbraccio da parte di
Alecraft Mounts!
Ciao ciao!
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