hiddlesworth
“Non
c'è niente di male nell'essere amati.”
Le
mani di Chris scivolano perfettamente sul tuo corpo, lasciandosi alle
spalle una scia bollente.
Non
hai la forza per opporti.
Oppure,
semplicemente, hai ceduto.
Hai
gettato la spugna, sfiancato dalle sue fugaci carezze quando nessuno
vi guardava.
Ora
cedi sotto i possenti colpi della sua passione.
Per
un attimo, tra le sue braccia, penserai che la morale deve andare a
farsi fottere e che, davvero, non c'è niente di male nell'essere
amati.
Anche
se Chris è sposato ed è un padre di famiglia.
Ecco
che ti irrigidisci di nuovo, che ritorni a sentire il dolore di
quell'intrusione dentro di te.
Sei
stretto, santo cielo, sei stretto e lui è grosso.
Mormori
che ti fa male, ma non sei nemmeno sicuro che il male venga da li.
Lui
ripete di nuovo, tra i gemiti, che non c'è niente di male
nell'essere amati e che devi lasciarti andare.
Un
respiro profondo.
Poi
un altro.
Ritorna
il piacere, lo senti dentro con un'intensità che ti spaventa.
Vieni
con il suo nome sulle labbra, lasciando che il grido ti muoia in
gola.
Nessuno
deve sapere cosa avete fatto oggi.
È
nell'interesse di entrambi mantenere il segreto.
Lui
non sembra curarsene.
Lo
urla il tuo nome, perso nella frenesia dell'orgasmo.
Lo
grida al mondo e tu vorresti piangere, perché quello che state
facendo è così sbagliato da farti torcere lo stomaco.
“Non
succederà più.”
Glielo
dici mentre la sua mente è ancora lontana, ancora persa nel tuo
corpo stretto e bollente.
Lui
ti lancia uno sguardo inequivocabile e la sua bocca si solleva in un
sorriso stanco.
“Sta
zitto, Thomas. Non ci credi nemmeno tu.”
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