Là dove solo le anime possono andare

di Jack_Zero
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«Caleb.. Cal.»
Il vecchio disteso sul letto apre gli occhi.  Sono proprio loro. Gli stessi occhi blu che ricordavo. Di un blu intenso quanto il mare .
«Sei tu».  La sua voce è roca, flebile. Il sussurro del vento.
Lo guardo, e il mio cuore batte all’impazzata: sono passati così tanti anni.. L’ultima volta che lo avevo visto aveva, anzi, avevamo, 17 anni e tutta la vita davanti. Poi, la sera del compleanno di Diana, mentre tornavo dalla sua festa, venni assalita da un Vampiro, che mi rese come lui. Inutile dire che, per nascondere il fatto che non invecchiavo, dovetti lasciare tutti i miei cari, Caleb compreso.
E ora eccomi lì, 70 anni dopo, a guardarlo morire.
«Sto sognando, tu non puoi essere davvero lei. La mia Ashley se n’è andata.. tantissimo tempo fa..» mormora confuso.
Gli sorrisi, avvicinandomi al letto: «Cal, sono io. Ash. Non è un sogno, sono reale.». E, a prova di ciò che gli dicevo, gli toccai una mano: la sua pelle era così diversa dall’ultima volta che l’avevo sfiorata.
Il vecchio sospirò: «Un angelo. Tu sei un bellissimo angelo venuto per portarmi là dove solo le anime possono andare. Voglio morire così, Ash, col tuo viso nei miei occhi.»
Sostenni il suo sguardo, carico di un’immensa tristezza. Sospirò e io gli accarezzai i capelli. Non erano più del colore del grano maturo, ma candidi come la neve appena caduta.
«È stato bellissimo rivederti, piccola.. e anche se è solo il sogno di un vecchio morente, devo dirtelo, Ash.. ti amo, ti ho sempre amata.». Dopo aver detto ciò, il suo respiro divenne affannoso, una lacrima gli si formo all’angolo dell’occhio sinistro.
«Dormi, Cal. Chiudi gli occhi. Ti porterò là dove solo le anime possono andare.».
Nell’udire le mie parole, Caleb abbasso le palpebre sui suoi occhi profondi come l’oceano. Gli carezzai i capelli finché il suo petto non smise di sollevarsi.
Rimasi lì. Impietrita. Lacrime di sangue mi scorrevano sulle guance.
«Anch’io ti ho sempre amato, Cal.»




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