Lost in your eyes

di ClaryMalfoy
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Inutile dire che l'unica ad alzare la mano alla domanda del professor Piton fu Hermione Granger. Sapeva che con questo gesto lo irritava parecchio, ma lo faceva per puro divertimento. Il professore però non la badò minimamente e girò per i banchi in cerca di una vittima- come al solito Paciock - per umiliarlo davanti all'intera classe. Povero Neville, preso sempre di mira...

Tutti i Serpeverde scoppiarono in fragorose risate, o quasi. In un angolo, una testa bionda era china sui libri, come se nulla fosse. Hermione, stupita che non ridesse come i suoi compagni, fissò quella figura esile, dannatamente familiare. Di colpo questa alzò gli occhi, occhi di ghiaccio. Hermione abbassò velocemente lo sguardo con evidente imbarazzo e continuò a seguire la lezione; si sentiva però osservata.

* * * *
-Herm, cos'hai? Sembri un po' scossa...- le chiese Harry, dopo l'estenuante ora di Pozioni.
-Niente, stavo pensando alla Cooman, adesso abbiamo Divinazione...- mentì la ragazza, lo sguardo basso.
-Hai ragione ad essere scossa! Se solo ci penso mi vengono i brividi!- Ron fece una smorfia di disgusto.
Dopo le lezioni, come sempre, Hermione si diresse in biblioteca, lasciando i suoi amici nella Sala Comune dei Grifondoro. I capelli ricci erano raccolti in un'insolita coda di cavallo e una sottile linea nera di matita contornava i suoi occhi dorati, facendoli risaltare ancora di più. Teneva i libri in mano, camminando sicura e con passo veloce, quando ad un tratto...
-Ahi!- qualcuno le era andato addosso, facendole cadere per terra i libri.
-Stai attento a dove cazzo vai!- disse il biondo, senza nemmeno sapere a chi si stava rivolgendo.
-Non...- la voce gli si ruppe in gola quando vide la ragazza di fronte a sè. Guardò altrove, imbarazzato, mentre il pallore del suo viso veniva chiazzato da un lieve rossore.
-Scusa...- rispose lei, sorpresa a sua volta. Il ragazzo si dileguò in un lampo, lasciandola sola a fissare il corridoio deserto.

* * * *
Hermione non riusciva a concentrarsi sui compiti, cosa alquanto strana per una "so-tutto-io", studentessa modello; continuava a pensare a quanto le era accaduto dopo le lezioni.
-Herm!!! Non credevo fossi ancora in biblioteca!- Ginevra le si avvicinò, appoggiandole le mani sulle spalle.
-Allora? Che facciamo? Che ne dici di un bel bagno caldo e poi tutti a cena?- esclamò la rossa.
-Ma devo ancora finire i compiti!- si oppose Hermione.
-Ma come! E cos'hai fatto per tutte queste ore?!?- detto questo prese Hermione per mano e la trascinò al dormitorio.

* * * *
-Quando pensi di mettere la maglietta che ti ho regalato quest'estate?- chiese Ginny, con tono di rimprovero.
-Mai, Ginevra, mai! Come potrei andare in giro vestita così! E quegli shorts poi!
La Weasley aveva appena steso sul letto una maglia verde scollata e molto aderente, abbinata a dei pantaloncini corti in jeans, per lei normali, ma per la Granger contro ogni regola dell'istituto, e soprattutto contro il suo essere.
-Così mi offendi! Potresti mettertela almeno una volta per andare ad Hogsmeade! Tipo...la settimana prossima!- la rossa era sempre più eccitata, doveva dire la novità alla sua amica...
-Herm, vado ad Hogsmeade con Harry e avevo pensato di fare un uscita a quattro...- le disse tutta d'un fiato.
-Ok, non c'è problema, chiederò a Luna se posso andare in giro con lei- rispose la riccia, sciogliendosi la coda di cavallo e lasciando che i capelli le coprissero il volto.
-Ma no, scema! Che hai capito! Io intendevo proprio te!- disse Ginny, mentre danzava spensierata per la stanza.
-Io e chi di preciso?- chiese l'altra.
-Che ne so...mio fratello per esempio?
-Meglio che andiate voi due da soli, così starete più tranquilli...- e sorridendo, le fece l'occhiolino.

A cena, Hermione si divertiva a stuzzicare l'amica, o a guardarla arrossire ogni volta che Harry le rivolgeva la parola.
Ah, l'amour...
-Herm...c'è qualcuno che ti fissa da un po'...- le sussurrò Ginevra, con la voce maliziosa, ma allo stesso tempo un po' preoccupata. La ragazza si voltò di scatto e lo vide. Perché continua a guardarmi? pensò la riccia confusa. Come sempre l'altra figura distolse lo sguardo, facendo finta di niente.

* * * *
-Allora? Che sono tutti quegli sguardi?-la interrogò Ginny, appena tornate al dormitorio. Hermione non rispose, ancora pensierosa e si distese sul letto.
-Eh no, cara! Come pensi di scappare da me?- disse, prendendo un cuscino e tirandolo in faccia all'amica.
-Vuoi la guerra? E guerra sia!- rispose Hermione, lanciando un cuscino a sua volta. Iniziò una battaglia tra le due Grifondoro, mentre la luna splendeva pallida nel cielo.


-Ti serve un ragazzo- le due erano stese sui loro letti, con le guance rosse dalle cuscinate. Hermione sbuffò, come faceva sempre quando voleva cambiare argomento; non voleva ammettere che forse aveva ragione l'amica.
-Eh no, così non va proprio! Questo fine settimana tu ti metterai quella maglietta e gli shorts, sono stata chiara?- Ginny sembrava infuriata, faceva proprio paura.
-E non provare a discutere!- continuò la ragazza, dopo un'occhiataccia della sua amica. Hermione si infilò sotto le coperte. Prima di addormentarsi l'ultimo pensiero andò a lui.


Ciao a tutti! Beh, questo primo capitolo è un po' bruttino, ma più avanti andrà meglio... Spero che la storia vi piaccia <3





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