Amici
Erano
passai circa due anni da quando lasciai Troy Bolton, esattamente come
Taylor e Sharpay mollarono rispettosamente Chad e Zeke, anche se a
malincuore, ma dovevamo farlo.
Purtroppo
un famoso produttore inglese ci aveva ingaggiate come cantanti
professioniste tutte e tre insieme, come un vero e unico gruppo, ma
per far si che potessimo coronare il nostro sogno ci dovevamo
trasferire a Londra, insieme al signor Charlie Little, nostro
produttore e manager, ma dopotutto ci pagò vitto e alloggio,
essendo disgustosamente ricco.
Andammo
a vivere in una graziosa ed enorme villa tutte insieme, come sorelle,
come un gruppo...
Nel
giro di pochi mesi uscì in tutto il mondo il nostro primo
cd,
e ne fummo tutte e tre molto fiere, ma ci mancava qualcosa...non ci
era permesso amare, altrimenti i paparazzi avrebbero reso la nostra
vita e quella dei nostri ragazzi un vero inferno. Principalmente fu
per questo che mollammo i Wildcats, ma anche a causa della
lontananza.
E'
stata una cosa che rimpiansi a vita, avevo la fama, il successo, i
soldi, ma io, Gabriella Montez, non avevo più ciò
che
ogni donna desidera, un uomo che la ami.
Ero
seduta a leggere un libro Twilight, il mio preferito in assoluto,
distesa nella mia camera, sul mio letto a baldacchino che io stessa
avevo scelto.
Improvvisamente
qualcuno bussò alla mia porta, ed io paziente ma leggermente
scocciata richiusi il libro mettendoci in mezzo il segnalibro.
“Avanti!”
chiamai. Naturalmente chi poteva essere se non le mie fidate compagne
Tay e Pay?
“Gab,
Scusa il disturbo, sappiamo che non è giornata...ma Charlie
ha
detto che ci vuole vedere nel suo ufficio, dice che è
urgente!” spiegò Taylor, lievemente preoccupata.
Io mi
alzai stiracchiandomi...è vero...quel giorno non era uno dei
migliori, visto che era precisamente il 31 dicembre, ovvero
capodanno, ed io sfortunatamente(ma comunque per scelta) non
frequentavo l'anno nuovo da ormai tre anni, ovvero dal penultimo anno
di college, dopo aver mollato l'amore della mia vita.
Mi
diressi insieme alle mie amiche verso l'ufficio enorme di Charlie, al
piano di sotto, che abitava con noi, trattandoci, coccolandoci e
viziandoci esattamente come delle figlie.
“Ehi
Charlie!” Lo salutò allegramente Sharpay,
più radiosa
del solito, che avesse combinato qualcosa di male? Da lei ci si
poteva aspettare proprio di tutto.
Si
sedette al centro del divano nella stanza, io la seguii a destra e
Tay a sinistra.
“Buongiorno
dolcezze!” ci salutò posando le carte che aveva in
mano!
“Hai
detto che dovevi dirci qualcosa di importante e che ne valeva della
nostra carriera! Dai spara!” esclamò Tay radiosa.
In genere
le notizie di Charlie portavano sempre a concerti e gare
importantissime, capaci di farci conquistare ancora più
notorietà.
Charlie
sorrise felice del nostro entusiasmo, ad essere sincera dopo un po'
la tristezza provata scomparve un bel po' facendo spazio ad un enorme
curiosità.
“Dunque...voi
conoscete il programma famoso in quasi tutto il
mondo...italiano...chiamato Amici di Maria De filippi?”io e
le
altre ci guardammo negli occhi, incredule.
“Certo...Anche
se quest'anno non l'abbiamo seguito per niente...”cominciai.
“...Però
l'anno scorso si, e anche quello prima!” mi interruppe
Sharpay,
cominciando a capire.
“Bene...perché
sarete ospiti durante il serale, tra circa una settimana!”
spiegò
lui, radioso per niente.
“Stai
scherzando?” domandai sgranando gli occhi, non potevo
crederci.
“Certo!
Poi avrete l'onore di conoscere Marco Carta e Federico
Angelucci!”
Io
storsi il naso “Angelucci posso capire...ma Carta fosse
dipeso da
me non sarebbe mai entrato ad Amici, figuriamoci vinto il
programma!”
Tay
rise sotto i baffi, notando la faccia contrariata di Pay
“Uffa!
Povero Marco! Ce l'avete tutti con lui!” e ridemmo come tre
sceme,
ma eravamo fatte così.
Nonostante
la nostra incredibile popolarità nessuna di noi tre si era
montata la testa, anche se tutte noi ci rendevamo perfettamente conto
di aver fatto un buco nell'acqua ad essere scappate da Albuquerque,
dalla nostra vita, dai nostri ragazzi, avremmo potuto prendere una
decisione tutti insieme noi Wildcats, invece scegliemmo la strada
più
facile per il successo, ma rimpiangendolo per tre anni, nonostante
cercassimo tutte e tre di nascondere la sofferenza che provavamo, ma
l'improvvisa notizia di partire da Londra per Roma ci rese
così
felici e orgogliose, da dimenticare tutto il resto.
Avevo
sempre desiderato andare a Roma, ne parlavamo io e Troy nel caso ci
fossimo sposati di andare in luna di miele proprio in Italia,
basta...non dovevo pensarci...erano solo illusioni e buoni
propositi...ormai la mia vita era cambiata, diversa, forse migliore.
Quella
settimana passò lenta come non mai, eravamo così
entusiaste di partire che il tempo sembrava rallentare sempre di
più.
Non vedevo l'ora di conoscere le squadre bianche e blu. Grazie al
cielo a Londra Charlie ci aveva fatto seguire diversi corsi di varie
lingue, tra cui l'italiano, per prepararci a tour nel mondo, e
finalmente per questo potevamo ringraziarlo.
Preparammo
le valigie due giorni prima, saremmo state via solo due settimane, e
quindi non c'era bisogno di spostare mezza casa, come invece fece
Sharpay, che si portò con se ben sei valigie tutte rosa,
sotto
lo sguardo inorridito mio e di Tay.
Andammo
con il nostro perfetto Jet privato, anch'esso rosa, ma non per mia
scelta, ma pur di non alterare troppo Sharpay mi sarei fatta
dipingere io stessa la testa di rosa (naturalmente per modo di dire).
Il
viaggio fu duro e stancante, Charlie naturalmente ci
accompagnò,
insieme a sei bodygard, capaci di difenderci dagli attacchi dei fan,
come sempre.
Ero
affacciata al finestrino, fissando con blando interesse le nuvole
che lentamente ci passavano accanto, bianche e soffici, con svariate
forme.
Il
viaggio durò si e no un'ora e mezza, meno di quanto mi
aspettassi, e finalmente quando atterrammo fui al settimo cielo, gli
italiano erano calorosi, fummo accolte con ogni riguardo, da
giornalisti e presentatori televisivi.
Ad
un certo punto ci venne incontro proprio Chicco Sfondrini, uno dei
produttori di amici, che ad essere sinceri da vicino sembrava
più
vecchio, ma di buon cuore.
Tutte
e tre eravamo onorate di partecipare, gli occhi di Chicco brillavano
dietro le lenti a contatto.
“Bene...Stars
Mix...sapete le mie figlie vi adorano, vi seguono sempre!”
esclamò
commosso.
“Ci
fa piacere signor Sfondrini...”cominciò Tay.
“...per
favore chiamatemi Chicco!”
Ridemmo
del suo strano imbarazzo.
Eravamo
stanche e avremmo tanto voluto riposare, ma come immaginavamo questo
non ci fu concesso.
Con
una Limousine stupenda, tutta nera andammo in giro per le strade di
Roma, affidandoci alle cure di Ambeta, la ballerina professionista
dal fisico perfetto, ma dall'aria stizzita e il carattere troppo
acido, almeno per i miei gusti, una vera vipera...
“Dunque
ragazze...”esordì quella sera, verso le nove.
“Quando
Maria vi annuncia voi entrate.”ci disse dietro le quinte
dello
studio di Amici, il nostro programma preferito.
Noi
annuimmo convinte e aspettammo, fissando Maria parlare al microfono,
con la sua voce da maschio che mi dava sui nervi, per niente sexy.
Ci
mettemmo in fila indiana, io al centro, Sharpay per prima e Tay
dietro di me, per fortuna.
“Buona
sera...buona sera...”cominciò Maria, mentre il
pubblico
urlava e scalpitava.
“Questa
sera, abbiamo tre ospiti importantissimi, venute per voi da
Londra...Un gruppo divenuto famoso negli ultimi tre
anni...”adesso
il pubblico aveva cominciato a scalpitare ancora di più.
“...Le stars mix!” noi entrammo sorridenti, ognuna
con un
microfono in mano.
Non
ebbi neanche il tempo di dare uno sguardo alle rispettive squadre,
ero troppo emozionata, troppo presa a fissare davanti a me, con il
cuore in gola.
Maria
ci strinse le mani sorridendo “Benvenute ragazze.”
ringraziammo
sempre più radiose.
Avevano
posizionato tre mini troni accanto alla commissione, vicino a
Platinette, che quella sera portava una strana parrucca gialla e
arancione, che la rendeva un po' inquietante.
“Bene
ragazze...prego...sedetevi...”ci incitò Maria
cordiale “A
fine puntata parleremo!” noi ubbidimmo, sedendoci ai nostri
posti e
salutando tutta la commissione, che ci guardava sorridendo,
soprattutto Garrison e Grazia.
Cominciai
a fissare la squadra bianca, a sinistra, di cui molto presto imparai
tutti i nomi e le caratteristiche.
Silvia
era una ragazza mingherlina, la sua faccia mi ricordava un po' quella
di un cavallo, aveva un bel timbro, una voce profonda e forte, ma
riusciva a cantare bene solo usando il suo fidato pianoforte,
altrimenti non era niente di speciale, già non la
sopportavo!
Domenico era bravo a ballare, almeno secondo Garrison, che stimavo
profondamente, ma niente di che....era solo un ragazzino viziato.
Alice...si...lei mi piaceva...Era davvero brava, con qualcosa di
luminoso negli occhi mentre ballava, bella,
simpatica...perfetta...Luca...altro cantante...era bravo, molto, e
dall'aria umile e generosa, se ne incontra pochi di ragazzi
così,
ad essere sincera, ed infine Mario, cantautore come Luca, quel
ragazzo mi faceva tenerezza...era dolce e bravo.
Poi
andai a squadrare la squadra blu: Martina, che aveva l'aria di una
ragazza veramente pungente, ma bravissima nel canto. Pedro...aveva un
accento particolare, forse non era italiano, non so...ballava bene,
proprio come voleva la vecchia arpia della Celentano, ma a me non
comunicava nessun sentimento particolare. Valerio...senza offesa,
aveva la voce di un gay, ma quando cantava sapeva far emozionare, e
questo bastava. Adriano...il ballerino...era bello bravo, bono!
Oddio! Che ragazzo da paura! E poi...i miei occhi rimasero
inorriditi...in mezzo a loro...con la divisa blu e argentata.
Mi
batteva il cuore...Troy...Troy era entrato ad amici! Dall'America
all'Italia per realizzare quello che in passato era stato il nostro
sogno! Non potevo crederci!
“Ragazze...se
volete intervenire per commentare qualsiasi esibizione, fate
pure...Infondo siete le nostre reginette del pop.” Il
pubblicò
esultò.
“Si,
grazie Maria!” rispose Sharpay, sorridendo radiosa alla
telecamera.
“E
adesso...”annunciò Maria poco dopo
“è giunto il
momento del guanto di sfida...”
Tay
e Sharpay mi strinsero la mano capendo il mio stato d'animo.
“...dunque,
la settimana scorsa era in possesso dei bianchi, oggi dei
blu...”continuò Maria “E Troy ha scelto
di lanciare il
guanto di sfida a...Mario...che ha accettato!”
Il
mio cuore prese a battere, non sapevo cosa fare, sarebbe stato
davanti a me...ed io non avrei potuto abbracciarlo, stringerlo,
baciarlo come una volta, ma che diritto avevo per avere tali
pensieri?
“Chi
inizia Chicco?”
“Inizia
Mario.” rispose lui pronto e serio.
Mario
fu davvero bravo, cantò una canzone strana, dal titolo non
è
mai un errore, di un noto cantate di nome Raf, che io non avevo mai
sentito.
Poi
fu il turno di Troy,
Ti
guardo per l’ ultima volta
mentre vado via
Ti ascolto respirare
non scatto la fotografia
Non porterò nessuna traccia dentro me
niente che dovrò rimuovere
Mi
fissò con quegli occhi che ancora amavo, mentre le mie
amiche
si giravano verso di me per cercare di capire la mia reazione, il mio
sguardo fisso nel suo indecifrabile.
Se hai giocato è
uguale
anche se adesso fa male
Se hai amato era amore
non è mai un errore
Era bello sentirti
e tenerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino.
Le
sue parole mi facevano riflettere, aveva ragione...forse adesso
pensava anche che non l'avevo mai amato, ma solamente che mi ero
presa gioco di lui.
Ti guardo per l’ ultima volta mentre vai via
Ti vedo camminare
è come per magia
non sarai pensieri, non sarai realtà
Sai che bello, sai che felicità
Nonostante
la canzone che cantasse fosse italiana e particolarmente difficile la
stava cantando divinamente, facendo scalpitare i cuori di tutte le
ragazze presenti, come sempre.
Senza
quasi rendermi conto alcune lacrime uscirono piano piano dai miei
occhi, un po' per l'intensità di quelle parole, un po'
perché
faceva riflettere, ma soprattutto perché era stato
bravissimo,
mettendo anima e corpo nel suo dolore.
Se hai sbagliato è uguale
anche se adesso fa male
Se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello guardarti
e tenerti per mano
O anche solo immaginarti da lontano
E se hai mentito è uguale
ora lasciami andare
Ma se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello sentirti
rimanerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino
I
suoi occhi nonostante il cuore che stava mettendo nel canto, erano
tristi, amareggiati, delusi, e cercò di non far caso alle
mie
lacrime.
Adesso
anche Tay e Pay erano inorridite, fissando intensamente alla prima
fila dietro i blu, dove si vedevano Chad e Zeke, che con il tempo non
erano proprio cambiati.
Anche
loro come me rimasero sorprese, ma allo stesso tempo felici. Con il
cuore che batteva a mille.
Entrerò nei tuoi pensieri
di una notte che non dormi
e sentirai freddo dentro
Entrerò dentro ad un sogno
quando è già mattino e per quel giorno tu
mi porterai con te
Se hai giocato è uguale
anche se ancora fa male
Ma se hai amato era amore
e non è mai un errore
Era bello sentirti
e tenerti vicino
Anche solo nella luce del mattino
E se hai mentito è uguale
ma ora lasciami andare
Se hai amato l’ amore
non sarà mai l’ errore
E’ stato bello seguirti
rimanerti vicino
anche solo per lo spazio di un mattino.
Quando
la melodia terminò mi resi conto di aver versato lacrime per
tutto il tempo, di nuovo...calò silenzio nello studio...se
ne
erano accorti...esattamente come Maria...che naturalmente non si
lasciava sfuggire mai niente.
“Gabriella...c'è
qualcosa che non va? Non è un reato commuoversi!”
ma perché
Maria non la smetteva di mettere sempre in imbarazzo gli altri? Non
poteva farsi i fatti suoi per una volta?
Ripresi
il microfono in mano, fissando ancora Troy accanto a Maria, mentre si
alzava un coro di “Sei bellissimo! Sei bellissimo!”
Ripresi
il possesso della mia voce, e cominciai a parlare.
“Bè...capita...devo
dire che è stato molto bravo...emozionante.”
Troy
chinò il capo, poi Maria lo rimandò a sedere,
annunciando la pubblicità.
Noi
Stars mix cominciando a parlare con i professori, vedendo ogni loro
punto di vista, ma improvvisamente Troy, Chad e Zeke si avvicinarono
a noi.
Non
volevo...non potevo...non sapevo cosa fare...
Vedevo
Chad e Zeke portare via le mie amiche, per poter parlare da soli,
lasciandomi con Troy...povera me...
“Ciao...”sussurrai.
“Ciao...”rispose
più dolcemente, gli occhi adesso che avevano ripreso a
brillare.
Io
abbassai il capo.
“Troy
io...”cominciai.
Ma
lui mi zittì alzandomi il viso con due dita.
“Ti
capisco...dovevi inseguire i tuoi sogni, ed io sarei stato solo un
ostacolo. Ti senti realizzata?”
Ci
pensai su per qualche secondo “no...”
“Perché?”
mi domandò ancora.
“Perché...perché...ti
amo! E sono...stata una stupida! Ho commesso l'errore più
grande della mia vita! Potrai mai perdonarmi?”
Lui
sorrise, gli occhi di ghiaccio leggermente lucidi
“Già
fatto!” sussurrò contro le mie labbra, annullando
ogni tipo
di distanza, esattamente come stavano facendo in quel preciso istante
i nostri amici....
La
serata finì, avevano vinto i blu, facendo uscire Domenico,
per
fortuna...
Troy,
Chad e Zeke ci corsero in contro, abbracciandoci forte.
Noi
il mattino seguente saremmo ripartite, e quindi avremmo di nuovo
pronunciato la parola “Addio”.
Non
volevo, non di nuovo!
“Che
avete?” ci chiese Zeke premuroso.
“Che
abbiamo?” gli rispose Sharpay fredda, ecco che la regina di
ghiaccio torna all'attacco “Ce che domani ripartiamo...e chi
se
visto se visto!”
Anche
loro adesso erano tristi, ma cercarono di non farlo notare.
Troy
era serio “Gab...posso farti una domanda?” io
annuii
“Aspetteresti altri tre mesi?”
Avevo
ripreso a piangere...proprio non mi piacevano gli addii e annuii di
nuovo.
“Bene...perché
finito il programma vi raggiungiamo a Londra!” adesso piansi
più
forte, ma di felicità.
“Sul
serio?” singhiozzai.
“Certo!”
rispose,e poi come aveva fatto durante la trasmissione mi
alzò
il viso con due dita, dicendo una frase che ancora adesso mi torna in
mente.
“Quando
piangi guarda in cielo, perché nessuno sulla terra merita le
tue lacrime!”
Era
la cosa più dolce che qualcuno mi avesse mai detto, li
saltai
addosso baciandolo con passione e trasporto, sotto gli sguardi da
finti scandalizzati dei nostri amici...
Quella
fu la “mini-vacanza” più bella che
avessi mai passato,
perché la mia strada di cantante si era incontrata alla
sua...ritrovando un amore, una fiamma mai spenta.
Adesso
sono passati due anni da quella sera in cui la mia vita è
cambiata, siamo tornati in America ad Albuquerque, e tra meno di tre
settimane nascerà il nostro primo figlio, Charlie, e poi,
finalmente ci uniremmo insieme davanti all'altare.
Sharpay
e Zeke si sono sposati sei mesi dopo quella sera, e tre mesi fa
è
nata la loro figlioletta, Melody. Anche Chad e Tay si sono sposati, e
anche lei è incinta di un mese e mezzo...siamo ancora
famose,
ma solo adesso possiamo dire di avere una vita completa e felice...
Ciau
gente! Questa ff non mi piace particolarmente, non so...ha qualcosa
che non va...ma d'altronde è raro che mi piace qualcosa che
scrivo! Spero vi sia piaciuta, quindi se lasciaste un commentino
anche piccolo piccolo mi farebbe 1 immenso piacere!
Ne
approfitto col dire ke qst ff è dedicata a ciokina14...da
cui
è nata 1 amicizia speciale! Tadbxs amica virtuale! Non c'era
bisogno che mi ringraziassi x 1 cosa così piccola...spesso
è
+ facile sfogarsi con chi non si conosce abbastanza! + tosto ke con
xsone che si conoscono trp bene! Se è come dici tu mi fa
piacere esserti stata di aiuto! 1 bacio enorme tesò!
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