Una buona soluzione

di Araik_chan 0612
(/viewuser.php?uid=759644)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Sharon mi guardò stranita, in fondo non aveva tutti i torti, dovevo avere proprio una faccia orribile, seduta scomposta su quella morbida poltrona.
"Ti da così fastidio che Oz sia così dolce con Ada?" mi chiese, con una espressione perplessa. Io mi limitai a sbuffare, e ad ad annuire leggermente, per poi a protestare: "Oz è il mio servitore, dovrebbe fare tutto quello che gli dico!" dissi, con molta irritazione.
A quel punto Sharon mi sorrise in modo strano, quasi come se fosse malizioso.
Lei, maliziosa? Comunque sia ero molto curiosa su cosa stava per dire, ed io la ascoltai attentamente.

Dopo poco girai per le vie del giardino, pensando che l'idea di Sharon era ottima: dire ad Oz che lui è il mio servitore e come sua padrona gli proibisco di stare con...altre ragazze.
Ero decisa, infatti appena lo vidi steso sull'erba mi avvicinai, e mi sedetti al suo fianco. 
Oz mi sorrise, reclinato leggermente la testa.
Io arrossii, poi incominciai ad armeggiare nervosamente con una ciocca dei miei capelli castani.
Lui mi guardò perplesso, ma sembrava anche un pò preoccupato.
"Stai bene, Alice?" mi chiese, io respirai profondamente, poi con il viso letteralmente in fiamme parlai: "B-Bhe ecco" incominciai, ma poi strinsi i pugni: non dovevo essere titubante.
Dopo uno sguardo preoccupato da parte sua parlai nuovamente: "Tu sei il mio servitore Oz!" esclamai con tono deciso, "E come tua padrona ti proibisco di stare con altre...altre..." arrossii molto, non finendo la frase.
"Altre?" mi incitò lui, ed io che trattenevo il fiato dall'imbarazzo tirai fuori la parola con un rumoroso sospiro "Ragazze..." pronunciai.
Lui mi guardò con un lieve rossore sulle guance, però sorrise dolcemente, "E questo sarà fino a che uno dei due non morirà!
Quindi sei mio, Oz" continuai, cercando di essere seria, e non rossa come un pomodoro, ma invano.
Lui mi sorrise ancora, "Va bene Alice, sono solo tuo, per sempre" rispose, con il viso rosso come mai prima.  




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3246690