It wasn't easy to let die

di misteryOo
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PARTE SECONDA. LA VITA

 

CAPITOLO 5. STEVEN

 

Quando Steven comprende che la sua morte non ha portato solo dolore…

 

 

La chiesa era così piena che si faticava a respirare. I Guns erano ancora all’entrata. Duff appena aveva incontrato lo sguardo di Izzy e di Axl si era fiondato a salutarli. Si erano abbracciati forte, si erano scambiati qualche pacca sulla spalla e poi anche qualche sorriso. Ma non quei sorrisi pieni di gioia. Sui loro volti si era dipinta una smorfia di rabbia, mista al dolore e alla disperazione. Slash non si era avvicinato, non riusciva ancora a credere che fossero tutti lì, insieme. Attese che i tre tornassero indietro, poi guardò Izzy negli occhi e lo abbracciò forte. Quando si furono staccati Saul si mise a fissare Axl. Nessuno dei due si azzardava ad aprire bocca, ma le parole non servirono a nulla perché due minuti dopo si fiondarono uno nelle braccia dell’altro. Slash si lasciò abbracciare e nascose il viso nell’incavo della spalla di William, e poi finalmente pianse. Pianse ricordandosi che Steven, il suo amico di una vita, ora giaceva morto in una bara. Pianse perché non riusciva a capire quale fosse stato il motivo che l’aveva spinto ad allontanarsi così tanto da Axl e dai Guns N Roses in generale. Pianse perché si era tenuto dentro troppe cose per troppo tempo. Pianse, e per una volta nella sua vita non nascose il suo dolore alla gente.

***

 

Quando la funzione cominciò entrarono tutti e quattro in chiesa. Appena la gente li riconobbe si spostò di lato e li lasciò passare. Attraversarono la navata a testa alta, guardando la bara di Steven. Poi si misero in fila indiana e lo salutarono uno alla volta. Per Duff, che fino a quel momento non aveva davvero realizzato cosa fosse successo fu dura trattenere le lacrime. Slash si limitò a dirgli -Ci si vede alla prossima cazzone-. Axl accarezzò la bara e sussurrò un “ciao”. Izzy si fece il segno della croce e poi con un cenno della mano diede l’arrivederci a Steven. Quando ebbero salutato il loro batterista si andarono a sedere vicino a Carolina, e l’abbracciarono forte. Steven gli stava osservando, e fu contento di vedere che la sua morte non aveva portato solo dolore e tristezza, aveva anche riunito ciò che per anni era stato diviso. Sorrise un’ ultima volta, salutò i suoi amici e sua moglie e poi scomparse. Slash si voltò verso Duff e in un sussurro gli disse questo. -Duff, sono sicuro che ora Steven ci sta guardando e sorride- Mckagan annuì, e poi fissò il soffitto della chiesa, sapeva che il loro amico non se ne sarebbe mai andato veramente.

 

 

 

Note dell'autrice: Eccomi qui, dopo una vita sono riuscita finalmente a partorire queste quattro righe in croce. Allora, probabilmente questo sarà uno degli ultimi capitoli, diciamo che scriverò ancora un capitolo e poi l’epilogo ecco :). Vabbeh spero che vi sia piaciuto e vi prego non odiatemi a morte per questo mostruoso ritardo ma insomma era estate! :D





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