L'Orologio Degli Dei

di Elly Priest
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Se tutto questo fosse reale, forse ci crederei. Troppe domande, niente risposte. Stento a credere che questa sia la vita vera, non riconosco più ciò che è reale quello che non lo è.
Ma soprattutto: cosa può essere considerato “vero” e cosa può essere “falso”? Troppi grammi di quella polvere bianca di paradiso mi hanno tolto la facoltà di rispondere. Eppure ne sono schiava.
Un dolce e lento suicidio.
Veleno…
E’ mezzanotte, tutti dormono a quest’ ora. Eccetto me. Io non dormo mai. O forse è meglio dire che non ci riesco.
Chiudi gli occhi ed è già mattino.
Follia…
Li richiudo: è mezzanotte.
Ormai ci ho fatto l’ abitudine, succede sempre più spesso e non capisco nulla. La mia mente sembra distaccata dal corpo, volente o nolente mi risveglio che è giorno, e poi mi ritrovo nella notte.
Un violento cambio che ho dovuto imparare ad affrontare.
A volte è freddo come un coltello in gola, a volte piacevole come una notte di passione.
Ho bisogno di tempo per pensare…
Tempo…
Qualcosa di relativo, qualcosa che ha troppo di umano per essere perfetto. Se questo è il tempo, allora tutti sono pazzi. Forse folli come me.
No, non è possibile essere come me: la feccia della società, schiava di quello che mi sta uccidendo.
E la cosa mi piace. Pericoloso, da incosciente, però mi piace…
Nella mia mente scorgo qualcosa, tutto va a rallentatore. Una luce? Oppure è l’ennesima illusione? Arriva il giorno e per un secondo sento una voce, solo un alito di vento che sussurra il mio nome.
Vieni…
Non so come dirlo… ma sento che qualcosa mi chiama.
Vieni…
L’incertezza della mia stessa esistenza vacilla, perdo di nuovo il controllo. Non ho nemmeno più ragione di piangere, non so nemmeno per cosa dovrei soffrire. Per me stessa? Neanche per sogno. Per quanto fa schifo la mia vita? Nemmeno.
Apro gli occhi. E’ di nuovo mezzanotte.




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