No
we don't have to leave
tonight.
We'll
stay together
on
the dance floor.
Turn
up the sound, turn down the lights
(Don't
wanna let you, yeah)
Let's
make a night we don't forget
and
livin' with no regrets and no one else
but
us, 'til the sun comes up..
(Time
of our life- Big Time Rush).
U
come Umbridge Jane.
7:00
del mattino.
Come
ogni mattina della settimana, Jane Umbridge si alzo' dal letto con il
piumone lilla e infilo' i piedi ancora tiepidi dentro delle morbide
pantofole di pelo. Si preparo' una veloce tazza di the' con un gesto
pigro della mano e la piccola tazzina della Royal Country le atterro'
direttamente in mano. La sorseggio' godendosi il sapore dolce e caldo
del the', scenderle lungo la gola. A questo punto lavo' la tazzina e
si diresse nel bagno per prepararsi ad un'altra giornata di riforme
nella Suola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Per quel martedi'
mattina scelse un tailleur rosa confetto con cui abbino' una maglia
grigio perla, nascosta in gran parte dall'enorme giacca. Alla fine si
avvolse in una grande sciarpa anch'essa rosa e si guardo' attorno per
la stanza. Tutto in ordine e pulito. Praticamente perfetto.
Sorridendo per la sua perfezione, prese in mano la cartella e scese i
gradini di pietra per arrivare nella Sala Grande in tempo per la
colazione. Nei corridoi incontro' pochi studenti ancora assonati che
portavano camicie stropicciate e mantelli strappati, per i quali
provvide immediatamente. C'erano tante cose che la infastidivano, ma
piu' di tutte le bugie e il disordine. Erano assolutamente
intollerabili. Per fortuna in quella scuola c'era lei. Sia gli
studenti che gli insegnanti avevano bisogno di una bella raddrizzata
e lei era l'unica che poteva cambiare le cose in modo drastico ma
efficiente. Si, Cornelius aveva proprio scelto bene. Con il rumore
dei tacchi delle sue scarpette oltrepasso' la porta della Sala Grande
e si avvio' verso il tavolo dei professori. C'erano davvero pochi
professori e studenti a quell'ora ed erano gia' le 7:30. Le lezioni
iniziavano alle 8:20 e questo era decisamente inaccettabile. Avrebbe
dovuto parlarne immediatamente con la vicepreside. Dovevano far
rispettare molto di piu' gli orari. Annui tra se': anche quest'altro
problema andava corretto al piu' presto. Si accomodo' sorridendo, non
riuscendo proprio a capire tutte quelle facce ostili che la fissavano
intensamente. Sapeva che il suo era un lavoro molto difficile, ma
molte cose andavano aggiustate. Lei si atteneva alle regole, cosi'
come avrebbero dovuto fare tutti in quella scuola. Loro pensavano che
lei era solo un'inviata del Ministero, una sorta di nemico e per
questo stavano facendo di tutto per distruggere il suo buon lavoro.
Se solo avessero saputo...Anche lei aveva un cuore e il suo cuore, in
quel momento, le stava dicendo che era giusto cosi'. Che tutto quello
andava fatto e non stava sbagliando proprio nulla. Ogni mattina era
difficile percorrere quei corridoi gelidi con un caldo sorriso
stampato sulle labbra, ed era ancora piu' difficile gestire soggetti
irrequieti e bugiardi come quel Potter e la sua compagnia. Ma lei lo
faceva perche' era giusto. Aveva trovato il metodo giusto, quello che
a tutti quei ragazzini ribelli mancava: un punto fermo. Qualcosa a
cui aggrapparsi nei momenti tristi e difficili e di certo non era una
compagnia segreta che gettava scompiglio nella scuola e allarmava il
Ministero. No, certo che no. Era qualcosa di piu' personale e intimo.
Qualcosa come un bellissimo sciacallo.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Scusatemi per il ritardo, so di non aver rispettato la
promessa. Avrei dovuto finire questa storia molto tempo fa, ma
tranquilli!stiamo quasi finendo. Mancano solo due capitoli e
finalmente vi libererete di me. So gia' che state organizzando un
party segreto per festeggiare la mia scomparsa, non nascondetevi! In
tutta onesta', anche io sono ansiosa di concludere il piu' presto
possibile questa fanfiction. Si protrae da troppo tempo e occupa
troppo spazio, energie e tempo. In questo capitolo vengono fuori i
seri problemi psichici della nostra professoressa, sotto una lieve
(ma poi non cosi' tanto lieve) forma di sarcasmo e ironia. Inoltre la
scelta dell'animale e' stata molto difficile. Lo sciacallo pero' e'
simbolo della morte ed era anche la testa del dio Anubi nell'Antico
Egitto. Vi ringrazio per aver letto, recensito, inserito questa
fanfiction nelle preferite/ricordate/seguite. Grazie <3
Hoon21
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