La
pioggia batteva fitta sulla finestra, rendendo
pressoché impossibile la visuale.
Il
cielo era squarciato da fulmini, il cui bagliore
illuminava il volto della donna che stava accanto alla persiana.
I
suoi profondi occhi celesti erano fissi su un
punto della strada dal quale circa due ore prima André si
era allontanato con
il suo cavallo.
Era
il ventisei Agosto, l’estate stava volgendo al
termine e in effetti quell’improvviso acquazzone ne era il
testimone. Ma c’era
qualcos’altro che la tormentava.
Oggi
Andrè compiva trentaquattro anni, ma lei, presa
dai suoi impegni, se n’era quasi scordata e soltanto poche
ore prima si era
resa conto della sua dimenticanza.
Da
quanto tempo non festeggiavano un compleanno
insieme? Da bambini organizzavano delle grandi feste e soprattutto
erano…felici.
Non
esisteva nessun altro sentimento al di fuori
della loro amicizia, ma adesso tutto era cambiato.
Il
loro affiatamento era ormai scomparso da tempo,
le loro emozioni non erano più semplici come una volta.
L’affetto
fraterno che provano l’uno per l’altro si
era trasformato da parte di Andrè in amore.
E
lei invece che cosa provava?
Persa
nelle sue riflessioni, sobbalzò nello scorgere
la figura dell’uomo avvicinarsi lentamente verso casa.
Sentì
un improvviso calore farsi largo sulle sue
guance e il battito del suo cuore accelerare.
Decise
di andargli incontro e nel vederlo chino su
una sedia, con la testa rivolta verso l’alto e gli occhi
semichiusi, avvertì le
lacrime assommarsi agli occhi.
Che
cosa ti ho fatto André? Stai così per causa mia
non è vero?
Non
ebbe il coraggio di pronunciare queste parole,
ma si rese conto che doveva rimediare in qualche modo, non poteva
fargli trascorrere
il compleanno così!
Si
avvicinò lentamente al corpo disteso dell’uomo e
provò una strana sensazione di tenerezza, insolita per un
carattere rigido come
il suo.
Il
giovane spalancò gli occhi e fissò le sue verdi
pupille in quelle azzurre di lei.
Si
fissarono intensamente, senza dire una parola. Gli
sguardi parlavano per loro.
Oscar
lesse in quello dell’uomo l’infinito amore che
da sempre nutriva nei suoi confronti e che lei, aveva sempre respinto.
Improvvisamente,
presa da un anomalo impulso, gli
buttò le braccia al collo e si accoccolò al suo
petto. Stava bene, immensamente
bene.
André
dal canto suo non riusciva a credere che la
donna che amava da una vita avesse fatto un gesto del genere.
La
strinse forte a sé e cominciò ad accarezzarle i
capelli. Avrebbe desiderato tanto baciarla, ma non osava, non voleva
essere
respinto una seconda volta.
<<
Buon
compleanno Andrè. Non so se le mie scuse possano bastare a
far in modo che tu
riesca a perdonarmi per la mia smemoratezza. Non ho neanche un regalo,
perdonami >>. – disse Oscar
–
<<
Non preoccuparti Oscar. Va tutto bene. >> - rispose
l’uomo –
Amore
mio, non potevi farmi regalo più bello di questo. Sei tra le
mie braccia e
questo mi basta.
La
pioggia aveva smesso di cadere. All’orizzonte si
profilava un pallido arcobaleno e il cielo si colorava di un azzurro
intenso.
Un’ispirazione
improvvisa mi ha colto e mi ha spinto a scrivere questa one-shot (sono
esattamente 500 parole). Ho preso come spunto il compleanno di
André e ho
sviluppato questa storia. Spero sia di vostro gradimento! Alla
prossima! J
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