Lei ama lei

di olor a libros
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Corsi. Corsi fuori da quella casa, corsi lontano da lei, via dopo via, isolato dopo isolato, sempre più veloce, sempre più accecata dalle lacrime. Via. Corsi fino a casa, corsi su per le scale, corsi in camera mia. Chiusi la porta a chiave. Rimasi con le spalle appoggiate alla porta mentre le gambe venivano lacerate da un dolore insopportabile e i polmoni sembravano andare a fuoco. Ma peggio di tutto, peggio di tutto era il dolore al petto.
Poi costrinsi il mio corpo a muovermi e mi fiondai verso la scrivania.
Cercai l'ipod con le lacrime che mi offuscavano la vista e mi cadevano sulle mani mentre frugavo fra i cassetti. Le mani tremavano, le cose mi cadevano mentre le spostavo. Un singhiozzo sembrò risucchiarmi da dentro. Finalmente trovai l'ipod. Lo afferrai come se fosse la mia sola ed ultima salvezza. Mi infilai le cuffie mentre i singhiozzi diventavano sempre più frequenti e mi toglievano il respiro. Trovai la canzone che cercavo. Premetti play.
Mi stesi sul letto, la faccia premuta sul cuscino, e i singhiozzi si trasformarono in urla.
Ero lì, con le mani che stringevano le lenzuola, il corpo contratto in un dolore quasi fisico, e urlavo. Urlavo.
E intanto la canzone si faceva spazio fra il suono della mia stessa voce attutito dal cuscino.
E delle immagini mi passavano nella mente, una dopo l'altra.
C'era lei, in quelle immagini. E ogni tanto c'ero anch'io. C'erano le nostre mani strette insieme, c'erano le nostre gambe vicine, c'erano le foto, e i sorrisi.
La prima volta che la vidi.
E tutto quello che avevamo vissuto.
Il biglietto.
La felpa.
Il braccialetto.
Time After Time.
Manna.
San Valentino sulla spiaggia.
Andai a prendere la foto dalla scrivania, tornai al letto e la osservai a lungo, poi me la strinsi contro lo stomaco e mi lasciai cadere su un fianco.
Ancora scuotevo la testa. Ancora non volevo crederci.
No.
Non era possibile che finisse così. Noi ci amavamo. Noi eravamo Maya ed Anna. Non poteva esserci solo Maya e solo Anna. Era Maya ed Anna. Insieme. Manna. Una cosa sola. Non c'era solo Maya, non esistevo solo io, io non esistevo senza Anna, io...
No.
Anna. Ti prego. Anna. No.
Scuotevo la testa, e la voragine nel petto sembrava volesse risucchiarmi.
E la canzone andava avanti, e sembrava scavare ancora più a fondo.

"In case you don't find what you're looking for, in case you're missing what you had before, in case you change your mind, I'll be waiting here, in case you just want to come home."

"Strong enough to leave you, but weak enough to need you, cared enough to let you walk away."

"In case you're looking in that mirror one day and miss my arms, how they wrapped around your waist, I say that you can love me again even if it isn't the case."

[https://www.youtube.com/watch?v=TL0-B6dvauE]

 





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