the real m
Mi
guardo intorno, e vedo di fronte a me solo il cielo e le grigie
nuvole, il sole non è ancora sorto.
Lui
ha sempre amato questo posto, me ne parlava sempre quando la notte
dopo esserci amati ci raccontavamo di noi.
Mi
stringo nello scialle di lana, ricordare mi fa sempre quest'effetto,
pensare che ormai è passato tanto di quel tempo..
Ricordo
con infinita precisione il giorno in cui cominciai a considerarlo
diverso da come lo avevo sempre visto, era un mattino di Febbraio.
Il
sole non era ancora sorto ed io mi trovavo nella guferia seduta sulla
finestra a pensare, mi piaceva quel posto mi aiutava a star bene con
me stessa.
Ero
stata tutta la notte lì, a piangere, avevo scoperto che Harry, il
mio fidanzato di allora, mi tradiva con una Tassorosso ed ero a
pezzi.
-Weasley,
non è troppo presto per tentare il suicidio? Infondo hai solo sedici
anni..- sussultai e mi girai di scatto trovandomi davanti la persona
che meno avrei voluto vedere in quel momento.
-Vattene
Malfoy, non sono in vena!- dissi cercando di ricompormi.
-Lo
vedo..che c'è sei in crisi perchè lo Sfregiato non ti ha ancora
portata a letto? Beh c'è da capirlo, il tuo corpo non attrae granchè
sai?- mi disse con quel solito ghigno beffardo.
-Non
sono affari tuoi Malfoy!..se non ti dispiace vorrei restare
sola..vattene se non vuoi che ti schianti!-
-Uhh
che aggressività di prima mattina..suppongo che ho azzeccato..- io
non risposi, pensando che se non gli avessi dato retta forse si
sarebbe scocciato e quindi mi avrebbe lasciata nuovamente sola.
-Si
certamente non sei molto attraente, bassa, minuta con lentiggini e
capelli rossi..chiunque con un minimo di gusto ti terrebbe a debita
distanza- continuò imperterrito.
-Basta
Malfoy! Sono stanca hai capito? Sono stanca dei tuoi insulti..io..-
la voce mi si ruppe e non riuscì a trattenermi dallo scoppiare a
piangere a dirotto.
Quello
che non mi aspettavo però fu la reazione di lui, non mi derise né
beffeggiò, si limitò a porgermi il suo fazzoletto e lasciarmi
sfogare.
Quando
riuscì finalmente a fermare i singhiozzi lui mi alzò il viso con
una mano e mi osservò intensamente -va meglio?- mi chiese asciugando
una piccola lacrima con il pollice.
Io
annuì troppo stupita per riuscire ad articolare una qualche frase
coerente.
-Non
dovresti permettergli di avere tutto questo potere su di te, se no
farai sempre la parte dell'adorante fidanzatina che esegue tutti gli
ordini di Potter e che pende dalle sue labbra- mi disse serio
continuando a guardarmi, io ero come ammaliata dai suoi occhi, così
belli e così gelidi, così misteriosi..
-Non
preoccuparti non c'è più questo pericolo..- dissi senza quasi
pensarci.
-Come?-
-Non
stiamo più insieme..lui..mi ha tradita..- so che era assurdo dire
una cosa del genere proprio a lui, che poteva umiliarmi in privato e
pubblicamente, ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno, o presto sarei
esplosa.
-Come?-
il suo tono di voce era..confuso, irritato, non saprei definirlo
bene.
Abbassai
gli occhi annuendo, lui mi lasciò il viso con un gesto secco, mi
diede le spalle ed uscì veloce dalla stanza, sbattendo la porta.
Strinsi
convulsamente il fazzoletto immaginandolo andare nella Sala Comune
della sua casa a ridere di me con i suoi compagni.
Per
tutto il giorno non mi feci vedere.
La
sera quando mi decisi a tornare al mio dormitorio, vidi il volto di
Harry.
Era
pieno di tagli e lividi verdastri e viola, con un occhio gonfio ed il
labbro spaccato che si teneva una pezza col ghiaccio sul naso, mi
guardò di sbieco ma non mi disse nulla, io proseguì stranita per la
mia strada.
L'indomani
nel tardo pomeriggio mi diressi verso il lago nero, avevo voglia di
guardare l'immensa oscurità dell'acqua di sera.
Ma
qualcuno mi aveva già preceduta, riconobbi la testa bionda di
Malfoy, e piano piano indietreggiai sperando di non farmi notare.
Non
volevo parlargli, non me la sentivo ancora dopo quello che era
successo il giorno prima.
-Weasley
ti metto così paura da cercare di scappare di soppiatto da me?-
aveva parlato freddamente senza nemmeno voltarsi, io mi fermai di
botto, sentendomi come un bambino beccato con le dita nella
marmellata.
-Come
hai fatto a capire che ero io?- lo vidi alzare le spalle.
Rimanemmo
in silenzio per qualche secondo, ero completamente nel pallone, non
sapevo cosa fare, così gli feci la domanda più stupida che potesse
venirmi in mente -come stai Malfoy?- lui alzò le spalle ed io
arrossì, che domanda idiota.
-Hai
già saputo?- mi chiese serio.
-Saputo
cosa?-
-Niente-
si alzò e fece per andarsene evitando di guardarmi, ma io lo fermai
per un braccio e lui stupito non potè fare a meno di girarsi verso
di me.
Solo
allora mi accorsi del suo viso, aveva lo zigomo completamente
spaccato ed il labbro gonfio.
-Che
hai fatto?- mi venne istintivo chiedergli.
-Nulla..-
rispose vago.
-Che
hai fatto?- ripetei.
-Mi
sono un po' divertito alla maniera babbana..mi pare che si chiami
pugilato- mi disse ironico.
E
nel mio cervello qualcosa scattò, avevo visto anche Harry la sera
prima in quelle condizioni, se non peggio.
Che
avesse..?
-Tu
hai picchiato Harry..- dissi stupita, lui si irrigidì ma non rispose
-perchè?-
Perchè
l'aveva fatto?
-Mi
aveva dato fastidio..- rispose freddo.
-Per
cosa?-
-Il
fatto che sia l' “eroe” del mondo magico non lo autorizza a fare
ciò che vuole..- continuò.
-Hai
picchiato Harry per...?- no, non potevo credere che l'avesse fatto
per me, per difendermi, era troppo irreale.
Insomma
lui era Malfoy!
Mi
sbatté contro il tronco di un albero e mi immobilizzò le mani sopra
la testa in un nano secondo, era così vicino a me che riuscivo a
sentire il calore del suo respiro sulla mia guancia.
-Potter
ha fatto qualcosa che non doveva assolutamente fare..ha toccato
qualcosa che non doveva toccare..- mi scostò una ciocca rossa dalla
fronte e mi guardò intensamente -ed ha fatto del male a qualcuno che
non doveva assolutamente far soffrire..- detto questo mi baciò, un
bacio intenso e travolgente, di quelli che ti tolgono letteralmente
il respiro dai polmoni.
Quando
dopo parecchi minuti si staccò da me io abbassai gli occhi
imbarazzata, non avevo idea di cosa dirgli o fare, così buttai lì
la prima cosa che mi venne in mente – non avevi detto che non ero
per niente attraente e che chi ha un minimo di gusto mi tiene a
distanza?-
-Infatti
non sei attraente..sei semplicemente bellissima- mi sorrise ed io
sentì il cuore minacciare di scoppiarmi dal petto per la voglia di
raggiungerlo -e riguardo al gusto..beh sono un Malfoy, che ti
aspettavi?- disse ironico ed io gli feci una linguaccia.
Rimanemmo
per qualche minuto a guardarci consapevoli che quello era soltanto
l'inizio.
Ricordo
tutto quello che riguarda lui, tutto il tempo trascorso insieme, i
suoi continui regali, le sue scenate di gelosia, il giorno in cui
facemmo l'amore, ma soprattutto il giorno in cui mi confessò che mi
amava.
-Sai
Weasley, qualche tempo fa mi sono reso conto di una cosa davvero
strana, non riesco a toglierti dalla testa, né di giorno né di
notte..ho persino chiesto a Goyle di andarmi a comprare un trapano
babbano così da aprirmi il cervello e toglierti da lì, perchè
sembravi aver messo le radici!-
-Bleah..sei
disgustoso Malfoy!- dissi ridendo.
-Dico
sul serio!- mi rispose posandomi un leggero bacio sulle labbra -ti
amo mia piccola lenticchia rossa- io per tutta risposta gli tirai un
cuscino in faccia.
Odiavo
quel nomignolo, e lui lo sapeva, per questo continuava imperterrito a
chiamarmi a quel ridicolo modo.
Poi
ricordo con particolare chiarezza il giorno in cui il sogno finì
grazie a quella lite tremenda, quando gli dissi che per stare con lui
mi sarei fatta marchiare, visto che lui voleva fare il Mangiamorte.
Le
sue tremende e rabbiose urla, i miei pianti, il suo freddo addio.
Quante
lacrime amare versate per lui, quante volte mi ero recata alla
guferia o al lago nero nella speranza di incontrarlo..ma lui non
c'era mai, aveva già deciso per noi, era finita e basta.
Lo
capì veramente quando disperata mi recai di fronte al quadro del
Barone Sanguinario e scoprì che aveva cambiato la parola d'ordine.
-Non
credi di aver preso un po' troppo freddo?- due mani forti che mi
stringono protettive il ventre mi riportano alla realtà -non ti fa
tanto bene sai?-
-Sono
solo incinta, non malata- ribatto.
-Voglio
che il piccolo non corra rischi-
-Gentile
a preoccuparti per me!- dico ironica.
Lui
mi fa girare verso di sé tenendomi sempre abbracciata, mi guarda
intensamente e come sempre il suo sguardo mi fa fremere.
-Io
mi preoccupo per lei signora, ma è del mio erede che stiamo
parlando!- risponde sarcastico ed io gli do un pugno sulla spalla.
Lui
accusa il colpo e minaccia vendetta, io mi metto a correre piano, per
quanto le mie condizioni me lo permettano.
Quando
mi raggiunge mi stringe e mi bacia -hai finito di scappare? Sentivo
il piccolo Malfoy protestare contrariato!- dice ridendo.
-Sei
incorreggibile Draco!- rido anch'io.
Un
anno dopo che avevo preso i M.A.G.O. avevo trovato un posto come
Medimago al San Mungo ed è lì che lo rincontrai, quasi due anni
dopo.
Aveva
una grossa ferita da taglio al fianco ed una commozione cerebrale,
all'inizio non l'avevo riconosciuto subito, aveva la testa
parzialmente fasciata.
Ma
dopo che l'ebbi visitato lo riconobbi immediatamente, cercai di dare
a qualche mio collega il suo caso, non volevo avere più nulla a che
fare con lui, ma nessuno accettò, così mi vidi costretta a curarlo.
Il
nostro incontro fu disastroso, quando si fu svegliato infatti si
accorse subito di me e mi trattò con freddezza ed altezzosità, cosa
che feci anch'io limitandomi ad intrattenere esclusivamente rapporti
strettamente professionali.
Avvertì
Silente che il Mangiamorte era nel mio ospedale e che terminate le
cure sarebbero potuti venire a prenderlo per fargli subire il
processo e Silente si limitò ad annuire senza dire niente.
Dopo
più di un mese che Malfoy era ricoverato sotto le mie cure non
avevamo mai parlato del nostro passato insieme, limitandoci a
scambiarci occhiate piene di significato.
Una
sera quando pensavo dormisse, ero andata a cambiargli la flebo, non
mi andava di parlare con lui, non ci riuscivo a far finta che non
fosse successo nulla tra di noi.
Stavo
per sostituire la bottiglia vecchia e quasi esaurita con una nuova,
quando il mio polso fu intrappolato dalla sua presa ferrea.
-Non
sto tentando di ucciderti, solo cambiarti la bottiglia per la flebo-
dissi freddamente, ma lui non mi lasciò.
-Sposami-
sussurrò talmente piano che pensai avessi immaginato tutto.
-Come
prego?- chiesi stupita.
-Sposami
Weasley- ripetè più forte guardandomi in modo strano.
-Stai
scherzando Malfoy?- lo guardai, era perfettamente serio -non ti fai
vedere per più di tre anni, mi hai abbandonata per fare l'assassino
ed adesso mi chiedi di sposarti?-
-Si-
-Sei
ridicolo Malfoy, la mia risposta è no- dissi gelidamente, volevo
vendicarmi per tutto il male che aveva fatto, che mi
aveva
fatto.
-Ti
ho amata per tutto questo tempo-
-Bel
modo che hai avuto di dimostrarmelo davvero..se tutti amassero come
fai tu il mondo andrebbe a rotoli te l'assicuro- con uno strattone mi
liberai il polso e sistemai la nuova bottiglia per la flebo e feci
per uscire dalla stanza.
-Sono
una spia di Silente, dell'Ordine della Fenice, per questo non ti ho
cercata, non ho potuto prima..ma adesso che Voldemort è morto posso
tornare con te-
-Oh
ma che cosa nobile Malfoy..davvero..- dissi freddamente.
-Non
mi credi non è vero?-
-Sei
diventato anche un indovino con l'età ma bravo..-
-Perchè
non mi credi?-
-Sei
un Malfoy, tu hai quegli ideali, di purezza e cretinate simili..non
credo nemmeno se mi paghi a quello che mi hai detto..- lui mi guardò
irritato -per quale motivo avresti dovuto farlo se era quello che
volevi?-
-Sei
tu il motivo!- sgranai gli occhi stupita -non volevo che mi vedessi
come un mostro Gin..ti amo..credimi amore- mi avvicinai a lui e lo
guardai negli occhi.
Sembravano
sinceri, dispiaciuti, sofferenti..che avesse sofferto anche lui come
avevo sofferto io? Che fosse sincero?
-Ti
ho sempre amata Gin, voglio stare con te..sposami..voglio darti il
mio cognome, voglio avere dei figli da te e svegliarmi ogni giorno
guardando per prima cosa il tuo viso..- mi prese la mano -sposami- e
mi inserì un piccolo anello d'oro e diamanti.
-Draco..-
guardai un po' l'anello e un po' lui.
-E'
tuo, ce l'ho da quando ti ho lasciata..era una specie di segno della
mia promessa di rivederti..che era tutto ciò che mi permetteva di
andare avanti- mi sorrise e mi si sciolse il cuore.
Lo
abbracciai forte, stringendolo a me per paura che fosse tutto un
meraviglioso sogno.
-Sposami-
mi disse nuovamente dopo avermi baciata.
-Si..ti
amo-
Quando
due mesi dopo venne finalmente dimesso dall'ospedale ci sposammo.
Lui
lavorò sodo perchè il nome dei Malfoy fosse riabilitato agli occhi
della comunità magica, e dopo poco tempo riuscì nel suo intento,
risultò pulito agli occhi della legge e quindi gli restituirono
tutti i suoi possedimenti.
Adesso
viviamo in una villa nel nord dell'Irlanda, posta su una collina, una
villa ereditata dai Black, è qui che voglio far nascere il mio
bambino, qui che voglio passare il resto della mia vita.
Ho
tutto ciò che amo, le verdi colline, la rugiada fresca al mattino,
la tranquillità di un luogo isolato e le due persone che amo di più
al mondo.
Mi
tocco il ventre sentendolo scalciare piano, senza dubbio il mio
bambino ha sentito i miei pensieri ed è orgoglioso di sua madre.
-Andiamo
dentro Gin..ti ho preparato la colazione- mio marito mi prende per
mano dolcemente.
-Mi
hai fatto le uova con il bacon?- chiedo speranzosa.
-Certo,
non sia mai che mi dimentichi i tuoi gusti..ti trasformeresti in
un'arpia!- finse di rabbrividire.
-Stronzo!-
gli do un pugno sulla spalla.
-Si,
ma tu ami questa mia stronzaggine..ammettilo- si vanta.
-Non
lo sapevi che quando si è innamorati tutti i difetti dell'altro
appaiono virtù?-
-Allora
ai miei occhi tu sei piena di virtù!- mi dice ridendo e comincia a
correre come un bambino.
-Appena
ti prendo ti uccido Malfoy!-
Rido
rincorrendolo, ogni giorno di più mi accorgo di quanto io sia
fortunata ad essere stata tradita da Harry Potter o non avrei mai
conosciuto Draco Malfoy. Il vero Draco Malfoy.
Fatemi sapere cosa ne pensate..ci terrei molto..un bacio
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