Arcobaleno

Shade sentiva lo sguardo di tutti i presenti su di sé.
Una goccia di sudore gli scivolò lungo la tempia destra, mentre con un sospiro guardava la spada di fronte a sé.
Per secoli nessuno era riuscito ad estrarla da quella roccia, tutti avevano tentato almeno una volta: re, principi, nobili e contadini.
La leggenda narrava che chi sarebbe riuscito ad estrarre Excalibur era destinato a diventare il re d'Inghilterra, e ora toccava a lui.
Non aveva nobili origini, era un contadino che lavorava nei campi ai confini del regno, ma suo padre aveva insistito tanto perché lo facesse.
Fece un lungo sospiro, prima di prendere saldamente l'elsa della spada, e con tutta la forza che aveva iniziò a tirarla.
Non si aspettava nulla, ma le parole delle persone intorno a lui, che lo giudicavano solo un ragazzino per poter estrarre la spada, gli davano la forza di continuare.
Passarono parecchi minuti, ma la lama non aveva intenzione di essere estratta.
Il ragazzo lasciò un momento la presa, asciugandosi il sudore sulla fronte, mentre la gente già iniziava ad andarsene, convinta che avesse abbandonato.
Poveri illusi pensò. Era determinato, sarebbe rimasto lì fin quando quella dannata spada non sarebbe uscita fuori, a costo di struggersi la pelle delle mani.
Fu un secondo.
Shade sentì la lama scivolare di poco verso l'esterno, e subito dopo una luce accecante invase la piazza in cui si trovavano.
Molti furono costretti a coprirsi gli occhi con un braccio per poter vedere cosa stava succedendo, ma in breve tempo la luce sparì.
Sotto gli sguardi stupiti di tutti, Shade era a terra, con gli occhi sgranati per ciò che era appena successo, e nella mano destra stringeva saldamente Excalibur.
Nessuno proferì parola per qualche secondo, e quando il cobalto si rialzò brandendo la spada e alzandola al cielo in segno di trionfo, la folla scoppiò in un boato gioioso, nel quale tutti acclamano il nuovo Re.

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