Da quando ci sei tu

di arashinosora5927
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Negli ultimi anni si erano tutti trasferiti alla grande villa dei Vongola, Tsuna aveva ufficialmente accettato di diventare il boss e ne aveva pagate care le conseguenze, la situazione era molto particolare, vivere tutti insieme per Gokudera era un vero incubo. Bianchi e Reborn condividevano la grande sala in cima alla torre più grande, dopo anni di tentativi Reborn aveva ceduto all'amore sempre represso per Bianchi per non tradire Luce. Tsuna occupava la grande camera da letto, che secondo il punto di vista di Gokudera aveva "un certo non so che di regale" e aveva preso pieno possesso dell'enorme studio e con questa conquista aveva anche iniziato a godere del piacere di firmare startoffie a ogni ora. Gokudera aveva la camera da letto proprio affianco alla sua per "proteggervi meglio", aveva affermato più volte, infatti proprio nel momento in cui bisognava decidere le camere si era proposto più volte e aveva lottato per ottenere quel posto. "Per controllarmi meglio" aveva ribattuto più volte Tsuna, E così il suo studio incollato a quello del suo amato Juudaime e anche con la porta comunicante. Del resto non fu difficile decidere i posti, Tsuna decise di seguire l'antico ordine della prima generazione. Yamamoto occupava la stanza della torre più alta e il suo studio era incollato a quello di Gokudera. "Gokudera, potrebbe far esplodere qualcosa, ci vuole qualcuno che lo tenga a bada", aveva detto più volte seguito dalle gentili parole d'approvazione di Gokudera che lo aveva più volte minacciato di morte. Hibari e Mukuro avevano una relazione e bene o male tutta la famiglia ne era a conoscenza, soprattutto Gokudera che dopo tanti anni,assurdo a dirsi era diventato il migliore amico di Mukuro. La loro stanza si trovava nella torre più isolata. "La mia allodola ha bisogno di privacy" aveva spiegato Mukuro seguito dal rumore di un tonfa dritto nello stomaco. Era una relazione complicata la loro! Chrome, era considerata da Mukuro una figlia e da Gokudera la migliore amica che avesse mai potuto desiderare, Chrome non era contenta che i suoi sentimenti non fossero ricambiati, ma ricevere il bacio della buonanotte ogni sera dal suo Mukuro-sama, come se fosse suo padre la rendeva ugualmente felice. Ryohei e Hana, sposati da anni e in attesa del loro "ennesimo marmocchio" come diceva Gokudera, erano tornati in Giappone, ormai Ryohei si occupava degli affari esteri della famiglia e Gokudera dopo tanti anni ancora non riusciva a spiegarsi come potesse essere accaduto che "quel testa a prato che non sapeva nemmeno fare 2+2" fosse diventato il commercialista della famiglia. Il  giovane Lambo e la giovane I-pin vivevano sotto addestramento di Kawahira con Haru che di tanto in tanto si allenava per potenziarsi, ma si trovavano in Giappone e questo aveva spinto Haru a rinunciare per sempre all'amore per Tsuna. La bella Kyoko aveva deciso di rimanere con Haru, infondo Haru era diventata la persona più importante per lei assieme ad Hana e per questo era rimasta in Giappone, ma di tanto in tanto venivano tutti a fare visita alla grande villa. Tra i varia solo Bel e Viper avevano accettato l'invito di trasferirsi, Xanxus,Squalo, Lussuria e il giovane Fran avevano declinato l'invito, sebbene Fran fosse stato molto triste di lasciare il suo sempai. Gokudera ovviamente era entusiasta di questa situazione!
C'erano quattro fantasmi che vagavano per la villa, Giotto, G, Alaude e Deamon,ormai era diventata un'abitudine vederli e parlare con loro. Gokudera aveva istaurato uno splendido legame con Giotto, il quale cercava sempre di occuparsi di lui, con G le cose non erano cambiate, Gokudera non lo sopportava e G ricambiava. Alaude era molto più trattabile di Hibari, ma Spade non era più piacevole di Mukuro, ma comunque Gokudera ci si relazionava bene. E poi c'erano Spanner, che aveva ufficialmente sostituito Giannini come tecnico, Shoici che dopo tanto tempo aveva finalmente smesso di essere considerato "un vile traditore" da Gokudera e la rivelazione Byakuran. La loro era una relazione a tre molto complicata! Byakuran, era cambiato, aveva ricevuto la redenzione ed era quasi un docile agnellino, in ogni caso non aveva più intenzione di torcere un capello al Decimo e questo per Gokudera era sufficiente. E infine c'era Yuni, dopo che era rimasta orfana, un Byakuran completamente diverso si era preso cura di lei come un fratello maggiore e nonostante ella continuasse ad avere una relazione difficile con Gamma, Byakuran non la ostacolava né era troppo opprimente. Yuni crescendo era diventata alquanto ribelle e per quanto Byakuran cercasse di tenerla a freno ella riusciva sempre a scappare e quasi mai si trovava nella grande villa. Questa era la situazione o almeno lo era fin quando un giorno di ritorno da una missione Gokudera entrò con le lacrime agli occhi e gli abiti sporchi di sangue, ad aprirgli la porta fu la sorella, con la quale ormai aveva un rapporto che gli permetteva di rimanere in posizione eretta ogni qual volta questa gli rivolgesse il suo sguardo. "Hayato!" disse ella abbracciandolo, Gokudera piangeva e non la smetteva nemmeno per un secondo poi all'improvviso come se avesse sentito una scossa dal più profondo della sua anima si asciugò gli occhi e senza dare risposta sfoderò il sorriso più bello che Bianchi avesse mai visto su quel cupo volto. "Dove è Juudaime?" chiese ignorando qualunque parola della sorella. Bianchi indicò la sala delle riunioni e Gokudera si precipitò all'istante "Sono ancora in tempo!". Aprì la porta in agitazione e si ritrovò davanti Tsuna pronto a lasciare la stanza,il quale per poco non svenne vedendo il suo amato in quelle condizioni. Lo abbracciò all'istante e caddero entrambi a terra, Gokudera era distrutto e non si reggeva in piedi. "Che è successo? Stai sanguinando,dobbiamo subito andare in infermeria!". Gokudera sorrise o almeno cercò di sorridere e guardandolo dritto negli occhi gli disse "Io non sono ferito, quel sangue non mi appartiene". Tsuna capì cosa era accaduto e lo strinse anche più forte se era possibile. "Mi dispiace lasciarti proprio in un momento simile" disse Tsuna asciugandogli le lacrime. "Juudaime, è il vostro dovere, non vi posso fermare, è la vostra missione, ma vi prego ritardate la partenza solo di qualche minuto". Tsuna lo baciò e lo strinse come se avesse paura che potesse sparire da un momento all'altro e infine disse "Non posso farlo, non posso lasciarti qui da solo adesso". Gokudera si asciugò le lacrime e gli sorrise stampandogli un piccolo bacio sulle labbra "Dovete farlo, ma vi supplico Juudaime, state attento, non sopporterei di perdervi di nuovo e non sopporterei di perdere anche voi, ne morirei". Tsuna lo guardò dritto negli occhi e tenendogli una mano con entrambe le mani gli disse "Te lo prometto, non mi accadrà niente!". 
Reborn entrò nella grande sala ignaro di tutto e iniziò a sollecitare Tsuna per la partenza, ma Tsuna reagì dicendo "Ma Reborn, non lo vedi come sta? Non posso lasciarlo così!". "Niente storie Dame-Tsuna, che sei già in ritardo, come al solito!". Gokudera comprese che si trattava di qualcosa di davvero importante quando Tsuna sospirò e prese la sua decisione, lo baciò per un attimo, un veloce, ma intenso attimo e poi gli disse sorridendogli "Non ti preoccupare amore mio, tornerò presto, non mi accadrà niente". Gokudera lo guardò inerme, inginocchiato sul pavimento, con le lacrime agli occhi,come un bambino,  totalmente impotente mentre si allontanava mostrandogli il sorriso più luminoso che avesse mai visto.
Avrebbe voluto che quelle parole fossero vere!




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