Sinners
- Zevis week
Ho
commesso il peggior peccato che uno possa commettere: non sono stato
felice.
(Jorge
Luis Borges)
Day
one: AU.
- -Pretty
Cure, Fairy Law!
- Cure
Fairy spinse le mani in avanti e un
vortice di luce bianca si abbatté sul mostro,
disintegrandolo.
- I
lunghi capelli biondo chiaro si agitarono per l'onda d'urto,
così
come la divisa bianca, mentre la nuvola di polvere si
dissolveva.
- -Questo
è il destino di chi segue il sentiero
del male. - gli gridò, ma lui si era già voltato
di spalle per
andarsene.
- "Un
altro Etherion distrutto da quella
mocciosa" pensò Zeref. Eppure non era
così arrabbiato come
avrebbe dovuto essere.
Day
two: Past.
- Le
sue labbra morbide.
- Il
dolce suono della sua voce.
- La
sua risata cristallina.
- Quel
cuore che batteva forte, per ogni farfalla che le passava davanti.
- I
suoi grandi occhi celesti, vitali e sempre in movimento.
- Era
morta.
- Si
era preso la sua vita, la cosa che più amava.
- «Quindi
vuole riprendersi il corpo della donna che amava.»
- Un
sorriso parve incrinargli le labbra, ma solo per un istante. Il suo
sguardo iniettato d'odio si spostò su Badd.
- «Non
il suo corpo, la sua magia.»
- «Peccato,
peccato.»
- «E
voglio la distruzione dell'umanità.»
- Un
mondo dove né lui né Mavis sarebbero
più esistiti.
- Un
mondo dove il loro passato non avrebbe contaminato il futuro.
Day
three: Lonely.
- Sempre,
la maledizione di Ankhseram sarebbe durata per sempre; sarebbe stata
immortale, come Zeref, e come lui avrebbe seminato morte.
- Ovunque
avesse provato ad andare la gente sarebbe morta attorno a lei,
nessuno avrebbe più potuto avvicinarla.
- Leggere
notizie sulla sua gilda era l'unica cosa in grado di rincuorarla, ma
nonostante ciò non le offriva una cura.
- Attendere
la morte era l'unica soluzione; la morte e Zeref.
Day
four: Magic.
- La
voce di Mavis era rimbombata
nella sua testa per giorni prima che si fosse deciso a tornare da
lei.
- «Devi
insegnarmi la magia.»
- «Devo?»
- «Certo
che devi.»
- «Perché?»
- «Perché
te lo chiedo io!»
- Mentre
pestava i legnetti del bosco pensava che probabilmente stava facendo
un errore enorme. Ma Mavis aveva insistito così tanto, e i
suoi
occhi gli avevano parlato al cuore.
- La
vide che scherzava coi suoi amici, libera e felice.
- «Zeref!»
lo salutò da lontano, il sorriso che le illuminava tutto il
viso.
- «Ti
insegnerò la magia.»
Day
five:
Distance.
Tenrou
è tanto grande, e Mavis è tanto piccola.
Il mare vastissimo
sembra prenderla in giro mentre lo osserva dalla spiaggia, in attesa
di chissà quali rivelazioni.
Un'onda si infrange vicini ai suoi
piedi immateriali, e dopo un'altra, e un'altra ancora.
Vorrebbe
potersene andare, come tanti anni prima, ma non arriverà
Yuri sulla
sua nave, con Warrod e Purehito.
Poi si ricorda che è un
fantasma, e appoggia un piede sull'acqua, che la sostiene. Poi fa un
passo, e resta in piedi, volgendosi indietro.
Un ultimo sguardo
a Tenrou, e poi negli occhi c'è solo l'immagine di un
ragazzo
vestito di nero che, sicuramente, l'aspetta dall'altro lato del mare.
Day
six: Family.
- Mavis
fu costretta a nascondersi nell'ufficio di Makarov per non far vedere
a nessuno che stava piangendo. Vedere la sua Gilda in festa, i suoi
compagni che vivevano come una famiglia, le faceva pensare che forse
aveva sbagliato tutto.
- Chiuse
gli occhi, rannicchiata contro la porta, e nella sua mente si
formarono delle immagini di un futuro che non sarebbe mai potuto
esistere.
- Lei
non avrebbe mai potuto avere una famiglia con l'uomo che amava, e
sapeva che fosse la parte peggiore della maledizione.
- Ma
poi si riscosse, si rimise in piedi. No, no, lei una famiglia ce
l'aveva. E doveva proteggerla a tutti i costi.
Day
seven: After life.
- -Cos'è
successo? Zeref? Zeref!
- Mavis
si alzò in piedi e corse
per qualche metro in avanti, tenendo sollevata l'ampia gonna del
vestito.
- Gli
occhi verde smeraldo scandagliarono il luogo
dove si trovava, cercando in ogni foglia, in ogni ramo una traccia
del passaggio del ragazzo.
- -Zeref?-
chiamò ancora, la
voce più flebile questa volta.
- Chiuse
gli occhi,
concentrandosi, per trovare una traccia magica, e fu allora che
riconobbe dove si trovava.
- Era
a Tenrou.
- Ma
chi
poteva averla condotta lì? E come poteva indossare un
vestito che
era andato distrutto durante l'anno in cui aveva cercato la
morte?
- Chiuse
gli occhi e prese a correre in preda al
panico. Non smise nemmeno quando si accorse che non percepiva il
terreno sotto i piedi, che nonostante la corsa forsennata non sentiva
l'aria sul viso.
- Cadde
al suolo, però, su una grossa
lastra di pietra, e allora aprì piano gli occhi.
- MAVIS
VERMILLION
- Era
il suo nome. Su una lapide.
- Era
morta.
- -Zeref!-
pianse -Dove sei? Dove?!
Sophie
and Alsha's space___
Amici!
Oggi siamo qui riuniti per rendere omaggio alla Zevis Week, settimana
dedicata a Zeref e Mavis e alla loro coccolaggine acuta.
I
titoli in rosso indicano
la drabble scritta da Sophie, mentre quelli in blu
indicano quelle scritte da Alsha.
Beh,
che dire… speriamo che vi piacciano!
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