Ricordo te
Eravamo scappati, eravamo solo io e mio fratello, l’unico che non aveva paura di me. L’unico che mi capisce davvero, anzi, capiva.
E’ passato ormai un anno da quando è venuto a mancare e mi resta solo il ricordo di quando, ogni mattina, mi rassicurava dicendomi che andava tutto bene, di non preoccuparmi, che non sono un mostro.
Ora sono sola, in quell’appartamento abbandonato che trovammo e mi manca.
Guardo verso le persiane e posso sentire la sua voce e vedere la sua figura alzare queste ultime, chiamandomi e rimproverandomi
“Abigail, dai alzati, non voglio che resti a poltrire fino a mezzogiorno!”
Così sospiro, mi alzo dal letto e mi dirigo verso la cucina, lasciando libero il tuo posto e immaginando la tua figura lì a tenermi compagnia.
Sorrido.
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