"Diario del capitano,siamo in orbita a Gamma Trianguli VI. Dalle immagini che riceviamo e dai dati dei sensori il pianeta appare totalmente disabitato .Tuttavia sembra ricoperto da una florida vegetazione. Non riesco a capire perchè nessuno abbia mai tentato di colonizzarlo. Ho deciso di inviare una squadra esplorativa, agli ordini del mio primo ufficiale, Spock, per raccogliere campioni di terreno , vegetazione e anche animali. .Dalle analisi stabiliremo se il luogo è compatibile con la vita e se è in grado di ospitare una colonia e di sostentarla."
Il signor Spock si stava facendo largo tra la florida vegetazione scostando rami e frasche seguito dal suo secondo in comando, Loki , e da due marinai della sicurezza,Jenkins e Logan.
"Mi raccomando non ingerite nulla. Anche se queste bacche rosse vi sembrano appetitose , è necessario prima portarle sull'enterpise e compiere le dovute analisi ."
Li redarguì indicando i cespugli che crescevano rigogliosi ai piedi degli alberi e che erano carichi di frutti succosi. Il cespuglio era punteggiato di fiori rossi con un centro spinoso giallo.
"Cominciamo a raccogliere i campioni."Ordinò Spock a Loki.
Mentre strappava con cautela ciuffi di erba per riporli negli appositi contenitori sterili, Loki adocchiò una creauturina che si muoveva guardinga verso il cespuglio.Pareva uno scoiattolo , con una folta coda pelosa.Si arrampicò sul cespuglio puntando dritto alle bacche, ma accadde una cosa davvero incredibile. Uno dei fiori , quasi avesse rilevato la presenza dell'intruso, si mosse lentamente nella sua direzione poi eiettò una spina colpendolo a una zampina. La creatura rotolò al suolo e si contorse apparentemente moribonda. Loki avrebbe voluto correre in suo aiuto. Poi vide con sollievo,che l’animaletto con le zampine estraeva la spina e si allontanava barcollante e intontito.
"Che belli "Esclamò il guardiamarina Logan indicando i vistosi fiori rossi che crescevano sui cespugli.
Poi si chinò a raccoglierli.
"No!"Gridò Loki .
Fece un balzo verso la donna e le diede una spinta di lato poco prima che le spine partissero nella sua direzione.Tuttavia non riuscì ad evitarle lui stesso e si ritrovò quelli aculei conficcati nel petto. Osservò infastidito le cinque spine conficcate nella carne e mosse una mano per estrarle come aveva fatto lo scoiattolo. Ma la mano non rispose al suo comando.Sentiva gli arti farsi sempre più pesanti. La vista gli si annebbiò , e dopo qualche secondo calò l'oscurità. L'ultima cosa che vide fu il volto impassibile del vulcaniano che lo guardava cadere sul prato inarcando un sopracciglio. Poi il nulla |