Vivo di te

di The bomber
(/viewuser.php?uid=886195)

Disclaimer: questo testo č proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ma Myrmec non ci diede peso, volgendosi nuovamente verso la porta che dava sulla balconata al suono di stivali che picchiavano sul marmo, ritmicamente. Era Althea. Aveva dismesso gli abiti da lavoro, sporchi e consumati, sostituendoli con dei vestiti d'ottima fattura, verde chiaro, che le donavano un aspetto leggero, quasi incantato. I capelli, prima legati e racchiusi in una retina, fluivano ora sulle spalle eccetto un corto ciuffo che le ricadeva sulla fronte. Il viso, asciutto, era stato ripulito da un paio di macchie d'olio e i suoi occhi, brillanti, erano castani come la corteccia del norveco, i cui fiori, di bellezza assai rara, sfiguravano quasi davanti a lei. Qualche parola per descriverla nacque in lui ma, al sorger del suo sorriso, rivoltogli, esse morirono, senza speranza di tornargli alla mente.




Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3269890