Echo ~ through the distance

di Feel Good Inc
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echo ; through the distance

 

 

 

È una telefonata strana.

Mitch non saprebbe dire di cosa abbiano parlato, di cosa stiano parlando in questo preciso momento. Ha capito soltanto, di sfuggita, qualcosa su un posto freddo, presumibilmente a nord, e un pescatore incapace di spiccicare una sillaba in inglese che l’ha salvata e l’ha tenuta al sicuro finché non si è svegliata – dovrebbe essere morta. Non suona neanche come la sua voce. Dovrebbe essere morta, e invece è lì al telefono con lui.

Non si ricorda quand’è stato che ha iniziato ad amarla, quella voce. Le prime volte era semplicemente fastidiosa. Un ronzio. Un elemento disturbante che lo faceva sentire in colpa, e stanco. Ora che la sente quando niente al mondo gli avrebbe mai fatto sperare di sentirla ancora – Mitch non crede nei miracoli, non perché è un uomo di scienza ma perché non ritiene di essere un uomo da miracoli, eppure oggi non riesce a pensare a un termine diverso. Jamie è viva, ha il cucciolo di leopardo e la cura, ed è viva, viva, viva. La sua voce che gli scende nell’orecchio parlando di niente giù fino al cuore. Cristo, pensa. Come se fosse colpa sua.

«Mitch

«Sì.»

«Io...»

«Lo so.»

Un miracolo.

«Voglio dirtelo per primo, Campbell. Ma te lo dirò guardandoti negli occhi.»

«Sì.»

«Aspettami.»

«Non metterci troppo.»

La natura è impazzita, il mondo sta per finire e la testa sta per scoppiargli di postumi da sbornia. Ma Jamie è viva, e il professor Morgan ha un altro viaggio da compiere.

 

 

[ 250 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Avevo lasciato in sospeso Zoo perché, mio malgrado, mi metteva ansia. Fino a oggi, quando ho deciso di riprendere quegli ultimi episodi e Mitchell Morgan aka Billy Burke mi ha semplicemente uccisa.

Ho scritto questa cosa solo per sfogare i feels, né più né meno. Questa coppia mi ha in una maniera in cui pochissime altre mi hanno avuta. Nel finale – nel corso di quella telefonata di tipo venti secondi in cui la faccia di Mitch passa dalla vuotezza più totale alla luce più bella del mondo – più che mai.

Grazie di essere passati.

Aya ~





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