Addio
Honey
Syd era
pallido e tremava mentre abbatteva i pugni contro la porta del
mio appartamento
"Falle smettere, Honey!"
Io piangevo scossa dai sighiozzi, le lacrime che mi scendevano gelide
sul viso e la gola che bruciava
"Honey aprimi! Mi stanno dicendo cose cattive... non voglio ascoltarle!"
Mi portai le mani sulle orecchie premendo forte
"Ti prego aiutami! Sto impazzendo!"
Nascosi il viso tra le ginocchia: era già impazzito e io non
potevo più lasciarmi trascinare a fondo da lui.
Mi scappò un urlo quando sentii di nuovo i suoi colpi contro
il legno alle mie spalle.
Rimasi rannicchiata sul pavimento, la disperazione che mi riempiva il
cuore.
Improvvisamente il silenzio.
Alzai leggermente il capo tendendo l'orecchio, poi la sua
voce si fece sentire di nuovo, bassa e tremante
"Addio Honey"
I suoi passi si allontanarono lungo il corridoio e giù dalle
scale.
Trassi un profondo respiro, crollando poi su me stessa.
Quella volta era finita per davvero, non ebbi più sue
notizie.
Syd mi era impazzito in testa e non sarei stata mai più la
stessa.
Avrei raccolto i cocci della mia anima in pezzi e avrei
ricominciato a vivere, a differenza sua.
Ma la sua voce prima rabbiosa, poi implorante e infine rassegnata, mi
avrebbe perseguitata per sempre.
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