Instagram
"Zio? Ehi, zio?"
Federico, in arte Fedez, per gli amici testa di cazzo,
non era esattamente un uomo coraggioso - okay, sapeva rispondere
benissimo agli insulti, ma quando si trattava di sentimenti...
preferiva incassare e scriverci sopra. Ebbene, il problema non era
nemmeno un vero problema, in quel caso: aveva detto a Mika di essere
ubriaco, lui gli aveva risposto che andava bene così, si era
fatto prendere dal momento, potevano tranquillamente passarci sopra.
Perciò, perché stava guardando tutte le sue foto
su Instagram?
"Zio, sei serio? Che cazzo stai facendo?"
Fedez trasalì e alzò lo sguardo dallo schermo,
incrociando lo sguardo perplesso di Alessandro, in arte J-Ax, per gli
amici Ti prego scrivimi
una canzone ti supplico.
"Uhm, mi prendevo cinque minuti di pausa"
"Su Instagram?" ghignò l'altro. "Guarda che se metti i cuori
alle gnocche nude, Giulia se ne accorge"
Oh, Giulia. "No,
ma che, controllavo le notifiche" lo gettò da una parte
sulla sua scrivania. "Che ti serve?"
"Mi devi firmare questi e... queste. Ospitate per Madh e Lorenzo"
Non gli piaceva per niente la burocrazia, ma era il lato negativo di
avere un'etichetta propria. Si preoccupò di controllare le
clausole e firmò con un sospiro. J-Ax prese tutto con un
sorriso
e fece per uscire dal suo ufficio, quando Fedez lo fermò con
un
filo di voce. "Potrei aver fatto una cazzata"
Lo vide trattenere il respiro e chiudere la porta dietro di
sé. "Tipo?"
"Tipo che è grossa. Grossissima"
"Dimmi che non hai incendiato la macchina di Fibra" si
lasciò cadere stancamente su una sedia davanti a loro.
"Sei coglione?" fece una smorfia e poggiò la fronte alla
scrivania. "Ho tradito Giulia"
"Sei una testa di cazzo" ringhiò. Come volevasi dimostrare.
"Chi é? Una modella?"
"Ugh" mugolò e sentì il suo amico che lo
pungolava con un foglio di carta.
"E parla, cazzo!"
"Mika" alzò lo sguardo e deglutì. J-Ax sostenne
la sua
occhiata per qualche secondo, poi scoppiò a ridere. "Sei un
cretino, mi sono spaventato!"
"Sono serio"
"Senti, ho da fare"
"Zio. Sono serio" ringhiò. "Abbiamo fatto roba nella
limousine
della produzione, lingua, denti e ce l'avevo pure duro. Capisci?"
Non aveva mai visto il grande J-Ax sbiancare tutto d'un colpo, nemmeno
quando l'avevano quasi arrestato
in quella discoteca. "Ma tu non -"
"Lo so"
"Tu stai con -"
"Lo so"
"Perchè?"
"Questo non lo so". Passarono due minuti di assoluto silenzio, prima
che il suo amico prendesse la parola.
"Beh, zio, un rapper bianco e
gay è una rarità. Secondo me,
spacchi di brutto"
Aveva davvero pensato di poter ricevere un buon consiglio? "Ti ho
appena detto che mi sono fatto una star internazionale di sesso
maschile in una limo"
A quel punto, J-Ax si sistemò il cravattino e si
schiarì
la voce. "Tutte le troiette di alto rango fanno così, non
sentirti sminuito, zio. Devi solo migliorare la tecnica"
"Alessandro"
ringhiò il ragazzo. "Puoi per favore dirmi qualcosa di
decente?"
"Non so che dirti, cazzo!" urlò. "Potevi anche dirmelo che
eri
gay. O bisessuale. O un unicorno, non lo so, non ti sei mai confidato!"
"Io non sono gay!" strillò. "Non sono bisessuale, non lo so,
non so dove cazzo sto andando"
"Ok, respira. Siamo sicuri che Mika sia un uomo?"
Gesù Cristo.
Federico aveva sempre avuto la lacrima facile: se ne era
accorto
già al liceo, quando piagnucolava per un film drammatico, al
cinema con la ragazzina dell'epoca; se ne accorgeva quando guardava la
folla ai suoi concerti e gli si gonfiavano gli occhi di lacrime; se ne
accorgeva quando un suo cantante realizzava un progetto o quando sua
nonna gli diceva che gli voleva bene, anche se aveva tutti quei
tatuaggi bruttissimi. Ad essere onesti, se ne erano accorti tutti gli
italiani da quando era un giudice di X-Factor - ma proprio tutti, Victoria lo
prendeva ancora per il culo.
Federico, che quando piagnucolava non ce la faceva proprio ad essere
Fedez, non ci vide nulla di male in un bel pianto liberatorio nel suo
camerino, con un po' di oggetti lanciati al muro, qualche bestemmia
leggerina buttata qua e là e una richiesta urgente di
Nutella al
catering.
Il segreto era respirare,
gli aveva detto lo zio Ax. Respira,
prova
a riflettere e decidi se l'hai fatto perché lo ammiri o
perché vuoi scopartelo. In entrambi i casi sei una troietta.
L'ultima parte non era necessaria, ma si era offeso
comunque.
"Fedez? Ci sei?"
Un colpo leggero, un tono di voce terrorizzato. Ok, Mika non era
proprio la persona adatta con cui sfogarsi. "Sì, uhm, che
c'è?"
"Ti aspettiamo per le eliminazioni, che fine hai fatto?"
"Mi date dieci minuti?" tirò su col naso.
"Nope,
fammi entrare, please"
"Non è una grande idea"
"Dai, Fedéz, fammi entrare! Sei strano dal giorno della Limo"
"Puoi smetterla di chiamarlo così? Sei imbarazzante"
urlò, portandosi le mani nei capelli.
"Io capisco, tu sei confusso,
ma ne possiamo parlare. Federico, non fare lo stronzo di meeerda!"
Fedez soffocò una risatina e si diede dello stupido. Non
poteva ridere durante la sua crisi sessuale, non era appropriato. Prima
che il suo collega potesse sfondare la porta, gli andò ad
aprire
come un condannato a morte; dal canto suo, Mika non sembrava stare
molto meglio. Era pallido e non aveva finito di fare il nodo alla
cravatta. Lo spostò da un lato con la mano ed
entrò in
camerino.
"Oh, god, ti
faranno pagare tutti i danni" sussurrò, guardandosi in giro.
"Pirla!"
"Ricordami di non lasciarti mai più da solo con Mara"
sbuffò, cadendo di peso sul divanetto in pelle. "Ho bisogno
di
qualche minuto, pensi di poter sparire?"
Mika si stropicciò le dita e si sedette accanto a lui. "E'
stato uno sbaglio. Mistake"
gli accarezzò la nuca. "Ne abbiamo parlato già.
Non piangere"
"Non ero ubriaco" piagnucolò, alzando lo sguardo al
soffitto.
"Lo so" rise Mika. "Tua bocca sapeva di coca-cola. A proposito, sei un great kisser"
Federico pensò che gli sarebbe tanto piaciuto mostrargli
come
sapeva fare di meglio - per poi pentirsene tre secondi dopo.
"Fa bene essere confusi, tu giovane"
Annuì, ma si lasciò accarezzare con le dita sulla
cute,
senza spostarsi di mezzo centimentro. "Perché hai risposto
al
bacio?"
Lo vide mordersi il labbro inferiore. "Perché sei cariino e molto hot con quei
tatuaggi, io vorrei baciarti sempre" si schiarì la voce.
"Okay, questo è interessante" sillabò l'altro.
"Quindi..."
"Yeah"
Federico, oltre ad essere un gran piagnucolone, era anche molto basso.
Non si offendeva nemmeno più per le battute sull'altezza,
perché era oggettivamente molto basso. Perciò,
quando
Mika premette le mani sul suo petto e lo sbattè
giù, sul
divano, in un lampo di lucidità pensò che era
così
basso da starci perfettamente - avrebbe potuto addirittura dormirci.
Valutò l'idea, perché prima o poi Giulia
l'avrebbe
buttato fuori di casa, e tirò la giacca di Mika verso di
lui.
"Lo stiamo facendo di nuovo, volevo solo fartelo notare"
"Tu hai aggredito me nella limo, io sto solo vendicando" e lo
baciò.
Sei ore dopo, whatsapp.
Hai messo cuore su Instagram a una mia foto con petto nudo. Volevo solo
avvisarti :D XOXO
Mi è scivolato il dito D:
Che facevi sul mio profilo, spocaccione?
Non sono pronto per questa conversazione. Domani passa in
studio, ti faccio sentire la versione definitiva di Beautiful Disaster
Can't wait XOXO
:)
Ok, non mi aspettavo tutto questo entusiasmo. Giuro. Vi
voglio tanto bene.
Come avrete notato ogni shot è il sequel delle precedenti,
spero che non sia fastidiosa come cosa :O
AVVISONE:
Mi hanno fatto
notare che su EFP è vietato pubblicare cose su artisti
italiani
e/o che operano in Italia. Il che vuol dire che questa fanfic
è
un po' fuori dal regolamento, come tutte le altre. Io non lo sapevo,
visto che vedo Mikorgan e ff su Mengoni, Tiziano ecc fiorire, e nessuna
è stata mai cancellata, però vi volevo avvisare
nel caso
vedeste queste storielle improvvisamente sparire! Stavo valutando
l'idea di pubblicarle su Wattpad, ma è un mondo che non
conosco,
quindi per ora mi faccio andare bene il mio territorio,
finché
qualcuno me lo consente :D
Ancora una volta ringrazio la mia amica Zury, stavolta
perché ci siamo cervellate per far limonare questi due come
se non ci fosse un domani LOOL
Baci,
A