Lullaby

di Gone with the sin
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Se ne stava lì, in silenzio, seduta in macchina con lui, fermi in quel parcheggio, in quella tiepida notte primaverile.

Era tardi, avevano passato diverse ore insieme ma non voleva andar via.

Uno strano senso di benessere la invadeva, si sentiva come  avvolta da una dolce melodia.

 

La musica, proveniente dallo stereo dell'auto, faceva da sottofondo alle loro chiacchiere.

 

D'un tratto lui si sporse verso di lei, alzò la mano verso il finestrino come a coprire la luce del lampione e disse:

"Guarda che bello, sembra stia nevicando". 

Lei si voltò e vide una miriade di piumini  galleggiare lievemente nell'aria, come se cadessero dal cielo.

 

Sorrise. 

La bellezza stava davvero nelle piccole cose.

 

Si rese conto che quel ragazzo le sarebbe potuto piacere, e molto. E questo la spaventava, la intimidiva, la frenava.

 

Quanto avrebbe desiderato  vivere le cose con più leggerezza, vivere gli attimi lasciandosi trasportare dalle sensazioni del momento. Era sempre stata cosi incapace di farlo.

Si nascondeva dietro una maschera , si nascondeva abbassando gli occhi, col timore che qualcuno, prima o poi, in essi potesse scorgere la verità.

 

 

Questi pensieri le oscurarono il volto per qualche secondo, ma sapeva che più si crogiolava nei suoi tormenti, e meno riusciva a venirne fuori.

 

Stavolta le cose sarebbero andate diversamente, si disse.  Stavolta non sarebbe fuggita, sarebbe rimasta, a costo di farsi male e di lasciarsi scoprire.

 

"Ma a cosa pensi, cosa ti tormenta, eh?" esclamò ridendo lui riportandola di colpo alla realtà.

 

Lei sorrise, e scosse la testa, guardandolo.

 

"Hai un pò di rossetto sbavato..." le disse toccandosi il labbro superiore.

Subito lei lo imitò, passandosi una mano sulla bocca , e prendendo uno specchietto dalla borsa per controllare.

 

Il modo in cui le aveva fissato le labbra..... 

Arrossì.

 

Adorava quei momenti in cui perdeva la cognizione del tempo, cosa importava se fosse giorno o le quattro di notte.

Non le capitava spesso, e questo la faceva riflettere con una fitta nello stomaco.

 

 

Ormai però era davvero ora di andare, cosi lui mise in moto la macchina, e si avviarono nel buio di una strada illuminata solo da una fantastica e gigante luna piena, tutta luminosa, come non accade spesso, nel bel mezzo di un cielo limpidissimo. 

La guardava e lei  sembrava seguirli.  La musica in sottofondo la faceva da padrone , poi scorse in lui un sorriso, e  in quel preciso momento pensò " io questo attimo cosi semplice e bello non me lo voglio scordare". E lo impresse bene bene nella mente, come faceva sempre quando qualcosa nella sua estrema semplicità la colpiva e allora voleva trattenerla, non voleva che scivolasse via.

 

Quante parole si celavano nei suoi silenzi. E quanti gesti desiderosi di essere compiuti. 

 

Indugiarono entrambi nel momento dei saluti. Continuavano a parlare di cose futili e senza importanza , guardandosi dolcemente,e poco importa quali parole uscissero dalle loro bocche, quello che si stavano comunicando andava ben oltre.

****************** Song : Lullaby Artist : Blackfield




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