... here I belong
Here I belong
La
notte era buia, nonostante le luci della città tentassero
invano di rischiarare quel cielo nero. Era inutile, i bagliori di
insegne e lampioni non riuscivano a squarciare quella cappa cupa e
irraggiungibile.
Poche
auto procedevano spedite sull'asfalto. Tra queste, un grosso bus
argento e nero, con i vetri oscurati. Si muoveva silenzioso, quasi
stesse tentando di passare inosservato. Ma tanto a quell'ora nessuno
avrebbe fatto caso a lui.
All'interno
c'erano quattro ragazzi. Seduti su alcune poltroncine, circondati dai
bagagli, osservavano la loro città per quella che sarebbe
stata l'ultima volta per molti mesi. Nei loro occhi c'era un velo di
malinconia contrastata dall'entusiasmo per ciò a cui stavano
andando incontro. Si scambiavano poche parole, osservando i fogli che
tenevano in mano, su cui erano scritte le date del loro prossimo,
lungo tour.
Uno
di loro se ne stava in disparte. Gli occhi di un verde stupefacente
erano sormontati da capelli corvini ornati da qualche piuma dello
stesso colore. Vestiva interamente di nero e teneva appoggiato alle
ginocchia piegate verso il petto un quaderno, anch'esso nero.
Giocherellava con la penna, osservando un po' il panorama notturno
oltre il finestrino,un po' il foglio scritto per metà.
Qualcosa gli sfuggiva, qualcosa gli impediva di continuare a
scrivere.
“Remember
the times together we swore << never give up this life >>
... still hanging on, still going strong ...” *
Alzò
lo sguardo e guardò i compagni di viaggio. Pauli e Aki si
erano alzati ed erano andati a scambiare qualche chiacchiera con
l'autista, per dimenticare la nostalgia di casa.
Eero
lo stava osservando, seduto di fronte a lui.
Si
perse nei suoi occhi azzurri, profondi, calmi e rassicuranti. Come
sempre quando lo guardava, sentì tutto il dolore, lo strazio,
tutte le preoccupazioni, i ricordi e i rimorsi scomparire, lasciando
solo un senso di pace.
Eero
si alzò e si avvicinò a lui.
Lauri
sorrise dolcemente e scrisse qualcosa sul foglio.
“ ...
here I belong” **
Poggiò
la penna e il quaderno e si alzò.
Eero
gli circondò la vita con le braccia. Lauri appoggiò la
testa al petto dell'altro, godendo di quel calore. Dopo qualche
secondo, Eero gli alzò gentilmente il mento con una mano e
posò le labbra sulle sue. Lauri gli posò le mani sulle
spalle forti e si lasciò cullare da quel bacio. Quando si
staccarono, sorrisero entrambi.
<<
Bentornato a casa >>
*
“ Ricorda le volte in cui insieme abbiamo giurato << Non
rinunciare mai a questa vita>>... siamo ancora in
giro, stiamo ancora andando forte ...”
** “... io appartengo a questo posto”
Entrambe
sono parti del testo di First Day Of My Life
Spazio dell'autrice:
Non è niente di che, lo so, eppure avevo voglia di scriverla e
pubblicarla. Non si trovano molte slash su Lauri e Eero e sui The
Rasmus in generale ... spero che questa piaccia agli amanti del genere!
Per favore, lasciatemi un commento, mi farebbe molto piacere! Grazie
comunque a chi ha letto fino qui.
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