“Rudi se ti prendo è la volta buona che
ti ammazzo!”
“appunto Sardina! Prima devi prendermi!!”
classico inizio giornata a casa Cesaroni. Almeno da un anno e mezzo a
quella parte.
Lucia alzò gli occhi al cielo sbuffando, evitando con una
mezza piroetta il ragazzino che scappava e la sua
“adorabile” figlia minore che lo inseguiva con lo
scopettino del bagno in mano.
Da quando si erano trasferite in quella casa era sempre così
tutte le mattine: Rudi che stuzzicava Alice, Alice che inseguiva Rudi
per tutta la casa, e generalmente Giulio che menava Rudi,
così.. ormai praticamente per inerzia.
“ragazzi avanti venite a tavola per cortesia!!” gli
gridò dietro “altrimenti i cornetti se li sparano
tutti gli altri!” parole magiche. In meno di dieci secondi i
due litiganti erano a tavola. Ok si sgomitavano ancora. Però
almeno erano seduti, e forse almeno per una volta la sfuriata mattutina
di Giulio si poteva evitare.
“abbuffati pure Alice, tanto anche se sei magra Umberto non
ti fila lo stesso!”
come non detto… prima sberla della giornata già
piombata sulla nuca di Rudi. Non c’è niente da
fare, il rituale va ripetuto in ogni sua parte.
“su sbrigatevi che sennò fate tardi..”
pose fine alla disputa Lucia lanciando un’occhiataccia a
Giulio.
Il miracolo poi si ripeté puntuale come ogni giorno. Alle 7
e mezza erano tutti fuori della porta.
“stamattina sei stato più velenoso degli altri
giorni” si lamentò Alice mentre camminava affianco
a Rudi, diretti a scuola “che c’è.. si
avvicina il mio compleanno?”
“oh eddai! Come sei diventata poco spiritosa!”
sbuffò il ragazzo
“si si… me lo ricorderò quando sarai
innamorato pazzo di una ragazza!” lo stuzzicò lei
con un ghigno sadico. “e poi ti dirò…
pensavo di guardarmi un po’ in giro. Magari lo faccio
ingelosire Umberto” aggiunse con aria cospirativa.
“sarebbe fattibile se gliene fregasse qualcosa di quello che
fai!” esclamò Rudi ridendo già e
dandosi immediatamente alla fuga con Alice alle calcagna.
Tutto il resto del percorso verso scuola lo fecero di corsa.
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“ma davvero vuoi accettare quell’invito?”
esplose Jolanda per la quarta volta.
“sshhhh!! Jolanda ma che ti urli!” la
zittì Alice immediatamente agitandosi. “non so..
se vuoi appendere i manifesti..” commentò
guardandosi attorno con aria furtiva (soprattutto per sincerarsi che la
voce della sua amica non avesse raggiunto i famosi ultimi banchi della
sua classe).
Jolanda la guardò con aria di rimprovero facendole
distogliere lo sguardo.
“se fai così è chiaro che anche tu
pensi che sia una cavolata” la riprese.
“oh ma perché solo gli appuntamenti al buio che
mandano a te so romantici??” si scaldò Alice.
“perché, un conto è un appuntamento
dopo la scuola, nel parco, con tanta gente e un bel sole” la
rimbeccò Jolanda “un altro conto è
invece un appuntamento durante le lezioni, nel bagno del liceo! Ma che
schifo è??”
Alice sbuffò leggermente
“bhè non vuole aspettare, perché gli
piaccio tanto” disse senza crederci molto nemmeno lei
“e nel bagno del liceo.. perché frequenta il
liceo… e se mi va bene è pure più
grande di Umberto!” aggiunse tutto di un fiato. Jolanda
sorrise scuotendo la testa.. andava in estasi solo a pronunciare il
nome del suo amato. E ora voleva uscire con un “ammiratore
segreto” solo per farlo ingelosire.. ah cosa non si fa per
amore!
“e tutte queste cose le avresti dedotte dal romanticissimo
–sei la più bella della scola- che ti ha scritto
sul biglietto?” le disse trattenendosi dal ridere.
“oh senti! Io ci vado..” sbottò Alice
mettendo una mano avanti “almeno faccio un
tentativo..”
“va bene..” rise Jolanda “ma se entro la
quinta ora non sei tornata chiamo i RIS di Parma!”
“perché dove va? In guerra?” si
intromise Rudi facendo fare a tutte e due un salto dallo spavento.
“Cesaroni vuoi ammazzarmi???” gli
strillò Jolanda
“niente che ti riguarda!” urlò nello
stesso momento Alice. Poi si morse immediatamente la lingua; non esiste
modo migliore per far impicciare Rudi dei cavoli tuoi che dirgli che
non può farlo!
“Sardina cara” disse Rudi con un sorriso
disgraziato dipinto in faccia “lo sai che tutto
ciò che ti fa arrabbiare così, per definizione mi
riguarda!” appunto.
“RAGAZZI SEDUTI PER CARITA’!” Rudi
scattò al suo posto a velocità della luce. Alice
non avrebbe mai creduto che un giorno avrebbe adorato la Zuppanti!
“ne riparliamo a ricreazione..” soffio Jolanda
all’orecchio dell’amica. Non era ancora del tutto
convinta.
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al suonare della campanella della terza ora 20 sedie scattarono
simultaneamente e decine di piedi si riversarono fuori dalla terza B
modello fiume in piena.
Effetto campanella della ricreazione.
Rudi tentò di ripartire all’attacco ma Jolanda e
Alice erano schizzate via dal corridoio talmente veloce da sollevare la
polvere.
“oh allora? Hai scoperto cosa trama tua sorella?”
gli disse Barilon comparendogli dietro.
“finiscila Lorè.. come te lo devo spiegare che non
è mia sorella quella aringa in barile!”
ribatté lui digrignando i denti “e
poi..” ma si bloccò non appena un foglietto di
carta, proprio sotto la sedia di Alice, attirò la sua
attenzione.
Lo raccolse e lo aprì. C’erano scritte poche righe
con una calligrafia inguardabile:
-Alice sò innamorato de te. Sei la più bella
della scola! Incontriamoci al bagno del liceo alla quarta ora. Ti
aspetto.-
una coppia di identici ghigni malefici si dipinse sul viso di Rudi e
Lorenzo.
“la roviniamo??” si chiesero contemporaneamente le
due pesti.
“perché invece non la lasciate in pace? Tanto per
fare una cosa diversa!” si intromise Budino.
Ma i due lo ignorarono e si fiondarono in cortile a progettare un piano
di attacco.
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