Profumi antichi

di Rachkmaninoff
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PROFUMI ANTICHI

 

 

Stordisce l'inebriante profumo del glicine

portato dalla sospensione del vento

in questo pomeriggio infuocato e silenzioso.

Banchettano le api del nettare dolce delle margherite candide,

mentre dalla crepa del vecchio muro una coccinella

corre veloce sul convolvolo.

Pigra giornata a rilento,

mentre lo zoccolo ondeggia all'altalenare dell'oziosa gamba accavallata.

Scricchiola la ghiaia al peso leggero dello svolazzare di sandaletti di tela piccoli e rosei

mentre la cristallina e bambinesca risata echeggia tra le antiche pietre

e spaventa i piccoli inquilini dei bui anfratti.

Scappa la formica, s'invola la farfalla blu, salta il grillo e l'ape ronza più forte,

infastiditi del nuovo rumore.

Svolazzano gl'infuocati riccioli

e i glauchi occhi si stringono in un sorriso birichino.

La mamma s'alza scattante, già dimentica dell'ozio

e nel profumo stordente del gelsomino

abbraccia quel cosino

che profuma di latte fresco e borotalco.

Il sonno infine le coglie

accoccolate strette e sudate

sul vecchio dondolo scrostato.

Tutto ritorna silenzio e profumo intenso.

Di fiori e indimenticati profumi antichi.

 

 





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