PROFUMI ANTICHI
Stordisce l'inebriante profumo del glicine
portato dalla sospensione del vento
in questo pomeriggio infuocato e silenzioso.
Banchettano le api del nettare dolce delle margherite candide,
mentre dalla crepa del vecchio muro una coccinella
corre veloce sul convolvolo.
Pigra giornata a rilento,
mentre lo zoccolo ondeggia all'altalenare dell'oziosa gamba accavallata.
Scricchiola la ghiaia al peso leggero dello svolazzare di sandaletti di tela piccoli e rosei
mentre la cristallina e bambinesca risata echeggia tra le antiche pietre
e spaventa i piccoli inquilini dei bui anfratti.
Scappa la formica, s'invola la farfalla blu, salta il grillo e l'ape ronza più forte,
infastiditi del nuovo rumore.
Svolazzano gl'infuocati riccioli
e i glauchi occhi si stringono in un sorriso birichino.
La mamma s'alza scattante, già dimentica dell'ozio
e nel profumo stordente del gelsomino
abbraccia quel cosino
che profuma di latte fresco e borotalco.
Il sonno infine le coglie
accoccolate strette e sudate
sul vecchio dondolo scrostato.
Tutto ritorna silenzio e profumo intenso.
Di fiori e indimenticati profumi antichi.
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