Radici

di Lady Moonlight
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Prologo

 

 

 

 

“Non si sa ancora nulla del sottomarino americano disperso da tre giorni nel mezzo dell'oceano atlantico. Gli ufficiali della marina rassicurano le famiglie che in caso di nuove notizie saranno immediatamente informate. Intanto, il presidente ha confermato...” il notiziario prosegue con le ultime novità, ma Tony Stark non ci presta caso.

Quella notte non ha chiuso occhio e i primi sintomi del mal di testa si fanno sentire.

Jarvis?” chiama, soffocando uno sbadiglio. “Pepper ha chiamato?”

“No, la signorina Potts è in riunione con le industrie Tec. Devo lasciarle un messaggio da-”

“Lascia stare.” Agita in mano un bicchiere d'acqua e guarda sconsolato l'aspirina sul ripiano del tavolo.

“La sua temperatura corporea è di 37.2 gradi” riprende a parlare la voce artificiale. “Ha bisogno di riposare. Consiglio-”

“Sciocchezze. Devo risolvere il calcolo per decidere quale lega di metallo sia la più utile per lo sviluppo della nuova armatura.” Ingoia la pastiglia e guarda la cucina deserta. Il maxi schermo televisivo ha smesso di parlare del sommergibile disperso e lui si chiede che fine abbia fatto la sua colazione.

“Dov'è Vivienne? E la colazione? Jarvis? Non dirmi che si è presa di nuovo l'influenza! Odio non avere a portata di mano le mie cialde mattutine. Non lo trovi irritante anche tu, Jarvis?”

“È il suo giorno libero, signore.”

Tony emette un sbuffo esasperato e fruga nella dispensa con scarsi risultati.

“C'è del succo di frutta nel frigo” lo informa il computer.

Lui fa per aprire una delle ante quando l'altro lo ferma. “Quello è il forno.” commenta, come se lui da solo non se ne rendesse conto.

“Odio vivere qui” si lamenta Tony. “Sai cosa mi è successo ieri sera? Dopo aver fatto la doccia sono uscito per prendere dei vestiti in camera e dall'attico del grattacielo vicino c'erano sette, e dico sette persone Jarvis, che puntavano la loro macchina fotografica verso di me. Non esiste privacy in questa città” conclude, maledicendo per l'ennesima volta il giorno in cui Aldrich Killian ha fatto distruggere la sua villa a Malibù, il che, se non erra è accaduto soli dieci giorni prima.

“Se la può tranquillizzare è altamente improbabile che l'obiettivo possa aver scorto qualcosa oltre i vetri oscurati.”

“Non è questo il punto, Jarvis!” esclama Tony, recuperando finalmente il succo di frutta. “Perché Nick Fury non è mai raggiungibile quando serve?” sbotta, inghiottendo il liquido. “Lui è le sue spie da quattro soldi. Lo S.H.I.E.L.D. è inaffidabile.”

Resta in silenzio, ascoltando con scarso interesse gli ultimi gossip sul mondo di Hollywood. Dovrebbe farsi una doccia, considera, e magari ricontattare Bruce per discutere la formula del nuovo siero sperimentale che dovrebbe riuscire a controllare Hulk.

“Parlando dello S.H.I.E.L.D., signore, è appena arrivato uno dei loro mezzi con il materiale che ha richiesto. Una squadra sta scaricando tutto nel laboratorio.”

“Finalmente!”

Tony si dirige nella sua camera e afferra la prima maglietta che trova a portata di mano. Ora che ha trovato tutti i componenti per la nuova armatura può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Si sente più rilassato nel sapere che presto la Terra sarà dotata di uno strumento di difesa efficace sia contro minacce interne che esterne.

Si sta allacciando un paio di scarpe quando dal televisore sente arrivare la voce concitata della giornalista.

Jarvis la precede. “Signore, abbiam-”

“Sembra che un meteorite si sia schiantato sulla piramide di Cheope in Egitto! Ancora non è chiaro se si tratti di un frammento solitario o se esista il pericolo di-” la telecronista agita le mani, mentre dei collaboratori le porgono dei comunicati stampa. “La parte superiore della piramide è stata gravemente danneggiata, ci hanno comunicato gli archeologi. Stiamo cercando di metterci in contatto con il professor Tiberius Clarke, ma-”

Jarvis, esegui una scansione con il satellite” ordina Tony, che ignorando il mal di testa si versa un bicchiere di rum.

“...avrà sicuramente gravi impatti sul turismo nella zona, ma confidiamo che la situazione possa risolversi per il meglio.”

“Stando ai dati analizzati...” interviene Jarvis “Posso affermare che non si sia trattato di un meteorite.”

“... ancora difficile stimare i danni. Certo è un disastro incomparabile per il patrimonio culturale dell'umanità...”

“Le prime immagini mostrano il fumo provocato dal crollo. Gli elicotteri tenteranno di avvicinarsi a breve...”

Tony guarda il tremito che gli attraversa la mano, quindi si regala una nuova sorsata di alcol. “Alieni” mormora con rabbia e disprezzo. E le sue armature sono ancora incomplete. Non gliene è rimasta neanche una dopo che ha fatto esplodere le altre come fuochi d'artificio.

“Come vuole procedere, signor Stark?”

Tony rimane in silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

Note: Benvenuti a vecchi e nuovi lettori! Per i primi: avete fegato a continuare a leggermi :D  Per i secondi: spero che la storia precedente e questa possano piacervi!

E quindi… Ecco a voi il sequel di “Cicatrici”.  Chi aspettava Tony Stark? Non vedevo l’ora di inserire gli Avengers, quindi spero di non averlo reso OOC in questa breve introduzione.

Mi spiace, ma sì, se aspettavate notizie di Freya e Loki dovrete attendere. ù.ù

Ho qualche capitolo pronto e so come si svolgerà la trama a grandi linee quindi spero di non farvi attendere una vita! Anche se solo i primi dieci giorni di università mi hanno già esaurita! Voi come siete messi?

Niente banner finché non mi viene un’illuminazione folgorante che me ne faccia creare uno un po’ decente! LOL

 


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