Il pianto dell'animaSi
tratta di un testo che ho scritto di getto. Ho dovuto farlo
perchè dopo
aver letto Tokyo Babylon, il dolore di Subaru mi era rimasto dentro.
Così ho pensato di dargli voce. La fanfic, se
così si può chiamare,
si divide in due momenti. Il primo si colloca alla fine di Tokyo
Babylon, quando Subaru è dentro se stesso. Il
secondo invece è posto alla fine di X. Che altro
aggiungere se non buona lettura? Ah si.. Maledette Clamp!!! ;_;
C'è
un' infinita tristezza nel mio cuore. Ciò in cui credevo, i
motivi per i
quali avevo scelto di sacrificare vita e desideri, sono svaniti di
colpo, portati via dal lento ondeggiare dei petali di ciliegio. Non
credevo che amare potesse fare così male. Ad
essere sincero non credevo neppure di poter amare qualcuno con una tale
intensità. Ma tu non sei qualcuno, tu sei colui che si
è aperto un
varco nel mio cuore, dilaniandolo con un gelido sorriso. Perchè
Seishiro, perchè? Chissà
cosa pensi di me. E chissà cosa pensavi anche allora, quando
ormai
parte del mio mondo, ti avvicinavi lentamente al traguardo. Una sfida
vinta in partenza visto che non avevi rivali. Non ne hai mai avuti. A
parte te stesso forse. Un te stesso che avrebbe potuto nascere dalla
purezza dell'amore. Un sentimento che evidentemente non meritavo.
Perchè oggi è anche per questo che mi accuso. Se
avessi capito, se
solo avessi letto nella profondità del tuo sguardo quel
desiderio di
scoprire i sentimenti, forse avrei potuto fare di più. E mia
sorella,
oggi, sarebbe ancora viva. Ti amo Seishiro
e porto in me la colpa di non avertelo detto nemmeno una volta. Osservo
con falsa indifferenza il dolore che presto riprenderà a
dilaniarmi l'anima. Perchè
non ci sono più speranze ora. Perchè amarti
significherebbe tradire
colei che non c'è più. Mentre ucciderti...
ucciderti significherà
tradire me stesso ed il mio giovane cuore, distrutto nel momento stesso
in cui ha scoperto l'amore. Sono chiuso in
una spirale di dolore,
Sei.. Sono qui di mia spontanea volontà. In attesa che tu
venga ad
uccidermi. Da mesi resto immobile in attesa di te. Dove
sei. Perchè non arrivi a concludere ciò che hai
iniziato tanti anni fa? Sai
bene che non opporrei resistenza. No, probabilmente mi limiterei a
guardare i tuoi splendidi occhi, mentre riprendi ciò che
è tuo. E nel
farlo spererei di poter morire tra le tue braccia. Per illudermi almeno
per un istante di significare qualcosa, almeno nel momento cruciale. Vieni
a prendermi Seishiro. Io.. ti sto aspettando.
°*°
Ho fatto un
sogno stanotte. Un lungo oblio che mi parlava di te. Sono
passati anni da quei terribili giorni ed ora che una nuova battaglia ci
ha schierati in fazioni opposte, torno a chiudermi in me stesso al
pensiero di te. Oggi però non
posso più nemmeno sperare di
vederti giungere. Non potrò più farlo
perchè sei andato via per sempre.
E l'hai fatto uccidendomi. Che ironica che
è la vita, non trovi, Sei? Nel
suo tentare di proteggermi, Hokuto mi ha inferto la più
terribile delle
sofferenze. Vederti morire e non poter far nulla. Sentirti sussurrare
quelle ultime parole e rendermi conto del tanto tempo sprecato. Per
cosa poi. La ricerca di un odio che non è mai giunto e che
alla fine ha
generato questo nuovo dolore. Così,
forse, a modo tuo, mi amavi.. Lo pensavi
davvero Seishiro? O le tue ultime parole sono state un tentativo di
dilaniare anche la mia anima? Probabilmente
non lo saprò mai.. Eppure.. Stanotte
ho fatto un sogno.. Un nuovo mondo dove
noi due eravamo uguali eppure diversi. Una
realtà in cui l'amore trionfava. Un
sogno nel quale anche tu mi amavi. Posso
crederci Seishiro? Perchè sai, io sto arrivando da te.. Non
mi resta più molto tempo. Nel breve passaggio dal sogno alla
veglia, ho
sentito il medico che lo diceva a mia nonna. E' solo questione di ore
ormai, forse minuti, e poi.. io.. sarò da te. Quindi
aspettami. Perchè se quel mondo esiste davvero. Se anche
ci fosse una sola timida speranza, allora voglio rinascere per viverla,
questa volta insieme a te.
Dicono che nel
momento che precede la fine, chi ci ama venga a prenderci per condurci
lungo il nostro ultimo viaggio. Nessuno sa cosa ci
sia dopo. Alcuni credono in un paradiso dove vivere con i propri cari.
Altri nella possibilità di nuove vite da passare al fianco
di chi si ama. Probabilmente anche Subaru era di questo
avviso. Perchè quando giunse il lungo sonno, il suo volto,
provato dal troppo dolore, mostrava tuttavia un dolce sorriso. Dicono
che il suo corpo fu ritrovato tra mille petali di ciliegio, che per un
qualche strano miracolo erano bianchi invece che rosa.
|