Nome:
Rinalamisteriosa
Titolo:
Mai fare dispetti a Ungheria
Disclaimer:
I personaggi citati non mi appartengono e non ho scritto a scopo di
lucro.
*
L’aveva
colta di sorpresa in un modo che doveva essere annoverato tra gli annali di
storia per la sua genialità.
Meritava
un encomio speciale per essere riuscito in un’impresa all’apparenza impossibile,
dove altri avrebbero rinunciato prima di tentare.
Il
magnifico Gilbert aveva colpito ancora, centrando il
bersaglio.
Che
poi si trattasse di un puro e semplice dispetto per riparare a secoli di
continue padellate che la sua gloriosa persona aveva stoicamente incassato – e quando non esistevano ancora quei dannati
arnesi, pugni, gomitate e calci presi, fendenti schivati per un soffio –
comunque ciò gli rendeva merito.
Sghignazzò
nel solito modo, il secchio vuoto ben nascosto dietro il cespuglio più vicino,
nell’osservare l’eterna rivale bagnata fradicia e forse ferita nell’orgoglio –
cosa che capiva, anch’egli aveva fatto
spesso i conti con il proprio.
Mentre
ella rabbrividiva, le vedeva i lunghi e ondulati capelli castani afflosciati, la
camicia bianca appiccicata addosso, le maniche gocciolanti e lo stesso anche gli
orli dei pantaloni alla zuava che nonostante tutto le calzavano bene, gli
stivali inzuppati.
Ancora
non proferiva verbo, Elizabeta, l’unico sussulto le era sfuggito all’inizio,
quando aveva percepito l’effetto dell’acqua fredda ed era scattata come una
molla su dalla panchina in cui si era appisolata, nel suo bel giardino, dove
stava anche il gazebo voluto dall’imperatrice Sissi.
Mai
distrarsi di fronte al nemico,
avrebbe voluto esordire lui, ma non gli sembrava una frase abbastanza importante
ed eloquente.
Nell’attesa
continuò ad osservarla: il petto della giovane si spostava leggermente a ritmo
del respiro. Dapprima era stato veloce, per la sensazione di gelo improvviso che
l’aveva scossa, poi più controllato, segno che si stava abituando. Si accorse
che l’acqua aveva reso trasparente il tessuto della camicia, rivelando
inequivocabilmente delle forme che lasciavano poco spazio all’immaginazione. Si
sorprese a pensare che fosse davvero bella, malgrado il suo carattere da
maschiaccio.
La
risata, che voleva sembrasse vittoriosa, andò
affievolendosi.
Elizabeta
si era mossa, stringendo forte i pugni, e Gilbert notò che un’aura minacciosa la
stava circondando.
Ma
non c’era pericolo, aveva pensato anche a questo, nascondendo padelle e oggetti
contundenti nel raggio di un chilometro, prima di agire.
Mantenne
la sua tracotante baldanza anche quando un’occhiata capace di uccidere o di
paralizzare sul posto una persona lo puntò come un segugio, la rabbia che
animava i suoi occhi verdi.
Ok,
il “maschiaccio” poteva fare tutte le scenate che desiderava, ma lui per una
volta voleva essere coraggioso – o
incosciente.
Cosa
poteva accadergli di peggio rispetto al passato?
Dopo
aver punito quel cretino di Prussia per il suo dispetto infantile, dopo essersi
calmata grazie a un bagno caldo e rilassante, Elizabeta si preparò a uscire di
casa, non prima di informare qualcuno.
«Sto
andando ad assistere a un concerto di musica classica del signor Austria, ci
vediamo al mio ritorno. Noi due non abbiamo ancora finito», riferì con un
candido sorriso e una nota di minaccia al suo ospite d’onore, appeso a testa in
giù sotto il lampadario d’epoca, legato come un salame e imbavagliato, con un
occhio nero e un bernoccolo sulla zucca. Dove avrebbe dovuto imprimere una nuova
frase: Mai fare dispetti a
Ungheria.
_____
Flashfic
di 500 parole secondo questo
contatore.
**Partecipa
alla Corsa
delle 48 ore
indetta dal forum Torre di Carta**
«
situazioni »
•
Buttare un secchio d’acqua ghiacciata addosso a qualcuno per
dispetto.
Nota:
Eheh xD volevo scrivere di una piccola situazione comica senza scadere nel
demenziale, spero di esserci riuscita.
Quando
ho visto il prompt, mi sono venuti in mente proprio Gilbert ed Elizabeta, perciò
vi presento questa flashfic senza troppe pretese con un accennino alla PruHun,
una coppia comica che mi ha colpito fin da subito.
Si
è scritto molto su di loro e non so se sono stata originale, ma ci ho provato e
tentar non nuoce ^^ (*Rina raccomanda di
non seguire il loro esempio, sono immortali e non ne risentono molto, ma una
persona normale con l’acqua ghiacciata potrebbe prendere un raffreddore o
peggio*)
Spero
vi piaccia e grazie a chi ha letto fin qui! :D
Dedico
questa sciocchezza alla mia cara SunliteGirl, per farmi perdonare
*lei-sa-il-motivo* u.u
Baci,
Rina
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