Nayade, storia di una Diversa. di Viandante88 (/viewuser.php?uid=66819)
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INTRODUZIONE
Non ho mai capito perchè la mia diversità sia
sempre stata considerata un anomalia,una difficoltà, un
ostacolo.. ma soprattutto qualcosa di così spaventoso.
1: DIVERSA o SPECIALE?
il mio nome è Nayade, Naya per tutti,e quando avevo solo
pochi mesi sono stata abbandonata dai miei genitori davanti al cancello
di una, così detta, casa famiglia.
Con me non avevo nulla che potesse suggerire particolari del mio
passato,della mia storia..
Ne braccialetti, ne medagliette, nulla che potesse ricollegarmi alla
mia famiglia; solo io, un passeggino e una copertina con ricamato il
mio nome, nient'altro.
Inizialmente mi accolsero proprio come si dovrebbe fare con una bambina
"normale", bisognosa di affetto e di cure; ma col passare dei giorni
anche la mia normalità passò.
Le istitutrici in principio mi ritennero solo particolarmente precoce,
fino a quando a soli 6 mesi cominciai a camminare e a dire le mie prime
parole.
Da quel giorno in poi tutto ciò che intorno a me si era
creato, l'amore, il sostegno e l'affetto si trasformarono.
Le nuove parole d'ordine erano diventate paura, solitudine e
diversità.
Ormai ero ritenuta un pericolo, un qualcosa di cui avere timore, da cui
tenersi bene alla larga;
come se pensassero che qualsiasi cosa io avessi potesse contaggiarli,
mi sentivo come una malattia per la quale non esisteva una cura.
Le istitutrici mi tenevano lontana dagli altri bambini, che in
principio mi guardavano con curiosità, poi con timore ed
infine non mi rivolsero più neanche uno sguardo.
Rimanevo tutto il giorno chiusa in una stanza, sola.
Avevo a mia disposizione tanti giocattoli, ma nessuno con cui usarli;
un letto caldo ma nessuno a cui chiedere di rimboccarmi le coperte;
tutto il cibo che volevo, cibo che però non mi saziava mai e
tanto amore.. ma nessuno a cui dimostrarlo.
Da sola nel giro di un anno imparai a lavarmi, vestirmi e a leggere,
anche se avevo ben poco a disposizione nella "mia bolla" considerata la
mia età.
Tutte queste, da me considerate ottime capacità, erano
invece viste dagli altri come frutto del demonio; e quando a pochi
giorni dal mio secondo compleanno scoprì un altra mia
sorprendente "capacità", ritenni giusto, se non
obbligatorio, non solo nasconderla ma non usarla mai!
Io potevo muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero, ma non
solo, ero in grado di far fare loro qualsiasi cosa io volessi..
se funzionasse anche con le persone, ancora non lo sapevo.
La cosa più brutta di cui però mi resi conto
è che cominciavo a temere me stessa, proprio come tutti gli
altri.
.
Raggiunsi così i 17anni, col passare del tempo
riuscì ad essere, per quanto potevo,esattamente come le
altre persone mi volevano.. " normale" appunto.
Solo così sapevo di poter essere accettata... almeno dagli
altri.
Volevo raggiungere al più presto possibile i 18 anni, volevo
la mia indipendenza, volevo una vita, una vera! Questo era il mio unico
scopo..
Fin quando un giorno fu tutto totalmente stravolto,
dall'arrivo di un nuovo medico all'istituto;
una persona bella come un Dio che solo a guardarla ti mandava in
estasi, una persona che come me nascondeva un segreto.
E me ne accorsi non appena incrociai il suo sguardo così
intenso e dorato, non appena udì la sua voce così
poetica, non appena mi disse:" Ciao Naya".
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