(Ispirata a una storia vera-o quasi)
La sala comune del dormitorio era gremita di studenti, come ogni sera.
“Ci sta fissando. Di nuovo.”
Lu Ying abbassò la voce, rendendola appena un sussurro.
“Lascia che guardi.” Gao Ming, impegnato in un’epica battaglia di League of Legend sul suo portatile, non alzò nemmeno gli occhi.
“E’ inquietante!” La ragazza rabbrividì, tentando inutilmente di riportare l’attenzione sul suo piatto di noodles.
“Ying ha ragione.” La spalleggiò Yao Long, scrutando cupo il tavolo di fronte, dove un ragazzo in jeans e felpa con cappuccio era appoggiato allo schienale della propria sedia, intento ad osservare lo spettacolo che si offriva davanti a lui. “Secondo me è uno stalker.”
“Dovremmo chiamare la vigilanza.”
Gao Ming sbuffò mentre il suo team veniva sconfitto brutalmente. “Certo. Come se la vigilanza fosse qui per noi.”
“Pensa solo a quel che succederebbe se ci trovassimo con quel tipo in ascensore.” Replicò Lu Ying.
“Innanzitutto,” Gao Ming alzò gli occhi al cielo, “perché dovresti salire in ascensore?” E indicò le ali membranose dell’altra, in cui le lunghe vene sottili si diramavano pulsando velocemente.
“E soprattutto,” continuò inarcando la protuberanza cornea sopra il suo occhio, “come potrebbe un umano aggredire un Metadrago in piena mutazione, sorellina?” |