Temptations

di Grahammish
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TEMPTATIONS
(the devil you love)


C’è solo una cosa che possiamo dire alle tentazioni: sì.
E questo padre Sam lo sapeva bene e la vita provvedeva a ricordarglielo non di rado.
Questo pensiero lo animava frequentemente quando quel demone entrava nella sua chiesa.
La sensazione di terrore e eccitazione che quel giovane diavolo animava in lui era la cosa più pericolosa che avesse mai maneggiato, più del demone stesso.

-Non sei un demone qualunque.- Ne aveva visti di demoni Padre Sam, e no, quello era qualcosa di molto più potente.
-Non sono affatto un demone.- aveva risposto sornione il giovane, i suoi movimenti felini e l’espressione enigmatica trasudavano male.

Il giovane biondo aveva cominciato a sbottonarsi la camicia proprio lì sotto l’altare fissando il prete con occhi convincenti, e padre Sam si chiese come ci si poteva prostrare comandando.

-Tu sai chi sono, non è vero?- chiese ancora mentre i suoi occhi chiari luccicavano impudenti.


-Rispondimi.- sibilò il demone stringendogli il volto con una mano. Adesso i due volti erano così vicini che si sarebbero potuti baciare. Il prete fissava il demone a occhi socchiusi incapace di sottrarsi.

-Lucifer, l'angelo caduto.

-Mi desideri.

Il prete non rispose, cercò di spostare lo sguardo, ma qualcosa di diverso pareva farsi spazio nei suoi pantaloni e annuì.

-Qual è l’unica cosa che possiamo dire alle tentazioni, eh padre Sam?- disse il diavolo con un sorrisetto sghembo.

-Sì.- rispose il prete leccandosi le labbra mentre i suoi occhi si accendevano anch’essi di piacere.


 




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